Ora basta, Chat Noir - 21

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Marinette sentiva che lui aveva voglia, ma la voglia più forte era quella di farle dire certe cose.
Cose che lei non era disposta a dirgli.
Così apri la bocca, aspettando vogliosa che lui gliela rempisse di nuovo, ma Adrien disse di no.

"No, non avrai di nuovo il mio cazzo in bocca, insettina" le disse sorridendo
"Uh oh, devo forse aver paura, micetto?" sogghignò lei. "Perché non mi liberi? Mh?"
"No, ti voglio legata, perché tu mi tieni bloccato non dicendomi le parole che vorrei sentire. Non mi dici ciò che provi e così facendo mi leghi tanto quanto ti sto tenendo legata io con questa cintura"

Lei rimase in silenzio a guardarlo.

Lui chinò la testa.
"Lo sai... Mari... che io potrei essere legato a te in altro modo?". Sollevò lo sguardo e la guardò con occhi dolci e grandi e neri. Erano occhi che parlavano d'amore ed era faticoso (davvero faticoso e snervante) ignorarli.

"Dillo Mari"
"No."
"Dillo."

"..."
Silenzio
"Allora?"
"Ho detto no"
"Va bene, l'hai voluto tu"

Adrien la prese per i fianchi e la rigirò. La cintura bloccava ancora le braccia di Marinette e così si ritrovò a pancia in giù con la faccia nel cuscino.

SCIAF
"AH!"

Una pacca sul culo, sonora.
Adrien si stava divertendo e lei sorrise nel cuscino. Ci voleva ben più di una sculacciata per farla parlare.

SCIAF
Altro colpo, altro sussulto, altro rossore
...e altro liquido che colava dalla vulva di lei, madida e marcia.

Ai primi colpi si susseguirono altri colpi e il culo arrossato di lei ricordò ad Adrien il costume da Ladybug.
La ragazza ansimava nel cuscino.
Lui lo prese e glielo tolse, così che la faccia di lei fosse sul materasso e potesse respirare meglio.

Le accarezzò la schiena e i glutei arrossati, con delicatezza, in un lento massaggio che le aiutasse la circolazione, per lenire il dolore.
Lei si rilassò pian piano tra le mani di lui.
Poi il biondo le infilò un dito dentro, di netto. Mari sussultò. Lui fece qualche affondo e le girò e rigirò il dito dentro, mentre con l'altra mano le iniziò a stimolare il clitoride per farla impazzire e divincolare.
Le gambe di lei scalciavano e tremavano di piacere e si marciva sempre di più.

"Avanti così, brava principessa, bagnati e sbava dalla vulva. Fammi vedere..."

Adrien faticava a mantenere la calma e Marinette era sulla soglia dell'orgasmo.

Ma lui smise.

Ora basta, Chat NoirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora