Come può Alex aver detto quelle cose? non posso crederci eppure ero li, l'ho sentito con le mie stesse orecchie.
Illudersi fa male, me lo ripeteva in continuazione Desy e ora sono giunta ad una conclusione, illudersi fa davvero male.
'io...mi dispiace, ma ora devi andare avanti.'
oh, ciao vocina! almeno non sono del tutto sola.
'perché ci sei rimasta così male comunque?'
perché...perché...non lo so neanche io perché.
'ah...'
E' sicuramente perché è stato scioccante sentirgli dire quelle parole, pensavo fosse in un tutt' altro modo, pensavo fosse gentile. Ricordo ancora quel giorno sulla sua moto, mi teneva stretta al suo petto, come se avesse paura che me ne sarei andata. Era talmente preoccupato, com'è possibile che mi abbia mentito? è stato un ottimo attore, per un po' ho pensato che gli importasse davvero di me. Pensavo che forse, ma proprio forse, provasse un piccolo sentimento per me, ma a quanto pare non è cosi.
'le persone non sono sempre ciò che t'aspetti'
sì, è vero. Mi sbagliavo di grosso su Alex. Devo andare avanti, ha in mente qualcosa e non gli permetterò di prendersi gioco anche di me.
Decido di farmi un giro per la città, senza una meta precisa. Vado verso il parco, d'estate è meraviglioso, c'è un piccolo laghetto stupendo. Amo quando al tramonto, la luce del sole illumina l'acqua rendendola come talmente dorata, insomma è un paesaggio mozzafiato.
Svolto l'angolo, devo dire che questa parte della città non è proprio una delle mie preferite.
"Ehi lasciala in pace." sento una voce urlare a pochi metri da me, sobbalzo per la sorpresa.
Mio dio, c'è una ragazza a terra, sta piangendo e dei bastardi stanno ridendo, c'è un altro ragazzo probabilmente è lui che ho sentito pochi secondi fa, li sta affrontando, Dio non ce la farà mai da solo.
Senza pensarci due volte, mi dirigo vicino alla ragazza che sta piangendo, mi guarda impaurita per un secondo " non preoccuparti, ti aiuterò" la rassicuro.
Lei si asciuga le lacrime e cerca di alzarsi, non ci riesce.
Intanto una rissa era appena scoppiata, tutti stavano picchiando il ragazzo di prima, che adesso era raggomitolato a terra e gemeva per il dolore.
" FERMI!" urlo, certo che voglio proprio farmi uccidere.
"ah, ecco una bella ragazza. Ci penso io" dice uno di loro.
Ok panicooo, che faccio? si avvicina. ok analizziamo la situazione ho una borsa...un telefono e...e...basta.
Cerca di prendermi, ma lo schivo il più velocemente possibile. Dio fa che non muoia per favore, ho solo 17 anniiiiii.
Si avvicina ok, calma posso farcela.
"Vieni qua, stronzetta." inizio a tirargli la borsa in piena faccia.
Ah, meno male che ho preso quella con le borchiette oggi. " fa male, eh?" sorrido, perché cazzo sorrido? sto nella merda fino al collo e sorrido? grande Lyla.
" Figlia di puttana, questo non dovevi farlo." CAZZZOOO, si avvicina.
Mi prende per il collo, ha il pugno a meno di 3 cm dal mio viso. Perfetto, sono fottuta.
Chiudo gli occhi aspettandomi un pugno in piena faccia, ma quest'ultimo non arriva apro lentamente gli occhi e mi ritrovo tutti quei bastardi a terra, spalanco la bocca, alzo lo sguardo e trovo Leo.
Senza pensarci due volte, gli corro incontro e lo abbraccio. " grazie" dico sollevata.
"Prego, ora andiamo via." mi prende per la mano. "Aspetta e loro?" indico il ragazzo a terra che sta gemendo e la ragazza in piedi in un angolo a piangere traumatizzata.
Lui corre verso il ragazzo e lo solleva. "tu aiuta lei, ora andiamo" disse.
Presi la ragazza per un braccio, aiutandola a muoversi, iniziamo a correre, non so dove stavamo andando, era Leo che ci stava guidando.
...
"Bene, questa è casa mia, non fate caso al disordine." Disse Leo imbarazzato. "Io vado ad aiutare lui, tu resta con lei,va bene Lyla?"
"si certo va pure, grazie" dico.
"non c'è di che." disse lui sorridendo.
...
"Ehi, hai bisogno di qualcosa?" le chiedo, è spaventata.
"P-per fa-favore, p-otresti por-portarmi un bicchiere di...di acqua?" singhiozzo lei.
"Certo, arrivo subito" mi alzo per dirigermi verso la cucina, aspetta! non so dov'è la cucina.
Inizio ad esplorare l'enorme casa. Arrivo di fronte ad un corridoio. Ci sono 3 porte, solo una di loro è aperta, mi avvicino lentamente. E' una camera da letto, penso sia la camera di Leo è di un rosso scuro, tutti gli arredamenti sono neri tranne il lampadario che è bianco. Devo dire non è niente male.
"Lyla? che ci fai nella mia stanza?" mi chiede Leo, io sobbalzo.
"oh...niente stavo cercando la cucina e ho visto il corridoio...poi ho" cerco di spiegare, ma vengo subito interrato da lui " non fa niente, la cucina è in fondo al corridoio." mi sorride, uscendo dalla stanza.
Ok, è stato imbarazzante.
"ecco, tieni." porgo il bicchiere alla ragazza, che nel frattempo si era un po' calmata.
"Come ti chiami?"
"Aurora" sussurra.
"Piacere, io sono Lyla." Le porgo la mia mano in senso di saluto, lei la afferra e accenna un sorriso.
"Mi puoi spiegare cos'è successo?" lei chiedo dolcemente.
"Ero fidanzata con uno di quei ragazzi, prima non era cosi, era più dolce e carino. Poi ha iniziato a frequentare qui ragazzi lì, ed è cambiato, ha iniziato a fumare, ubriacarsi e drogarsi, per ciò ho deciso di lasciarlo adesso un giorno fa. Oggi, sono uscita per fare la spesa e il suo gruppo mi ha assalita." spiego lei sottovoce.
...
Ecco anche il capitolo 13 Spero vi piaccia che ne pensate? ❤
(scusate eventuali errori non ho riletto.)
Ci vediamo al prossimo aggiornamento. Dubayyyyyyyyyy ❤
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You Complete Me
Romance"Questi giorni sono terribili sto passando le pene dell' inferno!" dissi molto triste e sconsolata. " Voglio solo averti accanto, stringerti e dirti che la vita è un po' meno complicata, se ci sei tu con me! promettimi che non andrai via da me!" "Oh...