Si Parte!

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La voce si sparse in poco tempo in tutta la scuola. Dovevamo partire tra una settimana e erano già iniziati i preparativi.

Alla mensa della scuola tutti ne parlavano e già si immaginavano "agenti segreti"

Lex: "questi sfigati sanno che non riusciranno ad essere mai arruolati dall'FBI?"

t/n: "se hanno preso Brandy possono prendere tutti" dissi ridendo

Brandy: "guarda che ti sento" urlò dal tavolo affianco

t/n: "taci chiwawa!" tutti si misero a ridere compresa io

...

Il gran giorno era arrivato e, con le valigie in mano, salimmo su una grande gip oscurata che ci portò direttamente alla sede centrale dell'FBI in America (posto sconosciuto).

Appena arrivati ci perquisirono e ci tolsero tutto, ci ripulirono e ci portarono in una grande stanza bianca.

Un soldato ci spiegò:

"qui eseguiremo i test su di voi per rendervi dei perfetti agenti. Ognuno di voi è stato scelto per una propria abilità, che sarà usata per dei diversi ruoli"

Il fatto che mi dovessero controllare 24h su 24 mi dava i nervi, ma quella era una possibilità che la vita mi aveva presentato e decisi di non sprecarla.  

Il primo giorno iniziarono con test psicologici che ovviamente falli miseramente per via dei miei disturbi; non che Marcus avesse fatto di meglio ma era di certo più sano di me. La cosa che un po' mi preoccupava era che essendo così tanto instabile non m i avrebbero dato nessun posto. È vero cercavano gente non tanto sana, ma i miei risultati erano parecchio gravi.

A quanto pare mi sbagliavo, cercavano proprio una come me, per un ruolo speciale. Il sicario. Volevano addestrarmi per diventare una professionista e mandarmi nelle missioni di stato. Avrei fatto una vita divertente e sarei stata mio agio, cosa volevo di più?

Dopo all'incirca quattro giorni di test passammo ad allenarci nel combattimento, cosa molto importante se vuoi entrare nell'FBI.

C'erano molte altre persone oltre a noi che venivano da centri psichiatrici o altre scuole come la nostra. Ovviamente intendo gente presa apposta per quel tipo di lavoro, gli agenti normali venivano da scuole e centrali di polizia.

Tutti dovevano imparare tutto e poi si specializzavano in quello che ordinavano i superiori. Io e Marcus eravamo sempre più vicini con quello che facevamo, ci divertivamo e non c'era nulla da lamentarsi, avevamo tutto. Io avevo lui, lui aveva me e avremmo avuto sicuramente un futuro, meglio che vivere in mezzo alla strada.

*un mese dopo*

Gli addestramenti erano stati veramente faticosi e fortunatamente non tutti erano stati scelti per alcune missioni; per esempio faccia da chiwawa aveva ceduto già la prima settimana.

Il primo incarico che io e Marcus abbiamo ricevuto era stato quello di assassinare un personaggio influente nella politica di un piccolo paese della florida. I superiori hanno radunato in gruppo me, Marcus e altre reclute che avevamo conosciuto durante il percorso e ci portarono tutti in quella missione.

Lungo il tragitto, lunghe le regole da rispettare e le raccomandazioni, ma alla fine, con i vestiti adatti, 

Lungo il tragitto, lunghe le regole da rispettare e le raccomandazioni, ma alla fine, con i vestiti adatti, 

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si era fatta notte, e noi entrammo nella casa del bersaglio;

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si era fatta notte, e noi entrammo nella casa del bersaglio;

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nome: Alberto Alvarez

età: 47

figli: 5

crimini commessi: furti anonimi ai cittadini, associazioni con bande del crimine etc...

Tutta la famiglia dormiva con le guardie all'ingresso della villa e alla stanza dell'ufficio principale.

Il piano era rubare dei documenti importanti e uccidere il bersaglio. Facile no? Seh facilissimo.

Entrammo dal tetto per evitare l'ingresso. Eravamo in cinque; tre dal tetto e io e Marcus da una finestra per controllare il resto della famiglia. Sarebbe andato tutto bene se un coglione del nostro gruppo non inciampò davanti ad una telecamera che rilevava i movimenti facendoci scoprire. Non doveva andare a finire male, ma per colpa di un deficiente ci siamo ritrovati ad uccidere moglie e figli, oltre che al bersaglio. Perfetto direi! L'intera famiglia legata e imbavagliata e io, addestrata a torturate la gente, interrogavo il bersaglio per fargli dire dove fossero i documenti riservati. Ci riuscì, ovviamente, e rubammo tutto poi... un colpo per ognuno e ciao ciao famiglia Alvarez-

A missione compiuta uscimmo senza lasciare tracce e entrammo nel furgone. Dio solo sa cosa ci aspettava! Solo la faccia del nostro comandante diceva tutto. Iniziò ad urlare durante tutto il tragitto e il ragazzo al volante che se la rideva! Avrei voluto strozzarlo, ma non potevo o avrei passato guai. 

Tornati alla base trovammo l'inferno; comandante e superiori imbestialiti per l'accaduto, ed era solo una missione basilare; cazzo, come aveva fatto quel coglione a mandare tutto all'aria!

Alla fine fu ributtato in strada, e ritornò alla sua patetica vita.

Noi continuammo l'addestramento e ogni tanto mandavano alcuni di noi nelle missioni con altre reclute.

Chi non veniva mai diviso eravamo io e Marcus. I superiori ci avevano notato, e avevano visto che lavoravamo bene insieme.  



Spazio autrice

outfit pazzeschi secondo me hahah😙

MARCUS LOPEZ ARGUELLO//DEADLY CLASS 🔴❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora