-Louis
Dopo un mese passato in Italia erano cambiate molte cose: avevo conosciuto un ragazzo inglese fantastico ed eravamo diventati molto amici, erano venuti i miei zii e quindi per casa dei nonni c'era un bimbo di 5 anni che girava e lasciava in giro tutti i suoi giochi; Jade ed io eravamo sempre in contatto e mi teneva sempre aggiornato. Mi mancava casa mia, però da quando ero lì stavo meglio e non pensavo ad Harry.
Harry. Harry Edward Style: Jade mi aveva informato che il ragazzo si sarebbe diplomato come tutti e che la sua vita procedeva, nonostante tutti pensassero il contrario, molto male; perché in quel lungo mese per ben due volte era stato ricoverato in ospedale causa, la prima volta, un taglio del tutto "casuale" alla testa e, la seconda, uso di droghe; il signorino era in uno stato di depressione acuta; nessuno sapeva il perché.
Io ero sempre aggiornato anche dopo:2, 3... mesi.
Quando mi parlava di Harry però m'incupivo, in un piccolo angolo nel più profondo me stesso c'era ancora quella parte del cuore che batteva per Harry.
Meno 3 giorni e Jade sarebbe venuta a trovarmi! Dopo il diploma finalmente l'avrei vista! Mi aveva chiesto il permesso di portare un paio di persone con lei e dopo che ebbi chiesto ai nonni acconsentii. Chissà chi si sarebbe portata dietro. Tutto il mio essere gridava: "ti prego porta Harry! Ho bisogno di lui" ma arrivava il cervello e rovinava tutto: "che non si porti quel bastardo di merda! Fa solo del male" me stesso era una lotta tra ragione e sentimento. Chi stava vincendo? Non lo sapevo.
Ero immerso nei miei pensieri quando qualcuno da dietro mi abbracciò.
Era lui. Il mio amico. Si chiamava Austin, gli volevo troppo bene; quando ero appena arrivato e stavo male per Harry lui mi aveva aiutato senza giudicarmi e lui era diventato quella persona che se ti chiede "come va?" e tu gli rispondi "bene" sa leggerti nella mente e capire se menti o no.
Lui era bellissimo, dolcissimo, etero, con degli occhi da farti morire e capelli da urlo. Nonostante fosse etero avrei preferito essere innamorato di lui.
"che succede Lou?" mi chiese guardandomi con gli occhi di chi sa già tutto prima che tu apra bocca. "Harry?" chiese nominando l'innominabile.
"si.. oddio Austin non so che fare! Aiutami ti prego.. vorrei che venisse lui con Jade ma non lo vorrei allo stesso tempo. Capisci?"
"si capisco Lou però lo sai benissimo che è impossibile che tu ed Harry torniate a vedervi, e se lo faceste tu gli urleresti in faccia le cose peggiori del mondo! Secondo me sarebbe meglio se non vi vedeste più" si espresse senza problemi lui.
"capisco.. hai ragione" dissi guardando per terra.
"come sempre" disse e mi fece ridere.
**
Guardavo il bimbo di 5 anni dormire come fosse la cosa più bella del mondo, aveva i capelli come i miei e gli occhi uguale. Si chiamava Cristian.
Quella notte aveva voluto dormire con me a causa di alcuni incubi; e quando lo andai a svegliare mi si aggrappò al collo
"ehy campione! Tra un po devi andare a scuola!"
"Lou mi porti sulla schiena?" chiese il bimbo aggrappandosi alle mie spalle con le braccia e con le gambe alla vita.
"Okay! Andiamo Cri" lo tenni sulle spalle e lo portai in cucina dove si lanciò addosso allo zio che lo salutò affettuosamente.
"ciao nonna, come ti senti oggi?" la salutai con un bacio sulla guancia
"molto meglio Lou, mi ha chiamato quella tua amica, hanno anticipato la partenza, arrivano domani" disse mia nonna sorridendomi.
"oddio, io domani ho una partita! Non riuscirò mai ad arrivare in tempo in aeroporto!" dissi iniziano a preoccuparmi
"tesoro mio, ci andrà la zia! Stai tranquillo! Rivedrai presto la tua amica!" mi sorrise lei; ricambiai il sorriso e mi sedetti al tavolo per fare colazione. Fissavo quelle cazzo di cicatrici che avevo sul polso e che venivano coperte malamente da dei braccialetti neri.
Mi alzai, misi tazza e posate nel lavandino ed andai in camera a vestirmi. Ero in astinenza da parecchio, non che non ne avessi avuto le occasioni, però mi sembrava che se mi fossi concesso a qualcuno estraneo ad Harry avrei fatto un torto a me e a lui; strano come anche dopo quell'orrenda avventura di mesi prima mi ostinavo a voler rimanere fedele a qualcuno che probabilmente si era scopato il mondo dopo la mia partenza.
Presi su la cartella, la giaccia ed uscii di casa diretto verso la scuola; era l'ultimo giorno e sapevo che non avremmo fatto nulla.
Appena entrato in classe andai verso Austin e lo salutai.
"Austin, domani arrivano i miei amici, ho bisogno che dopo la partita tu venga con me a casa per conoscerli"
"va bene Lou; faccio la doccia da te allora?" chiese
"meglio di no; vieni verso le 21.30, così dormi da me anche tu e domani andiamo al mare"
"a Torrette?"
"sì! Niente di meglio per la prima giornata di vacanze! Ovviamente niente bagno!" specificai.
"okay. Lou a te manca l'Inghilterra?"
"sì, a te?"
"sì. Un giorno ci torniamo? Solo per fare una visita a tutti gli amici che ci sono lì"
"certo.." dissi un po' cupo. La prof entrò e ci sedemmo ai nostri posti.
Tutto il giorno i prof ci parlarono solo del giorno del diploma ed io ero abbastanza annoiato; mi misi a pensare al giorno dopo; chissà chi si sarebbe portata dietro Jade; mi misi a fantasticare su un ipotetico ritorno in scena di Harry che arrivava da dietro e mi abbracciava chiedendomi scusa e dandomi un bacio; mi mancava da morire! Avrei fatto di tutto per rivedere le sue iridi verdi e riassaporare le sue labbra; però sapevo che se lui fosse venuto in Italia io non gli avrei rivolto parola e tanto meno l'avrei considerato; almeno così credevo.
SPAZIO MIO:
Salve gente! eccomi con il decimo capitolo! Spero tanto vi piaccia!-Jen:) xx
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Io e te, sarà per sempre vero?
Fanfiction-dal 1° capitolo- "Iniziai ad osservare tutti gli studenti, che nonostante fosse prestissimo, erano lì. Stavo passando sguardi veloci, quando vidi un ragazzo mai visto prima: aveva capelli ricci, occhi verdi, delle fossette a dir poco fantastiche; e...