Capitolo 1

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Alcuni ribelli raggi di sole mi pizzicano il viso e sono costretta ad aprire gli occhi lentamente. Sbadiglio,mentre mi contorco liberamente sul letto accanto a quello di Scar.
Mi guardo a destra e a sinistra cercando il colpevole che ha provocato quell’ondata di calore sul mio viso e mi ha fatta svegliare.
“Niall!” Mi lamento quando vedo mio cugino,sorridente,davanti la finestra.
“Dovevo svegliarti! Oggi abbiamo ospiti e la mamma è andata a lavoro. Dobbiamo sistemare in giardino.” 

Mi appoggio sui gomiti e lo guardo accigliata: “Ed io dovrei mettermi a sgobbare sotto il sole di agosto? La zia è impazzita.” Mormoro mettendomi a sedere sul letto.
“Beh,non possiamo perderci in chiacchiere. Scar è già giù, quindi …” MI strizza l’occhio e se ne va socchiudendo la porta.
Mi lascio cadere sui cuscini sbuffando e mi convinco che non ho via d’uscita,devo alzarmi e andare ad aiutare i miei cugini.
Mi alzo mogiamente dal letto e,mentre riordino i vestiti sul letto,faccio una chiamata …
“Tesoro!”
“Harry,ciao!”
“Buongiorno … come stai?”
“Io bene! Tu?”
“Bene lo ritengo un parolone. Mi manchi e quando vedo Louis,ho ancora l’istinto di…”
“…no.” Lo interrompo. “Non è necessario.”
“Una denuncia non basta.”
“Oh sì che basta. Harry,non puoi metterlo in prigione. Lo hai picchiato a sangue l’ultima volte che siete rimasti chiusi in una stanza,è già tanto che non abbia fatto una controdenuncia.”
“Non può farla!” Urla Harry “Non dopo quello che ti ha fatto! E’ il minimo che potesse fare prendersi la denuncia e le botte …”
“Però adesso basta. Ho intenzione di tornare il prima possibile. Lo sai,te lo ripeto ogni giorno,che non ti lascio solo.”
“Lo so.”
“Perché non vieni qui per le vacanze di Natale?”
Harry rimane in silenzio per un po’,come se stesse soppesando le parole “D’accordo,credo che sia un’ottima idea.”
“Perfetto. Cosa fai oggi?”
“Vado in giro a sbrigare delle cose per papà.”
“Beh,dobbiamo sgobbare entrambi oggi.” Sorrido “La zia ha ospiti e ha messo in catene me,Scar e Niall.”
Harry ride e mi si stringe lo stomaco in una morsa. Mi manca vedere il suo sorriso,le sue dolci fossette e i suoi occhi verdi.
“Allora buona fortuna.”
“Anche a te.” Sussurro.
“Ti voglio bene,a più tardi.”
“Anche io.”
Stacco la chiamata e lancio il telefono sul letto ancora disfatto.
IN meno di dieci minuti,sono pronta.
“Era ora!” Mi apostrofa Scar quando mi vede arrivare ai piedi delle scale.
“Scusami,ho chiamato Harry e…”
“Bando alle ciance! Qui hai la colazione,ti aspettiamo fuori.” Mi sorride ed esce dalla veranda.
Mi siedo su uno degli sgabelli in cucina e addento il mio toast. Da quando sto qui tutto mi sembra più bello. Manca solo Harry a completare questo fantastico disegno. Per il resto,credo di essermi liberata dagli incubi. Quando ho detto a Scar e Niall il motivo per cui ero andata via da Londra,mi hanno trattata benissimo e mi hanno accolta come una sorella nella loro casa. Mia zia e mio zio erano molto felici di vedermi lì. Ache Harry alla fine si era convinto e aveva accettato la situazione in maniera positiva. Liam,ne soffriva un po’ ma … quello che vuole veramente,è la mia felicità.
Finisco la colazione e subito esco in giardino,mentre cerco di far stare fermi i miei capelli in una coda di cavallo.
“Eccomi qui!” Annuncio.
“Strappa le erbacce.” Mi dice Niall passandomi davanti con un rastrello.
“D’accordo.”

Mi metto a lavoro e dopo neanche mezz’ora,non ce la faccio più. Il sole oggi a Mullingar è cocente. 
Mi siedo sull’erba con una mano sul fianco e con l’altra mi asciugo la fronte sudata.
“Non possiamo fare una pausa?” Domando,sfinita.
Sento Scar ridacchiare “Come si vede che vieni da Londra!”
“Cosa stai insinuando?” Domando ansimando,mentre tiro via altra erba.
“Lì fa sempre freddo e non ti sei ancora abituata alla nostra temperatura.”
“Mi vuoi dire che non hai caldo?”
Fa spallucce e scuote il capo.
Sbuffo e ritorno a completare il mio lavoro.

Il sole è già alto quando abbiamo completato tutto.
Sono stremata,sudata ed ho bisogno di una doccia.
Così,salgo di sopra e e mi infilo sotto il getto dell’acqua fredda mentre Scar prepara il pranzo e Niall fa zapping alla televisione in salotto.
E’ una giornata monotona ma la preferisco di gran lunga a quelle che passavo a Londra: sempre spaventata,intimorita,con l’ansia e la tristezza addosso.
Mi risciacquo per bene e riscendo giù per pranzare.
Mentre prendo posto,Niall rientra sventolando delle buste in mano: “Lettere!Abbiamo dimenticato di controllare la posta oggi!” Si siede accanto a me e socchiudendo gli occhi,controlla le lettere una per una.
“Ce n’è una per te,Bree.” Dice.
Quasi soffoco con l’uovo strapazzato che sto ingoiando: “E chi diamine mi scrive?” Domando.
Niall fa spallucce: “E io che ne so? Prendila.” 
Mi porge la lettera e la afferro nervosamente. Chi sarà mai? Chi può scrivermi? Harry e Liam hanno il mio numero di cellulare… 
Poso la forchetta che tengo in mano e apro la lettera.
Niall non si è sbagliato,c’è davvero il mio nome scritto su questo foglio di carta.
Ma … chi è il mittente? Non c’è nessuna allusione alla sua identità. Sfilo il foglio da dentro la lettera e subito imiei occhi scorrono in fondo,per vedere il nome del mittete: Louis Tomlinson.
Mi irrigidisco e con un gesto rapido mi alzo e vado in salotto.
Niall e Scar mi guardano accigliati.
“N- non è nulla.” Li rassicuro. “E’ Harry. Devo solo … leggerla da sola.” Abbozzo un sorriso e sembro convincente,visto che Niall e Scar ricambiano il mio sorriso e continuano a mangiare.
Mi siedo su una poltrona e stropiccio la lettera,con rabbia. Non ho intenzione di leggere neanche una delle sue parole. Cosa vuole? Chiedermi scusa? Minacciarmi? Io davvero,non lo capisco.
Beh,non ho intenzione di conoscere il contenuto di questa lettera . Così,la strappo in mille pezzettini e la butto nella pattumiera in bagno. Con un ultimo sguardo alla carta ormai stropicciata e strappata,chiudo violentemente la porta e respirando forte mi dirigo in cucina.
Mi risiedo e riprendo a mangiucchiare lentamente.
“Tutto bene?” MI domanda Scar allungando il collo verso di me.
Annuisco “Certo. Perché questa domanda?”
“Ti mordi il labbro e tremi.”
“Oh … probabilmente ho… un po’ di febbre,non so …” Boccheggio mentre cerco di guardare in tutte le direzioni tranne che verso lo sguardo opprimente e preoccupato di Scar.
“Sicura? Che diceva quella lettera?”

Mi volto verso Niall,in cerca di conforto ma anche lui mi sta guardando con sguardo circospetto.
Sbuffo: “Non c’entra niente la lettera.” Dico,appoggiando le posate sul tavolo “E tutto apposto. Sicuramente il sole troppo caldo mi avrà dato alla testa e …” Mi accorgo che sto parlando a vanvera e non sono molto convincente “…non so. Ma sto bene. Insomma … ho solo bisogno di riposo.”
Abbasso lo sguardo e mi torturo le mani.
“D’accordo. Sarà meglio che vai a riposare.” Annuncia Scar alzandosi.
“Ce la faccio.” Dico di rimando,alzandomi rigidamente dalla sedia.
Scar mi guarda per qualche secondo: “Sicura?”
“Sicurissima.” Sorrido.
“Va bene. Io e Niall abbiamo deciso di andare al cinema,non appena la mamma torna con gli ospiti. Ti va di venire?”
L’idea non è molto allettante,avrei preferito rimanere a casa a rimuginare sull’accaduto. Magari,parlarne con Harry o rimanere a piangere sul mio cuscino ricordando i vecchi tempi.
Scuoto il capo come per liberarmi da quei pensieri. Devo reagire. Non posso fare in modo che una stupida lettera mi rovini l’esistenza.
“Si,certo” Sorrido,per la prima volta negli ultimi minuti. “Venitemi a chiamare.”
Li congedo così e salgo velocemente le scale per andarmi a chiudere nella mia nuova stanza.
Mi guardo a destra e a sinistra,come se Louis potesse apparire improvvisamente dall’armadio o da sotto il letto. Respiro forte e mi accorgo che quella che provo è paura.
Come ha fatto a sapere dove sto?
Harry mi ha giurato mille volte di aver tenuta ignota la mia meta e la mia abitazione. 
Ma a quanto pare,Tomlinson ha scoperto l’indirizzo di casa di Scar.
E,a proposito di Scar,non posso tenerle nascosto per sempre questo segreto. Prima o poi,lo verrà a sapere.
Tutto questo è inquietante. Ho troppa paura e devo cercare di tranquillizzarmi.
A fatica,mi stacco dalla porta e mi getto a letto. Appoggio la fronte sudata sul fresco cuscino e chiudo gli occhi. Tutto quello di cui ho bisogno,è liberare la mente e pensare che pomeriggio,andrò fuori con i miei cugini,a divertirmi.
Louis non può farmi del male. Era solo una stupida lettera che verrà dimenticata e sepolta tra i ricordi inutili nella mia mente. Non succederà nulla. 
Rincuorata,chiudo gli occhi e mi addormento.
Sogno grandi occhi azzurri,ali di angeli,uno strano fumo. Sto correndo in una via piena di luce. LA luce si fa sempre più densa,sempre più fastidiosa … i miei occhi non riescono a reggere tanta luce e sono costretta a socchiuderli. Potrei tornare indietro ma la luce che mi inghiottisce è così stimolante,così tiepida …. Così….
Mi sveglio ansimando e appoggio le mani ai bordi del letto tirandomi su.
“E’ ora di prepararci.” Scar mi sorride dalla parte opposta della stanza.
E’ come se fossi stata catapultata dal Paradiso alla vita terrena. E’ come se per ore fossi rimasta sospesa tra lo zelo terreno e lo zelo celeste.
Deglutisco e mi alzo,per prepararmi ed andare al cinema.

Ciao ragazze! Eccovi il primo capitolo di Shadows Lighter, spero vi sia piaciuto :)

Vi ricordo che ho creato un gruppo su whatsapp chi vuole aggiungersi basta che mi mandi il numero nei messaggi privati. Un bacio.

Shadows Lighter || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora