Livia è stata portata d'urgenza in ospedale.
A seguito di una lite con Ciro si è sentita male.
È precipitata a terra e le si sono rotte le acque.
Deve partorire, senza sé e senza ma.
È in anticipo. È a metà dell'ottavo mese.
Nessuno sa che si è sentita male dopo una lite con lui, nessuno li ha visti né sentiti.
Il comandante e la direttrice dopo essersi confrontati portano Ciro in ospedale, anche se l'ha lasciata è sempre e comunque il padre del bambino.
Una volta arrivato in ospedale si intrufola in sala parto.
Livia grida di dolore mentre si dimena.
Si avvicina a lei emozionato e le prende la mano.
Non ha ancora avuto il permesso e non è ancora uscita con Lino e per Ciro questo è importante ma a Livia non importa niente dell'agente.
<< vattenne >> grida lei sfilando la mano.
Anche i genitori di Livia stanno arrivando in ospedale.
<< no >> ribatte lui.
<< vattenne >> insiste lei
<< no Liv. Vogl sta cu te. Song nammurat e te >> ammette piangendo.
<< non ti credo >>
<< Liv. Stamm a sentì. Ti ho dovuta lasciare. Sono stato minacciato. Agg ritt na buscia. Non song mai stat cu n'ata, te so semp stat fedele perché ti amo. Quann t'hann carcerat patito è venuto all'Ipm e mi ha imposto di lasciarti perché ti stavo rovinando la vita. Ie nun vulev ma si nun ó facev dava a nostro figlio a dei suoi amici che si occupano della tratta di esseri umani e ce lo toglieva pe semp. M'ha obbligato a non dirti niente >>
Livia è sconvolta.
Stringe la sua mano e piano piano partorisce.
L'infermiera le poggia sul petto un bellissimo bambino. Ha gli occhi di Ciro, come voleva lei.
<< maschio >> dichiara lui orgoglioso.
<< maschio e bello comm a te. Cirù pure io ti amo >>
La bacia profondamente mentre tiene una mano sulla gamba del bambino.
Piange di gioia poi bacia sulla mano il figlio.
L'infermiera esorta Ciro a tagliare il cordone e lui lo fa emozionandosi ancor di più.
<< prendilo in braccio >> propone lei.
Allunga le mani sul suo primogenito e lo stringe forte a sé.
<< è il giorno più bello della mia vita >> esclama il neo papà.
Sorride lei.__________
È arrivato il momento per Livia di fare la visita post parto e il bambino i primi controlli.
<< Cirù devi andare a fare il papà >> gli consiglia Livia.
<< e come? >>
<< devi registrarlo >>
<< voglio ma che ce ricemm a patito? >>
<< s'adda sta zitt. Teniamo 17 anni e siamo minori emancipati. Non ci serve il suo permesso >> lo rassicura lei.
Sorride lui baciandola.
<< va buon. Pietro allora? >>
<< preferirei Lino >> risponde ironicamente mentre scende dal lettino.
La guarda di traverso.
La ragazza lascia il bambino all'infermiera poi avvolge le braccia attorno al collo di Ciro, si scambiano un bacio profondo e romantico.
<< Pietro Ricci, il nostro primogenito >> sussurra lei.
<< ne vuless altri Liv >> ammette lui.
<< 6 settimane >>
<< cioè? >>
<< non posso avere rapporti per 6 settimane perché il parto è stato naturale ma dopo... >>
<< dopo faccim ó secondo a faccia e patito >> risponde lui.
Annuisce lei.
<< registra Pietro poi chiami tuo papà. Vorrei che Pietro stesse con lui e con tuo fratello così mio padre non può fare niente >>
<< sono d'accordo con te >> risponde.
Le loro strade si dividono momentaneamente.
Per i genitori di Livia la storia è finita, secondo loro è stato in ospedale solo perché glielo hanno imposto il comandante e la direttrice.
Devono fingere per proteggere il piccolo Pietro.
Livia viene visitata e riceve i punti.
Sta benissimo.
Lascia la sala parto e saluta i genitori.
<< chill pecché steva ca? >> domanda Luigi.
<< boh. Non gliel'ho chiesto io. L'ho cacciato >> risponde Livia.
<< brava vita mia >> risponde il padre accarezzandole il volto.Lino li raggiunge con un enorme mazzo di rose rosse.
Si guarda intorno.
<< Ciro? >> chiede l'agente.
<< ma che palle con questo Ciro. Vi siete innamorati di lui? >> domanda Livia cercando di mostrarsi scocciata.
Sia Lino che Luigi sorridono.
L'agente sfila una rosa dal mazzo e lo porge ad Anna che l'accetta di buon grado poi porge il mazzo a Livia.
Al momento la ragazza è sulla sedia a rotelle per raggiungere la camera ma solo per precauzione. Resterà ricoverata pochi giorni poi tornerà all'Ipm.
Lino le bacia teneramente le labbra a stampo.
Sia ad Anna che a Luigi piace molto.
È un uomo adulto, maturo con un ottimo lavoro.
Lo considerano la compagnia ideale per la figlia.
La ragazza non avrebbe voluto quel bacio ma non ha potuto fare diversamente.
<< mi porti in camera? >> domanda a Lino regalandogli un sorriso, un sorriso in realtà molto finto ma lui non se ne accorge e l'accompagna.
È letteralmente pazzo di lei.Appena Ciro ha informato il padre ed il fratello della situazione ha potuto fare tutto quello che aveva deciso con Livia.
Finché Livia è dovuta rimanere all'Ipm il piccolo Pietro é stato con lei, hanno avuto una cella singola e il padre è stato sempre con loro.
Anna e Luigi non hanno mai saputo niente, credono si stia frequentando con Lino.
Livia sta uscendo dall'Ipm ha portato a termine la condanna.
All'esterno ci sono il padre, Salvatore e Pietro ad aspettarla.
Ha salutato tutti poi ha passato il bambino allo zio per affrontare il padre.<< ho saputo quello che hai fatto e detto a Ciro quando sono stata arrestata. Ho preso le mie decisioni e mi sono comportata di conseguenza. Hai minacciato l'uomo che amo che è il padre di mio figlio. Che razza di padre sei?, fai schifo. Se Ciro non mi lasciava abbandonavi mio figlio alla tratta di esseri umani. Sputati in faccia da solo che fai più bella figura. Tuo nipote non lo vedrai mai. Mi sono emancipata e tu non hai più alcun diritto su di me. Ciro ha dato il suo cognome a nostro figlio ed io vado a vivere con loro. Ti auguro una buona vita. Salutami mamma e dille che come nonno fai pena >> dichiara d'un fiato poi sale in macchina di Salvatore.
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Fà chell che 'a fa' Cirù // CIRO RICCI
Fanfiction"Sei un mistero. Ho viaggiato per il mondo, non c'è un'altra ragazza come te, nessun'altra. Qual è la tua storia?!. Hai una tendenza a stregare le persone? Perché ho sentito che tu lo fai."