Capitolo 16 ❤

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POVS LYLA

*suona la sveglia*

Percepisco una luce fiocca, non voglio aprire gli occhi, ed essere accecata dai raggi del sole mattutini.

Contro voglia, mi alzo dal letto ancora assonata e mi dirigo verso l'armadio, per sceglie il mio outfit.

Oggi è proprio una giornata di merda e io non ho proprio voglia di andare a scuola, ne di incontrare Alex.

Opto per un crop top  bianco, dei shirts e le mie adorate dottor martens rigorosamente nere.

...

Scendo le scale, ritrovandomi mia Sorella, che smangiucchia robe accaso, mentre regge un foglietto tra le dita.

''Cos'è?'' chiedo avvicinandomi.

''Oh, la cara mammina è uscita per un colloquio di lavoro e non ci ha neanche lasciato cibo. Bello'' rispose mia sorella.

"Ok io vado. ci si vede Jess" dico, salutandola con la mano.

"Ciao ciao sorellona." disse lei a bocca piena, è sempre la solita.

...

Oggi voglio prendere il bus, non so perché, dovrei arrivare in orario a scuola, quindi non vedo alcun problema.

Salgo e mi siedo in fondo a tutto, prendendo il mio MP3 player e indossando le mie cuffiette lilla.

Chiudo gli occhi, sentendo una delle mie canzoni preferite 'Love me like you do' di Ellie Goulding è una canzone meravigliosa, dovrebbe essere la canzone per quel film, come si chiamava? 50 Shards of Grey? 50 sfumature di grigio. Non sono andata a vederlo, mi sembra un po' troppo...eccessivo. 

Senza accorgermene, avevo iniziato a canticchiare il testo della canzone. Riapro gli occhi, per ritrovarmi davanti un Alex divertivo che mi fissava. 

Di scatto tolgo una delle cuffie e abbasso il volume della musica " CHE STAI FACENDO?" gli chiedo preoccupata, Oh signor fa che non abbia visto nulla, o peggio SENTITO nulla.

"Ti stavo solamente guardando" scrollo le spalle.

"E perché? da quando sei qui? perché sei qui?" chiedo insicura.

"Calma donna, troppe domande. Prima di tutto, ti stavo guardando perché avevi iniziato a cantare, sono qui da 2 minuti. Sono qui perché, come puoi ben vedere, questo è un autobus, ed è pubblico, di conseguenza lo usano più persone. il bus non è tuo miss." disse lui ironico.

"molto divertente," dissi scocciata.

...

Cammino per il corridoio per raggiungere la mia aula, quando delle voci attirano la mia attenzione, ormai è diventata un abitudine origliare.

'monella'

DO NOT DISTURB vocina.

'' che ci facevi con quella lì?" si lamentò Sharon.

"Eh? cosa vai blaterando?" rispose Alex arrogante.

"Con quella Lula. Ti ho visto insieme a lei prima." disse lei facendo delle smorfie schifate.

Giuro che...Argh, se non fosse perché siamo in una scuola, l'avrei uccisa quella sottospecie di insignificante organismo vivente. 

'evviva la dolcezza che traspare dalle tue parole.'

Ehilà subconscio, ti vai a fare una passeggiata per fanculandia? qui sto progettando un attentato e non ho voglia dei tuo stupidi commenti.

'non lasciarti trasportare dal tuo lato pazzo Lyla.'

Shsh qui sto cercando di pensare.

 Una voce mi distrae dalla mia trama di vendetta contro quella scimmia con i tacchi "Niente." tagliò corto Alex.

"Sicuro?' chiese l' oca.

"Senti Sharon, non mi va di discutere con te, quindi vaffanculo." disse lui ovviamente scocciato.

"Sei uno stronzo." riabbatte lei.

"Sì lo sapevo già, ora smamma." 

Non so perché, ma a quella frase inizio a sorride come un ebete, "Lyla 1 la troietta 0" mormoro a bassa voce.

...

Le 5 ore passano in fretta. Credo troppo in fretta per i miei gusti.

Mi dirigo verso il corridoio, quando qualcuno mi impedisce il passaggio.

MANUEL.

"Levati coglione." esclamo.

"Oh, Lyla. Senti ti andrebbe di uscire questa sera con me? magari potremmo..." non gli permetto di finire la frase " Senti bastardo. Devo andare via e se non ti levi di mezzo, giuro che ti faccio male" 

"Ma davvero?" chiede lui divertito, intanto un gruppetto di persone si erano riunite intorno a noi e ci guardavano perplessi, c'era anche Desy che guardava la scena con grande stupore 'figuriamoci se quella peste di una migliore amica mi aiuta' penso.

"Sì, stronzo." continuo impertinente.

"Sai delle voci che girano? tutti dicono che tu abbia una bella cotta per il nostro playboy, Alex Ferrara! il capitano della squadra di basket della scuola? niente male cara. Sai ho sentito che Shar-"

"taci, tu lurido schifoso che non sei altro, altrimenti un calcio nei gioiellini di famiglia non te lo risparmia nessuno." alzo la voce ormai sono incazzata nera.

" la tua lingua tagliente non si prende vacanze, eh?" chiede lui divertito.

"quello sempre, tranquillo" ribatto.

Afferro il suo braccio e lo sposto liberando il passaggio, per dirigermi fuori.

....

Mentre cammino, penso alle parole di Manuel, sarà vero che girano quelle voci? oddio speriamo di no. io no...

Senza accorgermene sono in lacrime, mi lascio cadere sul marciapiede e inizio a singhiozzare.

Oh mamma, da quando sono diventata cosi piagnucolona? non ci posso credere sono più patetica che mai.

Mi alzo asciugandomi le lacrime e sospirando.

"Ehi" dice una voce troppo sexy alle mie spalle. OK NO c-come...ah mi schifo da sola.

Mi giro per ritrovarmi Alex.

"Ehi" rispondo accennando un sorriso, che sembra più una smorfia.

"Stai piangendo?" mi chiede lui insicuro.

"Si cioè No" balbetto.

"Ok, ci vediamo alle 16:30 per te va bene?" chiese.

"Ah sisi va bene" 

"Ok a più tardi" disse lui dirigendosi verso il suo gruppetto.

"Ciao." mormoro a bassa voce, per poi girarmi e incamminarmi verso casa.

Bene ragazzi, questo era il capitolo 16 che ne pensate? cosa credete succederà a casa di Alex? commentate e sopratutto votate.

p.s 439 visualizzazioni GRAZIE MILLE. 

Dubayyyyy 

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