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*NOTE AUTRICE* eccoci qui! Eravamo rimasti a Peter che scopre di essere un "ragno"... e io inizio a divertirmi sul serio... e... e niente, me ne vado che sono al cinema a guardare Harry Potter! Quindi ciao ciao! Buon capitolo!


Difficile trovare qualcosa di più emozionante di posare le mani su un muro, e con un piccolo slancio scoprire di poterci posare contemporaneamente anche i piedi... a Peter era successo quella sera. Per fortuna il suo tentativo di sparare ragnatele dal deretano era fallito, ma non fu lo stesso per quella folle idea di provare ad arrampicarsi su un muro!

Era uscito di nascosto - sua zia avrebbe sicuramente disapprovato, dal momento che erano quasi le due della notte - e aveva camminato e camminato, fino a raggiungere lo stesso vicoletto in cui aveva praticamente distrutto il bidone della spazzatura con una manata... ci aveva messo un pò a trovare il coraggio, ma alla fine aveva posato le mani al muro... e come se fosse stata la cosa più naturale del mondo, si era arrampicato sui mattoni lisci per raggiungere il tetto. E tutto questo era successo appena un'ora fa.

Non c'erano che ubriachi per le strade, ma Peter aveva preferito coprirsi la testa con un cappello e il cappuccio della felpa, scegliendo di non sfilarseli nemmeno a sessanta metri da terra.
Michael era buono o era cattivo?
Quei sintomi erano dovuti al morso del ragno o si trattava di una coincidenza?
C'era modo di guarire?
Avrebbe dovuto dirlo a Tony, oppure saperlo lo avrebbe allontanato ancora di più?
Quanto tempo passato a porsi domande su domande, per non venirne mai a capo! Era giunto il momento di prendere una decisione...
Era giunto il momento di spiegare i propri sintomi a Tony e chiedergli aiuto. Dopotutto era la cosa più logica da fare... Tony aveva tante conoscenze, avrebbe anche potuto metterlo in mani sicure! O, perché no, magari la soluzione ce l'aveva in tasca! Era un uomo così colto e intelligente che avrebbe potuto sapergli dare una risposta e trovare persino la cura.

Erano le tre della notte, ma Peter non avrebbe saputo aspettare la mattina... preferiva presentarsi alla Stark Industries adesso e prendersi parole per l'orario, piuttosto che passare le prossime ore a fissare il vuoto, in attesa di vedere le prime luci del mattino.

L'idea di disturbare Tony nel cuore della notte lo spaventava da parecchi punti di vista, specialmente per la reazione che avrebbe potuto avere e perché - secondo ciò a cui aveva assistito ieri sera - c'era un'alta probabilità di trovarlo insieme a Natasha Romanoff. D'altra parte però era anche emozionato... cosa indossava di notte? Una tuta vecchia? Un pigiama? Oppure niente? Gli avrebbe aperto la porta avvolto da un soffice accappatoio bianco, come nei film romantici? Avrebbe avuto il viso assonnato, o - proprio come lui - non era ancora andato a letto?

Peter marciò sul marciapiede cullato dall'idea di trovarlo a torso nudo... un paio di vecchi pantaloni addosso e i piedi scalzi... a fissarlo con aria stanca, ma tremendamente eccitante. E sopratutto si lasciò cullare dall'idea di trovarlo solo, bisognoso di compagnia. Della sua compagnia.

Se la prese con comodo, anche se con una corsa avrebbe potuto raggiungere la Stark Industries nel giro di cinque minuti... sapeva che nulla di tutto quello che si stava immaginando sarebbe potuto accadere, dunque che fretta c'era di sapere come sarebbero veramente andate le cose?

Aveva talmente poca fretta che si ritrovò persino ad annusare le rose di una piccola aiuola davanti ad un bar piuttosto grezzo, dove alcuni ubriachi stavano facendo festa concedendosi altro alcol...
Sbirciò pigramente al di là dell'ingresso, scorgendo quattro uomini enormi tremendamente alticci che battevano le mani scoordinatamente, dando il ritmo ad una giovane donna che ballava al centro di una pista da ballo improvvisata. Era quasi ipnotico guardarla volteggiare senza sosta, mentre le balzane della gonna seguivano a stento i suoi movimenti... qualcuno le lanciò addosso una fetta di pane, spegnendo un pò il suo sorriso, ma senza smorzare la fluidità della danza. Peter avrebbe voluto avere la sua stessa sicurezza.

Avrò cura di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora