Ora basta, Chat Noir

Ora basta, Chat Noir - parte 2

Lei gli mise una mano sul petto e..

..e Chat Noir fu proiettato indietro nei ricordi, a quell'unica notte di tanti anni fa in cui aveva preparato un rifugio comodo in un edificio abbandonato e aspettato che la sua lady arrivasse. Lei l'aveva raggiunto poco dopo e come pattuito anticipatamente non si erano tolti le maschere..

..ma il resto dei vestiti, sì.

Si erano presi con voglia, passione, con curiosità. Era già capitato che si fossero baciati un paio di volte in strane circostanze mentre combattevano l'ennesimo akumatizzato, ma questa volta era diverso. Avevano deciso di togliersi la voglia una volta per tutte e quella notte le mani di Ladybug si erano posate sul petto nudo e ansante di Chat Noir. Non si erano detti nulla ma dalle mani della sua lady, Chat sentiva che gli stava dicendo "Stai calmo, stanotte ci dedicheremo l'uno all'altra. Andrà tutto bene"
..oh ed era andato anche più che bene.
Quando Chat Noir ebbe finito il suo lavoro, Ladybug non riusciva a muoversi dalla stanchezza e rimase sdraiata sul giaciglio, con aria soddisfatta ed un sorriso grato nello sguardo. Chat Noir non si era sentito mai così vicino a lei come in quel momento e avrebbe tanto voluto dirle che..
Ma poi lei si alzò, si rivestì e lui fece altrettanto.

Lui sapeva che lei non lo voleva, che si era messo in testa di dirle? Di confessarsi? Si diede dello stupido anche solo per aver pensato di poterle dire tutto. Era un amore unilaterale: doveva accettarlo. Così si gettò giù dalla finestra, scomparendo tra le strade di Parigi.

.. Non potè certo vedere lo sguardo affranto con cui Ladybug l'aveva guardato andar via e il turbine di emozioni che aveva scatenato in lei.

Non parlarono mai di quella notte, ma per Chat il ricordo era impresso indelebile.
Avevano pensato di farlo per togliersi la voglia, ma per lui non aveva sortito l'effetto sperato, anzi: gliene aveva messa solo di più.

"Chaton.."
Chat tornò coi piedi per terra.