Ora basta, Chat Noir - 11

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Ladybug sentì le mani di Adrien sui suoi fianchi, si sentì tirare verso di lui e atterrò con le mani sul suo petto.
Appena i loro corpi aderirono, lei sentì l'erezione di lui premerle contro la pancia.

Poi la testa del ragazzo scivolò verso il basso e andò a posarsi sulla spalla di lei, mentre con le mani andava a cingerle la schiena.
La ragazza era stupita: Adrien la stava abbracciando, con incredibile tenerezza e delicatezza.

Marinette fece scorrere le mani sulla schiena di lui, come a confortarlo. Ad Adrien venne da gemere per la bellezza di sentire le mani di lei sulla sua pelle nuda, ma si trattenne.
Poi lei lo abbracciò di rimando.

Ma se l'abbraccio di Adrien era stato delicato ed avvolgente, quello di Marinette fu forte e struggente.
-Mi sei mancato- pensò lei. -Mi è mancata la tua presenza, la tua amicizia. Ti ho fatto soffrire lasciandoti a te stesso. Sei parte di me. Questo non cambierà.-

Non parlò ma Adrien capì i sentimenti inespressi di Marientte.
"Anche tu sarai per sempre con me" le disse in un sussurro.

Adrien si staccò di poco, per poterla guardare. "Mari..per me quella notte in cui abbiamo fatto sesso, è stata speciale. Non era solo sesso, per me. Non era un semplice sfogo. Tu mi piacevi tanto. Mi..mi piaci ancora. Io.."

Il cuore di Marinette perse un colpo mentre Adrien le sussurrava le due parole rimanenti all'orecchio. Se le era tenute dentro per tanto tempo, e ora che aveva l'occasione di dirgliele, si era buttato senza pensarci. Prima si era trattenuto, ma era inutile farlo: meglio dirle tutto e lasciarla andare. Cosi non avrebbe rimpianto di non avergliele mai dette.

Mari..io ti amo

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