Fà chell che 'a fa' Cirù // CIRO RICCI

-9- L'ingresso:

Livia è stata arrestata per furto ed oltraggio a pubblico ufficiale, anche se è incinta.
Al momento è in stato di detenzione e ci resterà per 24 ore poi verrà condotta all'Ipm.
Vengono chiamati i suoi genitori, gli agenti concedono loro un incontro.
Sanno perché lo ha fatto ma vederla oltre le sbarre è comunque un dispiacere.
Scambiano qualche parole, sono rassegnati alla realtà.
Informano Livia su come intende precedere l'avvocato poi la salutano promettendole che andranno a preparare le sue cose per fargliele trovare all'Ipm.

Prima di rientrare i coniugi Esposito fanno una piccola deviazione, all'Ipm ci sono i colloqui.
Anna resta in macchina su richiesta del marito.
Luigi attende Ciro che arriva dopo pochi minuti a passo svelto e col sorriso stampato sulle labbra.
È disposto anche a prostrarsi pur di avere la sua benedizione.
È la prima volta che riceve una sua visita da quando è detenuto ormai da più di 6 mesi.

<< Don Lui che bella sorpresa >> esclama Ciro porgendogli la mano.
Il signor Esposito la stringe poi lo invita a sedersi dall'altra parte del tavolo.
<< ho poco tempo ma volevo informarti personalmente. Hai raggiunto il tuo obiettivo >> dichiara il padre di Livia.
<< non capisco >>
<< Livia è stata arrestata. Domattina verrà portata qui. Come hai potuto chiederle tanto?, mi hai sempre detto che ti sei messo con lei perché l'ami alla follia ed ora le rovini la vita. Non ti è bastato metterla incinta a 16 anni?! >> ringhia letteralmente.

<< non è stata una mia idea. Nun volev. È stata una sua decisione. Non avesse mai voluto ca si macchiava la fedina penale. Agg accettat pecché non pozz  sta senza di lei. Non pozz accettà di non poterle stare accanto mo che è incinta. Era il solo modo, purtroppo. Ó sacc ca nun me crerite ma nostro figlio è stato voluto, assai. Ó vulevam ra tiempo, tutt e doje. Uscirà presto, è incensurata ed ha commesso crimini poco gravi po è incinta >>

<< per me è inaccettabile. Non pozz restà a guardà mentre figliema s'arruvina la vita pe te. Mo facimm na cosa. Agg già contatto il mio avvocato che farà l'impossibile per le fa avé a messa in prova e i domiciliari. Domattina quando arriverà tu la lascerai definitivamente >> impone Luigi.

<< nun me potite chiedere na cosa simile. Nun à lass maje. L'agg implorata e nun me lassà quando dovevo essere arrestato. Io e Liv ce vulimm spusà. Nun ó pozz fà. È il mio vivere e il figlio che aspetta é figlio a me >> ribatte Ciro.

<< stamm a sentì Cirù. Figliema è minorenne e partorirà da minorenne. È sotto la mia tutela. Si nun a lasci quando partorirà le toglierò il figlio e lo darò a dei compagni miei che si occupano della tratta di esseri umani. Nun ó verite cchiù, ni tu e ni essa. Si fai comme te ric tuo figlio crescerà con la mamma >> minaccia sottovoce.

Ciro comincia a piangere.

<< ma che razza di padre siete. Volete levare un bambino alla madre. Mi avete messo spalle al muro. Non vi perdonerò mai. Farò come dite ma si figlimo nun sta con Livia quanno tengo ó permesso ve veng a cercà e vi ammazzo personalmente >>

<< tranquillo. Mantengo sempre le promesse ma Livia non addà sapé niente. Nun adda sapé ca so stato ca e nun adda sapé chell c'amm ritt. Chiaro? >>

<< chiaro ma secondo voi come la lascio?. Sa che l'amo perdutamente >>

<< dille che l'hai tradita con una di queste zucculelle ca stann ca >> risponde svogliatamente Luigi.

Ciro lo guarda malamente.

<< mi fate schifo >> esclama Ciro poi si alza e lascia la sala colloqui. Si precipita in cella e racconta tutto al suo braccio destro, Edoardo, che prova a consolarlo e gli propone una vendetta ed un modo per riprendersi la sua famiglia in futuro.
Sa cosa vuol dire, anche la sua fidanzata Carmela è incinta.

—————

24 ore dopo Ciro è nella sua cella, nel suo letto.
Non ha dormito un secondo ed ha pianto più volte cercando di non farsi né vedere né sentire.
Livia arriva all'Ipm entusiasta e scortata da Liz, una delle agenti.
L'accompagna in una cella dove trova Naditza e Silvia.
Non conosce per niente Silvia ma Naditza è una sua grande amica.
Si sono conosciute quando avevano 11 anni perché erano nella stessa classe alle medie.
Naditza ha dovuto lasciare la scuola un anno dopo ma sono rimaste molto amiche ed in contatto.
Si vedono sempre quando Naditza è fuori dall'Ipm.
Entra ed esce spesso, è anche lei una detenuta per scelta, per stare lontano da un padre che vuole farla sposare ad ogni costo così da intascare in soldoni la sua dote.
I piccoli reati l'aiutano a rinviare le nozze perché vorrebbe sposarsi per amore.
Si abbracciano calorosamente, le accarezza la pancia.
Livia le ha già chiesto di fare da madrina al bambino.
Per Naditza è stato un regalo immenso. Le presenta Silvia e poi le altre detenute.

Riesce ad incontrare Ciro solo dopo pranzo quando gli agenti concedono sia ai maschi che alle femmine la famosa ora d'aria.
La pancia di Livia ora è visibile.
S'incammina verso l'uomo che ama.
È seduto su una panca all'interno del campo da calcio.
Sta fumando ed è più bello che mai.
Appena la mette a fuoco sobbalza ed il suo cuore batte più forte è comunque felice di vederla.
Al suo fianco ci sono Edoardo, Totò e Tano.

Pino sta giocando a calcio ma appena la vede si ferma e l'abbraccia calorosamente.
<< Liv ma ch'é cumbinat? >>
<< furto e oltraggio a pubblico ufficiale >>
Scuote la testa Pino sorridendole poi le accarezza la pancia.
<< come state? >>
<< buono >>
<< we é conosciuto ó zio. Buono Pinù zio mo poté sta sempe cu te >>

Gli sorride. Da quando è rimasta incinta è andato in fissa che Livia e Ciro chiameranno il bambino come lui.

<< e se è femmina? >>
<< si è femmina Pina e me la sposo >> la rassicura il suo amico.
Sorride lei.
<< hai la mia benedizione. Pagherei per avere un genero comm a te >>
Si scambiano un sorriso grande.
<< va a salutà ó padre e miett na bona parola pe sto matrimonio >> la esorta affettuosamente.
<< va buono e tu torna a pazzià. Io e la tua futura moglie vogliamo un goal dedicato >>
<< promesso >> dichiara Pino poi le loro strade si dividono e lei fa finalmente rotta su Ciro.