2- Pirati...
Dopo aver finito con Ace e Marco portò la colazione alla camera 403. "Grazie mille! Sei la prima che mantiene quello che dice! – esclamò la più gentile, poi aggiunse – Ti hanno fatto qualcosa?"
"Chi mi ha fatto qualcosa?" Kira fu presa alla sprovvista, stava ripensando al moro della 314.
Caspita se è carino, anche il biondo non era mica male però quelle lentiggini non le batte nessuno.
In verità erano entrambi molto simpatici, non riusciva a capire perché avrebbe dovuto avere paura di loro.
"Come chi?! – esclamò quella che prima era stata la più scorbutica – I due della 314!"
"No, non mi hanno fatto nulla, anzi mi sembrano due ragazzi simpatici..."
Rimase vaga, non disse loro che li trovava anche molto carini, soprattutto il moro e che avevano avuto uno strano ma divertente battibecco.
Loro, compresa l'infermiera, per tutta risposta fecero una faccia strana: un misto tra lo stupore e il disgusto. Ma come dare torto alla nostra piccola Kiretta? Lei non aveva idea che quei due fossero pirati. Se pensava ad un pirata di certo non pensava ad un ragazzo come Ace, piuttosto le veniva in mente un uomo di mezza età con lo sguardo cupo, i denti marci e i capelli unti. Insomma, completamente l'opposto di Ace.
"Vabbè io finisco il giro. Ci vediamo dopo." Salutò le tre donne e uscì.Arrivò in cucina e la cuoca le lanciò sul vassoio un cornetto appena sfornato.
"Ecco, questa è l'ultima! E non metterci tre ore, devi anche ritirare i piatti sporchi!"
Kira fece roteare gli occhi. "Si, va bene!" sentiva già di odiarla. Forse odiarla era una parola grossa, non la sopportava. Non si sopportavano, la cuoca era una persona acida, sempre scortese ed era difficile andarle a genio.
Scorse sua madre di ritorno con il vassoio vuoto e il biglietto delle ordinazioni in mano, le sorrise prima di dirigersi verso l'ultima camera e l'altra ricambiò il sorriso.
Tornando verso la cucina con il primo vassoio di piatti sporchi ritrovò Yuki sulle scale.
"Come sta andando il primo giorno?" chiese allegra la ragazza a Kira.
Sorrise di rimando. "Direi abbastanza bene."
"Ho sentito che ti sei fatta amica Yuno." Yuki le fece un occhiolino furbo, accompagnandolo con una leggera gomitata.
La guardò perplessa. "Ehm... Chi sarebbe Yuno?" Kira andava forte con i nomi e quello era sicura di non averlo mai sentito.
"La donna più... uhm... – Yuki storse il naso, cercando la parola più adatta per descriverla – più sostenuta della 403."
Più sostenuta? Davvero?! Sostenuta era un complimento, io avrei detto scorbutica, lunatica, incontentabile... certo, mai come la cuoca. Lei era imbattibile.
"Ah, okay, si più o meno. Le ho solo portato la colazione in fretta come le avevo promesso."
"Ora si aspetterà che tutti i giorni la servirai per prima!" sospirò la ragazza più esperta.
"È quello che ho intenzione di fare." Annuì seria Kira.
"Per caso sai chi ha servito la stanza 314?" cambiò argomento l'altra con espressione preoccupata.
"Sì. – Yuki guardò Kira come se le stesse chiedendo chi? – Io..."
L'altra spalancò la bocca e balbettò. "Co-com'è andata?"
Kira un sopracciglio e la guardò. "Ehm... Bene!? – Yuki tirò un sospiro di sollievo – Non capisco perché siete tutti così intimoriti dagli inquilini di quella stanza!" ed era vero, lei non capiva.
Nel frattempo, arrivarono alla cucina. "Ma come?! Non hai visto che..."
Venne interrotta bruscamente dalla cuoca.
"Ciarlate poco voi due e muovete il culo! Finite di portare i piatti che poi li lavate!"
"Non li deve lavare lei?!" Chiese Kira perplessa, la simpatica cuoca scoppiò in una risata e Yuki sbuffò, non sembrava una novità vista la faccia che aveva fatto.
"No, cara! Il mio orario di lavoro è finito!" Affermò guardando l'orologio appeso al muro.
"Manca ancora mezz'ora!" Replico la mora indignata.
"Ciao ragazze, ci vediamo all'ora di pranzo. Buon lavoro!" disse appendendo felice il grembiule.
Kira guardò Yuki sperando in un suo aiuto ma lei scosse la mano. "Lascia perdere. Muoviamoci, così riusciamo a sistemare le tue cose in camera e a conoscerci meglio." le sorrise e si avviarono verso le scale.
Si ritrovarono in cucina con l'ultimo vassoio.
"Hai finito?" Chiese Yuki alla nuova amica mentre quest'ultima metteva a bagno le stoviglie che avevano appena portato giù.
"No, mi manca la 314. Vado e torno. Faccio veloce, promesso." si asciugò le mani nel grembiule, osservandola.
"Vuoi che venga con te?" azzardò Yuki un po' titubante.
"Se vuoi." Annuì l'altra, alzando appena le spalle e accennando un sorriso.
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Memorie Di Fuoco
FanfictionNon so mai cosa scrivere nelle descrizioni/trame potrei partire col dirvi che la soria parla di Ace, di Ace e della sua vita, delle sue gioie e delle sue paure e di come una ragazza gli abbia cambiato la vita o di come lui l'abbia cambiata a lei, qu...