12. Ti amo anch'io

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-Harry

Passai la notte a pensare, dopo essermi svegliato a causa di un incubo, e ai miei pensieri si univano le emozioni a seconda di quello che pensavo o ricordavo; se la macchina del tempo fosse esistita sarei tornato indietro a quando mia madre mi aveva chiesto se ero gay, sta volta le avrei risposto "sì" invece del secco "no" che avevo recitato per paura di un suo giudizio negativo.

Guardai un paio volte Louis per essere certo che dormisse poi iniziai a tracciare col dito il suo profilo; palpebre abbassate che non mi permettevano di vedere l'oceano che aveva al posto degli occhi, un espressione serena in viso, i capelli spettinati e le guance leggermente rosse; era bellissimo.

Presi l'iPhone e controllai l'ora; le 5.30; ancora 2 ore e tutti sarebbero stati in piedi; decisi di alzarmi ed andai a sedermi in cucina; fui sorpreso di non essere solo; c'era anche il figlio degli zii di Louis lì; credo si chiamasse Cristian, mi sedetti vicino a lui.

"Ehy, che ci fai qui? Sono le 5.30 del mattino!" gli dissi a bassa voce

"Non avevo sonno.. e tu che ci fai qui?" disse il bimbo di 5 anni

"Anche io non avevo sonno. Ti va se ci sdraiamo a guardare la tv?" gli chiesi

"Ovvio!" esultò. "però mi stai vicino" aggiunse

"Certo; dai, sdraiamoci" ci sdraiammo e accendemmo la televisione. Quel bambino aveva i tratti come quelli di Louis; aveva i suoi occhi e capelli; come fossero stati fratelli gemelli.

Passai una buona mezz'ora ad accarezzare i capelli di Cristian ormai addormentato e così mi addormentai sfinito anche io.

**

-Louis

Mi svegliai con mia zia che andava in giro a cercare Cristian ed era abbastanza preoccupata.

Mi alzai e provai ad aiutarla; quel bambino era scomparso.

Lo trovammo 10 minuti dopo che dormiva abbracciato ad Harry sul divano della cucina; a quella vista non resistetti e sorrisi, quanto avrei voluto essere al posto di Cristian; scossi la testa a quell'affermazione e mi piegai verso Cristian prendendolo dalle braccia di Harry.

"Lou.." si lamentò il bimbo strofinandosi gli occhi e appoggiando la testa sulla mia spalla "Stavo dormendo con Harry.." disse poi ad occhi chiusi

"Lo so piccolo" dissi

"Sai, Harry ti ama" disse al mio orecchio


"Ti svelo un segreto Cri, ma tu non lo devi dire a nessuno, okay?" dissi, annuì. "Anche io lo amo" era un bambino, non poteva capire.

"E state insieme?" chiese alzando la testa precedentemente riposata sulla mia spalla.

"No piccolo, io e lui non ci parliamo da 4 mesi" dissi con un velo di tristezza mentre lo portavo su per le scale.

"Perché?" chiese

"Perché Lui mi ha fatto del male" dissi, si vedeva che non aveva capito però era solo un bambino, che ne poteva sapere?

"E perché non fate pace?" disse

"Non è così facile Cri.." risposi.

"Si invece, prendete il mignolo e fate 'pace pace mille patate con le carote profumate!'" disse mostrandomi come si faceva; spontaneamente risi e lo feci scendere. "Adesso chiamo Harry! Così fate pace!" disse correndo giù per le scale.

"No Cristian!" gli urlai; ma avevo appena sceso l'ultimo scalino che Harry era di fronte a me tutto assonnato e con quella peste che gli teneva il dito indice.

"Fate pace" disse prendendo le nostre mani.

Prese i nostri mignoli e li intrecciò cantando la filastrocca facendoci fare pace come facevano lui e i suoi amici. "io vado dalla mamma!" disse poi correndo via.

Quel piccolo corpo pieno di energia aveva trascinato il mio amore da me per farci fare pace e vederci felici; peccato che non fosse così facile, almeno per me.

Guardai il mignolo di Harry ancora intrecciato al mio poi guardai lui.

"Perdonalo.. è un bambino" gli dissi ritraendo la mano. Harry non disse una parola ma abbassò lo sguardo. "I-io.. ti ho sentito ieri sera.." gli dissi

"Davvero?" disse alzando lo sguardo e permettendomi di vedere i suoi smeraldi; persi un battito nel vedere quegli occhi che vivevano di vita propria e avevano una luce stupenda all'interno.

"si.." ammisi; sentii una presa stretta intorno alla vita e dei riccioli farmi solletico al naso e alla guancia; il mio cuore aumentò i battiti e un mare di emozioni prendermi e scuotermi violentemente, strinsi il riccio a me e volli guastarmi quell'abbraccio fin infondo. Quando ci staccammo decidemmo di andare a svegliare gli altri.

Andammo al mare tutti insieme e passammo un intera giornata a ridere e scherzare.

Facemmo la gara dei castelli di sabbia io ed Harry contro Josh e Jade; sorprendentemente vincemmo grazie ad Harry che puntualmente andava a distruggere il loro castello, per la vittoria ci alzammo in piedi tutti insabbiati e ci abbracciamo saltando come coglioni; cantammo poi "la canzone della vittoria"; però non ci fu una buona reazione da parte di Jade e Josh che incominciarono a rincorrerci infuriati per il nostro baro; importava poco a me: avevo vinto con Harry.

La sera ci fu un falò sulla spiaggia a cui partecipammo felicemente; stare vicino ad Harry mi mandava in tilt e ogni volta che qualche parte del suo corpo toccava una mia rabbrividivo.

A fine serata io e lui andammo a fare una passeggiata sulla spiaggia, dovevo parlargli.

Ci sedemmo su uno scoglio, vicinissimi e guardammo un po le stelle.

"Harry?" richiamai la sua attenzione.

"si?" disse voltandosi verso di me.

"Ti amo anch'io.."

SPAZIO MIO:
Tada! eccomi qui con il capitolo 12 :D 
PROSSIMO CAPITOLO:nel prossimo capitolo si ripartirà dal punto dove la storia si è fermata però sono indecisa se metterci una parte Larry o no. Bah! si vedrà :)

Beh, io vi saluto :) alla prossima gente! vi voglio bene!

-Jen:) xx

Io e te, sarà per sempre vero?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora