Capitolo 25 ❤

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Dal capitolo precedente:

Ha la mano dietro la schiena. Una sorpresa per me? Che sarà mai?

Alex sta ancora sorridendo, non so se essere preoccupata o felice.

Ok mi sta spaventando ora.

"Oh dai fammi vedere, sono troppo curiosa, mi fai vedere sì o no?" chiedo facendolo scoppiare in una risata.

"Potrei anche non farti vedere nulla." mi stuzzica.

"Daiiii" mi lamento, peggio di una bambina di due anni.

Lui sbuffa scherzosamente e mi porge una specie di cesta, con una piccola cosa pelosa, non ci metto molto a capire che è un piccolo gattino pucciosissimo.

"Oh mio dioo."Urlo prendendo la creatura cautamente, cercando di non ferirlo.

E' cosi bello, è un siamese bianco, con delle macchie nere e arancioni, con degli occhioni verdi troppo belli.

"Tu...lui...è bellissimo." dico accarezzandolo.

"Correzione, è una lei" mi sorride Alex.

Lo fisso ossessivamente da più di un minuto, distogli lo sguardo, distogli lo sguardo, CAZZO DISTOGLI LO SGUARDO.

Mi costringo a guardare la gattina, che nel frattempo sta giocherellando con il mio bracciale.

"La gatta di mia nonna ha partorito un po' di tempo fa, ha 3 piccoli e oggi, quando sono andato a trovarla con mio padre, ho visto questa gattina particolare e ho subito pensato a te. Ora non sarai più sola." dice sorridendo.

Ok, le mie guance vanno in fiamme, qualcuno chiami i pompieri.

Solo ora mi accorgo che siamo ancora sul uscio della mia casa.

"Oddio che maleducata, entra." dico invitandolo gentilmente ad accomodarsi.

Una volta giunti nel salone, ci sediamo sulla poltrona bianca e io osservo la gattina, è meravigliosa.

"Come la chiamerai?" mi chiede Alex rompendo il silenzio che si era precedentemente creato.

"La chiamerò Hope, che significa Speranza" dico guardandolo.

"Hope...mi piace." annuisce sorridendo.

"Bene, in teoria io sarei in punizione. Devo tornare a casa, prima che mia madre scopra che non sono in camera mia a studiare." dice Alex alzandosi.

Lo accompagno alla porta "Grazie Alex davvero." dico guardandolo come una cretina, SONO UN'IMBECILLE.

Non so se abbracciarlo o salutarlo o dire qualcos'altro.

Prima che il mio cervello possa decidere, il mio corpo agisce. In men che non si dica, stringo Alex in un caloroso abbraccio, spero non gli dispiaccia, il cuore...il cuore batte forte. Perché il cuore batte forte? oh mamma non sono...NO.

'Sì, sì, sì, sei innamorata di Alex.'

Senti coso, levati.

Ci stacchiamo dall'abbraccio, a giudicare dal espressione un po' stupita di Alex, non si aspettava una reazione simile da parte mia.

"Allora ci si vede in giro." dice Alex andando verso la sua moto.

"Sì, ci si vede in giro." mormoro a bassa voce salutandolo.

...

Ed è passata una settimana, questo significa che posso tornare a scuola, Sìììì.

Aspetta...WHAT? Io sono felice di tornare in quel manicomio? Ovviamente ho la febbre, altrimenti sarebbe una cosa impossibile e inspiegabile.

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