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*NOTE AUTRICE* Ciaoooo!!! 😱😱😱 per dieci tremendi minuti Wattpad non mi permetteva di aggiornare! Mi stava per rovinare i piani 😭😭
Comunque eccomi! Sempre per un pelo, ma mai in ritardo!
In realtà non c'è molto da dire... Peter sta subendo la trasformazione a cui TUTTI state pensando, e adesso dovrà adattarsi alla sua nuova vita!


Peter sapeva perfettamente quali erano i propri limiti e le proprie paure, ne aveva talmente tante da poter passare un intero pomeriggio ad elencarle tutte: i ragni arano in cima a quell'elenco... e tenerne uno in mano andava ben oltre alle sua capacità.

Più ci rifletteva e più si dava dello stupido: l'imprudenza verso la sua fobia - a quanto pareva non del tutto infondata - gli aveva procurato un bel morso e... altro che prurito! La mano gli faceva male e pulsava!

Si ok, non un dolore così lancinante come quello che aveva descritto a Ned, ma a quanto pareva per la nausea non poteva affermare la stessa cosa: lo stomaco sembrava ribaltarsi di continuo e avere forti contrazioni...

Si sentiva tanto destabilizzato che ad un certo momento desiderò quasi chiamare Tony Stark e avvisarlo che non si sentiva poi tanto bene e che avrebbe voluto prendersi il pomeriggio... ma dovette ammettere a sé stesso che il desiderio di tornare a casa non riguardava affatto la nausea...

Probabilmente con il tempo avrebbe capito con più certezza che anche Tony Stark era uno dei suoi limiti. Forse quello più difficile da superare.

... E poi che figura ci avrebbe fatto a chiedere un permesso a meno di una settimana di distanza dall'assunzione? A richiedere quella giornata di riposo "fatalità" proprio il giorno dopo averlo baciato? E sopratutto... era davvero dignitoso stare a casa perché un ragno l'aveva morso??

No, non lo era. E in ogni caso voleva tirarsi indietro proprio ora, che era riuscito a superare la folla di fan e giornalisti assatanati che si erano riuniti nella Hall della Stark Industries? Dieci minuti in cui si era preso gomitate in faccia e sullo stomaco per raggiungere il corridoio che portava nella cosiddetta sala conferenze, dove Tony Stark doveva aver cominciato la tanto discussa intervista.

Tony doveva aver mostrato all'intero staff la foto di Peter, perché pur non avendo un badge per identificarsi, tutti gli operatori e i soldati che aveva incontrato lungo il tragitto, l'avevano fatto passare senza esitazione, trattenendo - invece - il resto della folla di fan che avevano occupato la Hall nella speranza di conoscere il loro idolo.

E pensare a quanto Peter in quel momento avrebbe voluto cedere il proprio posto ad un fan qualunque, piuttosto che dover affrontare Tony di persona!

Sospirò a fondo e nascose la mano fasciata dietro la schiena nella vana speranza di poter farla sparire per non dover perdersi in ridicole spiegazioni, e si avviò lungo il corridoio per raggiungere l'unica porta aperta di una stanza che pullulava di gente isterica che urlava domande una sopra l'altra, sino a creare un brusio incomprensibile.

E improvvisamente la leggera nausea che lo aveva pervaso appena tre ore prima, si trasformò in vero e proprio malessere... si sentiva il respiro pesante e la testa vorticare, per un istante iniziò a vedere persino doppio, motivo per cui tirò fuori l'inalatore e se lo portò alle labbra. Si dovette posare al muro in cerca di stabilità, per premere il tubetto e inalare la giusta dose del farmaco, ma contrariamente al solito non percepì quell'immediato sollievo... anzi, non cambiò quasi nulla. Forse a questo punto non era nemmeno un attacco d'asma. Ma di ansia.

Quel corridoio - non poi così tanto lungo - sembrava essere infinito, oltre che più difficoltoso da percorrere del previsto... e Peter conosceva il motivo di tanto malessere: probabilmente non si sarebbe sentito meglio fintantoché non si fosse accertato con i propri occhi che Tony aveva dimenticato l'episodio della scorsa sera. Che lo aveva perdonato... semmai ci fosse stato qualcosa da perdonare.

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