È arrivato il giorno della punizione di Pino, purtroppo.
Livia è estremamente dispiaciuta, non vorrebbe che provasse un dolore così forte ma non può evitarglielo.
Questa cosa lo segnerà a vita e farà fatica a superarlo.
Tyson è stato ucciso. Hanno fatto preparare una pasta al sugo con carne e la carne in questione è del cane di Pino.
Dopo essersi lamentato con gli agenti per l'assenza della madre ai colloqui torna in cella.
La madre stravede per il suo unico figlio ed infatti è preoccupato. Non ha mai saltato un colloquio.
Su ordine di Ciro, Totò, entra nella cella di Pino con un contenitore tra le mani e glielo porge.
Pino lo ringrazia e si avvicina alla scrivania dove poggia il tutto.
Si mette comodo e scopre cosa c'è all'interno.
Crede sia il ragù della sua mamma, per compensare l' assenza.
Comincia a mangiare tranquillo solo dopo diversi bocconi realizza che all'interno c'è qualcosa di strano.
Sputa tutto quello che ha in bocca piangendo poi ha un gesto di stizza e butta tutto a terra con un colpo violento di mano.
Esce dalla cella e si precipita in quella di Ciro, è palese che il gesto ha la sua firma.
Il numero 1 dell'Ipm ha preventivamente fatto chiudere a chiave il cancello della sua cella altrimenti sarebbe finita veramente male.
Pino è disperato. Lo accusa di essere un uomo che non vale niente.
Cerca di infilare le mani tra le sbarre per afferrarlo ma Ciro resta lì a fissarlo mentre fuma come se nulla fosse.
Gli altri sono scioccati e dispiaciuti.
Livia è nascosta nel bagno, si sta tamponando le lacrime.
Gli agenti riescono a portare via Pino, lo conducono in infermeria.
Il medico riesce a calmarlo ma propone un periodo di riabilitazione per farlo disintossicare.
Qualche ora dopo di ritorno da un colloquio Filippo lo trova in un angolo dell'Ipm con una corda al collo.
Si posiziona al suo fianco e lo sostiene per le gambe mentre grida per richiamare l'attenzione degli agenti che slegano la colla e lo poggiano a terra.
Riescono a rianimarlo.
Delira al momento. Parla del suo cane Tyson.——————
24 ore dopo Livia ha avuto un permesso speciale per uscire dall'Ipm per portare Pietro a fare il controllo mensile dal pediatra. L'ha accompagnata la direttrice.
La visita va benissimo, Pietro sta crescendo benissimo e somiglia sempre di più al suo bellissimo papà.
<< dottoré, so che non dovrei chiedervelo perché mi avete già concesso un permesso speciale per il controllo ma visto che siamo qui in ospedale possiamo andare da Pino?. Solo due minuti. Lo abbraccio e torniamo all'Ipm >>
<< non c'è problema, immaginavo volessi vederlo. È uno dei tuoi migliori amici e poi ci tenevo anche io a sapere come sta >> la rassicura ed insieme salgono al piano di sopra dove è ricoverato Pino.
È in una stanza da solo con un paio di agenti a piantonarlo.
Sta meglio.
La dottoressa bussa alla porta pur essendo spalancata, lo fa per catturare la sua attenzione visto che sta guardando fuori dalla finestra.
<< buongiorno >> esclama Pino regalando loro un tenero sorriso.
<< buongiorno >> rispondono in coro Livia e la dottoressa poi si avvicinano.
Saluta entrambe poi si dedica al nipotino.
Livia glielo lascia tra le braccia.
<< Pinù, non sai quanto mi dispiace. Non avrei mai voluto che avessi un dispiacere così grande >>
<< grazie Liv. Per fortuna ca ce stai tu. La tua amicizia è importante per me. Ricordati che per te ci sono sempre. Grazie che m'hai portato Pietro. Appena cresce giochiamo a pallone assieme >> risponde lui.
<< assolutamente si. Lasciati curare bene. Qui sono bravissimi. Mi raccomando, voglio che stai bene >>
Annuisce lui.
Gioca un po' col nipote, gli fa fare dei vola vola.
Ritrova un po' il sorriso poi saluta Livia, Pietro e la direttrice che devono rientrare all'Ipm.
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Fà chell che 'a fa' Cirù // CIRO RICCI
Fanfiction"Sei un mistero. Ho viaggiato per il mondo, non c'è un'altra ragazza come te, nessun'altra. Qual è la tua storia?!. Hai una tendenza a stregare le persone? Perché ho sentito che tu lo fai."