-2- Te vogl ra semp:

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È una bellissima domenica mattina soleggiata in quel di Napoli.
Livia si è alzata di buon mattino e nonostante le suppliche dei genitori si è preparata ed è uscita di casa.
Con le cuffiette nelle orecchie si è incamminata lungo il mare.
È ancora un po' stanca ed assonata perché ieri sera ha fatto tardi.
Ha trascorso il sabato sera con Ciro e con gli amici.
Gli occhiali da sole che porta sul naso sono degli ottimi alleati.
Si ferma in un bar per acquistare un po' di dolci poi riprende a camminare dritta fino alla villa della famiglia Ricci.
Una cameriera le apre la porta, la saluta e la lascia entrare.
In sala da pranzo trova Don Salvatore che fa colazione col suo primogenito, Pietro.
Stravedono per lei.
La coccolano, la viziano, la idolatrano.
Bacia entrambi sulla guancia poi poggia in uno spazio della tavola imbandita la teglia colma di dolci.
Scambiano qualche chiacchiera di rito, le regalano sorrisi e parole colme d'affetto poi le chiedono dei genitori, se hanno cambiato idea in merito alla sua storia con Ciro.

<< purtroppo no. Se solo gli dessero una possibilità. Se solo provassero a conoscerlo. Lui è unico, è speciale, è meraviglioso >> dichiara lei.
<< e certo, è tutto il fratello >> commenta Pietro.
<< vedrai che succederà. Devono solo abituarsi all'idea. Da una parte capisco tuo papà. È geloso. Tu sei splendida e Ciro ti ama a tal punto da andare a casa tua, presentarsi, esporsi, dichiararlo al mondo. Te lo prometto >>
<< e voi come lo sapete don Salvatò? >>
<< perché sono un papà anche io, perché conosco il tuo e conosco te. Lo convincerai e andrà tutto bene >>
Gli sorride teneramente.
<< posso portare la colazione a Ciro? >>
<< certo >> le rispondono in coro.

Livia si alza con un gran sorriso stampato in faccia.
Afferra un vassoio e ci poggia sopra un cornetto, una ciambella, una sfogliatella, il caffè e la spremuta d'arancia.

<< a dopo >> annuncia lei piena d'entusiasmo mentre si dirige in camera del fidanzato.
Sale al piano di sopra.
Sorride appena lo vede.
È sdraiato a pancia in giù, il lenzuolo che lo copre in parte.
È abbracciato al cuscino mentre dorme beato.
Sul comodino una cornice a forma di libro aperto. In una parte c'è una loro foto abbracciati mentre sorridono all'obiettivo.
Nell'altra c'è una foto di Livia.

La ragazza poggia il vassoio sulla scrivania poi si avvicina al letto, si accuccia sul pavimento ed accarezzandogli la testa lo sveglia dolcemente.
Lentamente apre gli occhi.

<< ammore mij >> sussurra lui poi la bacia profondamente trascinandola nel letto.
<< buongiorno eh >> dichiara lei estasiata.
<< buongiorno >> esclama lui sorridendole.
<< ti ho portato la colazione >> lo informa.
<< wow >> sussurra lui.

Si rialza per prendere il vassoio poi si accomoda accanto al fidanzato.
Spazzolano tutto, tra baci e sorrisi.
Appena finiscono, Ciro, posiziona il vassoio sul pavimento poi comincia a baciarla.
Piano piano scivolano sul letto fino a sdraiarsi uno sopra l'altra.
Ricoprendola di baci e carezze inizia a spogliarla.

<< quanto ti amo Liv >> confessa guardandola attentamente mentre si fa conquistare sempre più dalla sua sua bellezza.

<< anche io Cirù >>

Si vivono con estrema passione, senza freni.

<< non vedo l'ora che facciamo 18 anni >> ammette lui poggiando la testa sul seno di lei mentre cercano di riprendere fiato.

<< perché?. Vuoi fare un viaggio? >> gli domanda.

Alza la testa e punta gli occhi in quelli della fidanzata.

<< pecché te vogl sposà e voglio ca facimm i figli >> confessa.

Poggia le mani su quelle guance coperte da una leggera barba.

<< ó ver Cirù? >> domanda emozionata.

<< ó ver >>

<< anche io... e dire che dopo avermi baciata la prima volta non volevi stare con me >> gli ricorda.

<< conosco tuo padre. Tenevo paura che ti portasse lontan a Napulé. Ci ostacola semp >> dichiara Ciro.
<< non glielo avrei mai permesso. Ho sempre lottato e sempre lotterò per te e per stare con te.... Ma tu mi volevi? >>

<< Liv te voglio ra sempe >> sussurra poi la bacia.
<< anche io >> sussurra guardandolo in quegli occhi magnetici, penetranti, intensi... che l'hanno fatta innamorare.

<< comm si bella ammò >>
<< tu lo sei Cirù >>
Le sorride poi le bacia il collo.
<< jamm sott a doccia? >> propone malizioso.
<< non possiamo >> dichiara dispiaciuta.
<< ma lo sai che non viene nessuno >> le ricorda poi la bacia.
Risponde al bacio mentre punta gli occhi al cielo, come deve fare una povera ragazza innamorata.
<< non è per quello ma perché ci aspettano Edoardo e Carmela a pranzo >>
<< m'ero scordato >>
<< l'avevo capito. Dai vestiamoci >>
Annuisce lui.
Si alzano e si vestono reciprocamente poi vanno in bagno per sistemare i capelli e dopo aver informato don Salvatore e Pietro escono.
Passeranno la giornata con i loro migliori amici, Edoardo e Carmela.
Edoardo è il braccio destro di Ciro, un giorno non lontano conquisteranno Napoli, anche lui fa parte del sistema. Spaccia e commette furti.
È innamorato di Carmela con cui è fidanzato da un paio di anni.

Vengono accolti a braccia aperte.
Da qualche mese ormai vivono assieme, Carmela si è trasferita nella casa in cui Edoardo abita con la madre.
Suo padre non c'è perché ha abbandonati quando Edoardo aveva solo 3 anni.

Fà chell che 'a fa' Cirù // CIRO RICCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora