Ora basta, Chat Noir - 20

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-Avrai la tua scopata e io non avrò le mie risposte eh, lady?- pensò il biondo. - Non permetterò che accada. Troverò il modo di farti parlare, che ti piaccia o no-

Marinette era sdraiata, Adrien le stava sopra, con sguardo deciso. Lei si chiese che cosa volesse davvero da lei.
-Perchè tutte queste domande, micetto?- pensò la ragazza tra sè e sè -Che cosa vuoi sapere? Vuoi che ti dica cosa provo veramente, mh? Oh non penso proprio che otterrai le tue risposte- si disse ridendo, e intanto accarezzava la guancia e i capelli del ragazzo, che si era lasciato andare a quell'attimo di dolcezza improvvisa, chiudendo gli occhi e premendole la guancia contro il palmo

"Marinette, questa è una carezza di scuse? È un modo per dirmi che non avrò le mie risposte?" le chiese, senza mezzi termini.
"Mh.. forse" rispose lei.
Ad Adrien si incupì la voce e lo sguardo "E allora le otterrò in altro modo" e si chinò a morderle il collo.
Dapprima le piacque, poi lui morse più deciso e lei si divincolò, spingendolo via. Lui tolse i denti e le baciò delicatamente il segno sul collo.
"Hai la pelle così chiara.." le sussurrò sul lobo.

Marinette non riuscì a negare a se stessa che quel dolore le era piaciuto.
"Fallo ancora, micetto" gli disse con sorriso sornione.

Lui la guardò stupito, e obbedì.
Stavolta, quando il morso si intensificò, lei gli affondò le unghie nella schiena.
Adrien lasciò la presa ed inarcò tutto il corpo per la sorpresa e il dolore, sotto le mani di lei.
Segni rossi gli solcavano la schiena, con grande soddisfazione della ragazza.
Lui rise.
"Non dovrei essere qua, io, il gatto?"
"E chi ti ha detto che siano graffi di gatta quelli, carino?" Marinette aveva davvero abbassato ed incupito la voce e Adrien si era ammutolito di riflesso.
"N-no, certo che no milady. Quelli non sono graffi di gatta. Io sono un gatto, non tu" e chinò la testa, buono buono.

Testa che Mari accarezzò con dolcezza ed autorità.
"Esatto" gli sussurrò all'orecchio "perché io sono una lupa"
Gli occhi azzurri di lei scintillarono come ghiaccio nella notte boreale.
Adrien la baciò senza pensarci

.. ricevendo un sonoro schiaffo in faccia.
"Ohw!" gli scappò un verso di lieve dolore e sorpresa. Non gli aveva fatto poi così male, ma non se lo aspettava.
Lei sogghignava.

Adrien capì.
E sogghignò.
-Quindi è questo il gioco a cui vuoi giocare, principessa, eh?-
E le si avventò contro, bloccandole i polsi con una mano e toccandola con l'altra per trovare la morbida ed umida apertura.
Poi si inarcò, posizionò il membro, con l'aiuto della mano, all'imboccatura e spinse, aprendola del tutto in un colpo solo.
I muscoli della ragazza si contrassero attorno a lui.
Era di nuovo stretta.

Tenendole bloccati i polsi con due mani e facendo perno sui gomiti per caricare il colpo, Adrien allontanò il bacino e spinse di nuovo, con prepotenza.

"AH!" sussultò lei,
Le piaceva.
Era rossa in viso.

Lui spinse ancora, affondando e facendole sentire tutta la sua lunghezza.
La sentì bagnarsi ancora di più.
Colpo, colpo, colpo, colpo
Dentro
Dentro
Dentro

Le gambe di Marinette erano aperte e larghe, si offriva del tutto a lui, sollevando i seni in ansiti, gemiti e sospiri.

Il suo cazzo scivolava dentro e fuori da lei con scioltezza, marcio dei suoi umori.

"Allora Mari, me le dai, queste risposte ora?"
Lei sogghignò
"Col cazzo"
Lui si sfilò da lei e sempre tenedole i polsi, le montò cavalcioni sui seni e le spinse la punta in bocca.
Lei la accolse, con sguardo ironico.
E succhiò.

Era davvero brava, ma il ragazzo non voleva quello.
Si inarcò meglio che poteva e le spinse la sua asta dentro la bocca.
Mari si bloccò, boccheggiò, un singulto nella sua gola.
Lui la liberò.
"Ahhhh ah" respirò lei.
Lo guardò.
Rise ironica.
"Me lo dici allora, milady?" le chiese lui, liberando una mano per poterle accarezzare il viso.
Lei gli diede una sculacciata sonora.
"Certo che no, micio"

Adrien si alzò, prese la sua cintura e la fece passare sotto la schiena di Marinette. Le abbassò le braccia e allacciò la cintura in modo da bloccare le braccia contro i fianchi.
Lei lo guardò incuriosita.
Fatto questo, lui la mise un po' sollevata sul cuscino, comoda, e si mise a cavalcioni come prima.

Le prese il viso tra i palmi, la inchiodò al cuscino, e le spinse il cazzo di nuovo nella bocca.
Stavolta Mari non poteva sperare che la liberasse.
Cercò di divincolarsi, ma la cintura era troppo salda.

Il ragazzo spingeva, spingeva, spingeva dentro la sua morbida cavità, ma non le faceva davvero male: si fermava sempre un attimo prima della gola, arrivando solo all'ingresso.
Mari sentiva che le si stavano ribaltando indietro gli occhi dal piacere.
E Adrien, a vederla così, iniziò ad andare un poco più in fondo ad ogni spinta, a premere di più sull'apertura

"Mmh..mhf..mmmhf!"
Ogni mugolio di piacere di lei, faceva impazzire il ragazzo.
Dentro, fuori
Dentro, fuori
La testa di Mari affondava nel cuscino ad ogni colpo.
Adrien si fermò, ansimando, e le afferrò il collo con una mano
"Adesso me lo vuoi dire?"
Lei tossì.
"No"
"Okay principessa. Come desideri"
La tenne stretta per la gola e con l'altra mano le tenne il mento per poterla meglio penetrare.
Lei lo prese in bocca e restò immobile.
Il biondo si concesse un momento per guardare quanto fosse splendida e sexy (e furiosamente sardonica) prima di ricominciare a muoversi.

Le scopò la bocca con stoccate lente e profonde, tenendola per la gola tutto il tempo, aspettando di sentire il membro premergli sul palmo attraverso la gola di lei.

Marinette sentiva uscire dalla propria gola suoni inarticolati e rantoli. Era furiosa di non avere il controllo, ma una parte di lei voleva essere presa, senza giri di parole e senza tanti complimenti.

Adrien si tolse, sempre tenendola per la gola. La guardò negli occhi, mentre un rivolo di saliva le colava lungo la guancia. Glielo pulì con col pollice con dolcezza.
Lei sorrise.
Si guardarono in silenzio..

Marinette sentiva che lui aveva voglia, ma la voglia più forte era quella di farle dire certe cose.
Cose che lei non era disposta a dirgli.
Così apri la bocca, aspettando vogliosa che lui gliela rempisse di nuovo, ma Adrien disse di no.

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