9- Satch
Il mattino seguente Kira si svegliò con un Ace che la fissava dolcemente e una colazione vicino.
"Buongiorno!" esclamò, lei gli sorrise e lo salutò con voce ancora assonnata.
Fecero colazione con calma, crogiolandosi ancora un po' nel letto poi Ace sgattaiolò via furtivamente dalla stanza; l'idea di sbandierare ai quattro venti la loro vita privata, per quanto fosse possibile averne una, non li entusiasmava particolarmente e decisero quindi di essere discreti almeno per il momento. O meglio ancora, era quello che avrebbe voluto Kira.
Durante la mattinata la ragazza non incontrò Barbabianca.
Okay, diciamo pure che lo evitò volutamente.
Aveva paura di parlare con lui per quello che avrebbe potuto dirle su suo padre, il suo vero padre.
Dopo pranzo si decise ad andare da lui, lo trovò sul ponte a guardare il mare, lo chiamò.
"Sapevo che saresti venuta a parlarmi... e che avresti chiarito con Ace." L'uomo accennò un sorriso osservandola mentre si attorcigliava una ciocca di capelli corvini sull'indice.
Ace? Cosa c'entra Ace? Sa già tutto?!
La ragazza era così assorta dalle sue paranoie che aveva capito solo in parte quello che Barbabianca le stava dicendo.
"Kira?!" tornò alla realtà biascicando un 'Eh?' il babbo rise "Si tratta di tuo padre, no? - la giovane annuì - Cosa volevi chiedermi?"
"Io... Tu lo conosci...?" azzardò fissando gli occhi in quelli del pirata.
"Si, lo conosco da anni. È un nemico leale e un ottimo marine, uno dei pochi che oggi si possa definire tale, gli altri sono tutti dei ragazzini in cerca di guai. Siamo nemici dai temi di Gol D Roger e, nonostante tutto, ti garantisco che per lui nutro un grande rispetto. Non so come si sia comportato con tua madre e con la tua famiglia ma dal mio punto di vista si è guadagnato la mia stima."
Kira rimase in silenzio ad ascoltare quello che il vecchio pirata aveva da dirle, sorrise nel sentire aneddoti riguardanti alcuni episodi avvenuti tra il Grand'Ammiraglio e Barbabianca. Attraverso gli occhi del suo Capitano quello che era suo padre le sembrava un uomo diverso dall'idea che si era fatta di lui in quegli ultimi giorni, dimenticare però che l'aveva abbandonata però le era difficile.
Cosa fare adesso? Mollare tutto e tutti per raggiungere Sengoku o proseguire su quella rotta? Non era facile, non sapeva nemmeno cosa aspettarsi dal marine, magari avrebbe negato tutto e finto addirittura di non avere una figlia. Sarebbe stata più dura ancora da digerire. Barbabianca sembrò intuire il suo turbamento interiore. Infondo Kira era ancora una ragazzina in cerca della sua strada e in una situazione del genere non era difficile intuire quali dubbi attanagliassero il suo cuoricino innamorato della vita, del mare e di un giovane pirata dai capelli color pece e le lentiggini.
"Kiretta, sta a te decidere cosa fare adesso. Puoi scegliere tu cosa è meglio e non devi farlo subito, prenditi il tempo che ti serve. Sappi che sulla mia nave sarai sempre la benvenuta e noi resteremo la tua famiglia. Schiarisciti le idee." Le sorrise dolcemente e le carezzò i capelli.
Kira aveva gli occhi lucidi e senza pensarci due volte si fiondò sul suo petto, abbracciandolo "Grazie, credo di aver già scelto... Resto qui con voi." sussurrò. Barbabianca le stava offrendo una famiglia e un futuro a prima vista felice, non c'era altro che lei desiderasse; Sengoku invece non si era preso nemmeno la briga di chiedere ogni tanto di lei, forse la scelta non era poi così difficile.
L'uomo sorrise nuovamente e la strinse a sé per lasciarla qualche istante dopo.
"Ne sono felice, bambina mia. Credo tu adesso debba andar a comunicare la notizia ad Ace e far pace con lui definitivamente."
"Oh beh, si, certo. - annuì - Abbiamo già fatto pace, abbiamo parlato ieri sera." Guardò di lato arrossendo leggermente e pensò di non aggiungere altro, infondo poteva anche non sapere che avevano dormito insieme.
"Oh, certo, immaginavo... c'è altro che vuoi dirmi?" accennò un sorrisetto sotto i baffi che sfuggì a Kira impegnata a guardare i gabbiani che volavano sopra le loro teste.
"Si! Cioè, volevo dire no! - agitò le mani davanti a sé arrossendo maggiormente - No!"
"Sei sicura?!" la guardò dall'alto, questa troppo presa a cercare un nuovo argomento di conversazione non notò che il sorriso beffardo di Barbabianca andava via via allargandosi.
"S-sì, certo! Cos'altro dovrei dirti?!" non avrebbe mai dovuto rivolgergli quella domanda.
Brava, Kira. Se volevi cambiare argomento sei proprio sulla buona strada.
"Boh. Non lo so. Per esempio: Ace è bravo a letto?!" chiese con aria così seria da sembrare davvero interessato a come avevano passato la notte, Kira sgranò gli occhi non sapendo cosa dire, arrossì visibilmente e iniziò a sudare poi provò a balbettare qualcosa che avesse senso 'Sì, no... Ma tu... Come... Insomma...' mentre riprese a giocherellare con una ciocca dei propri capelli, l'unica cosa che ottenne fu una risata da parte dell'uomo.
Oh sì, fantastico... Ora qualcuno mi spieghi come fa a saperlo!
"Non ti preoccupare, mi interessa relativamente quello che fate: l'importante è che siate felice e facciate attenzione gurarahahah!"
"Ma come fai a saperlo?!" le parole uscirono da sole dalle sue labbra, non seppe nemmeno lei come fosse riuscita a porgli la domanda con tanta sicurezza e senza mettersi a balbettare come qualche secondo prima.
"Io sono il capitano, so sempre tutto quello che accade sulla mia nave! - disse con aria scherzosa e aggiunse - Inoltre questa mattina ho visto Ace prendere la colazione e camminava ad un metro da terra, tu mi hai evitato fino ad ora per cui era successo qualcosa. Sono solo contento che sia qualcosa di positivo, mi sarebbe dispiaciuto il contrario." Sorrise dolcemente mentre le sistemò una ciocca ribelle dietro l'orecchio.
"Ah, è per questo..." mormorò nuovamente a disagio, se si fossimo comportati con normalità non se ne sarebbe accorto nessuno. Forse...
"Non solo, anche il segno rosso che hai sul collo... Parla da sé!" rise nuovamente e contagiò anche la ragazza.
STAI LEGGENDO
Memorie Di Fuoco
FanfictionNon so mai cosa scrivere nelle descrizioni/trame potrei partire col dirvi che la soria parla di Ace, di Ace e della sua vita, delle sue gioie e delle sue paure e di come una ragazza gli abbia cambiato la vita o di come lui l'abbia cambiata a lei, qu...