*NOTE AUTRICE* sorpresa!!!!! Sto per pubblicare ora!
Nooooo*.* per assurdo questo è il capitolo 17 publicato il 17... e per mettere la ciliegina sulla torta di questa bizzarra coincidenza, mettiamoci pure che oggi compio gli anni! È un giorno particolare in un periodo veramente di merda. Uno dei peggiori periodi della mia vita (Fin ora!!) Però c'è il capitolo 17, che mi consola un pò... che fa incrociare la strada di Peter con la mia: anche Peter sta per dover prendere una decisione importante. Forse non quella più importante della sua vita, ma che sicuramente la influenzerà! Spero bene per entrambi! Anche se... in realtà so già per Peter come andrà a finire XD
Manca poco all'ultimo capitolo... non così poco, ma ci siamo quasi.... E piangeremo tanto, tutti quanti!
Comunque, se la settimana scorsa ho publicato nel bel mezzo della sala del cinema, guardando Harry Potter... questa volta (ironia della sorte...) lo farò guardando Spiderman, e che dio me la mandi buona! Speriamo sia bello!
Chissà come mai, ma ogni giorno la Stark Tower diventava sempre più difficile da gestire emotivamente, per Peter. Una volta per il colloquio, poi per la loro prima cena assieme, per il primo giorno di lavoro, per il bacio, per l'intervista e ora questo. Un segreto enorme da nascondere agli occhi dell'uomo più potente della terra. Un conto era celare la cotta che si era preso per lui... quella stupida, futile cotta che prima o poi se ne sarebbe andata... un altro era avere la faccia tosta di dire "ah boh, non so proprio chi sia quell'idiota vestito di rosso che si arrampica ovunque" quando Tony gli avrebbe chiesto se aveva mai sentito parlare di un certo Spiderman. Che poi in realtà non era nemmeno quello il motivo per cui si sentiva così ansioso: aveva paura che Tony avrebbe voluto commentare la cena con Michael... o peggio... che gli facesse sapere di averlo scoperto ad origliare nel parcheggio!
Le conseguenze sarebbero state devastanti se fosse stato beccato con le mani nel sacco... e il licenziamento probabilmente sarebbe stato il male minore.
Nonostante l'angoscia, Peter si fece di corsa tutto il tragitto dalla macchina di Happy all'ufficio, fortemente convinto che la situazione si sarebbe solo aggravata facendolo aspettare. Anche perché doveva consegnargli con urgenza i documenti che aveva firmato, per poter legalizzare e autorizzare la fondazione degli Avengers.Bussò timidamente alla porta del suo ufficio e sorprendentemente Tony gli rispose con un distratto "avanti" che Peter non si aspettava... o meglio, non si aspettava di trovarvi Tony dentro! Era insolito non trovarlo in laboratorio, e questo non faceva che far stare peggio Peter. Era grave allora!
<< Buongiorno Signor Stark... >> esordì piano... Tony era chinato sulla scrivania dove aveva posato una serie di documenti che stava leggendo. Aveva quella solita eleganza che non lo lasciava mai... dallo smoking nero, ai capelli tirati indietro da una manciata di gel... ed era bello come un angelo. A Peter sembrava di non vederlo da una vita... e probabilmente era vero, dato che gli ultimi giorni erano stati così frenetici che a stento si erano guardati negli occhi.
<< Ciao Peter. Siediti. >> senza alzare lo sguardo indicò lo sgabello davanti a sé, quello destinato ad ogni tipo di "ospite", ma di cui ormai Peter se ne era impadronito... dal momento che di ospiti, lì, Tony non ne riceveva mai.
Peter deglutì e si lasciò sfuggire un sospiro profondo, cercando di mantenere la calma. Si accomodò sullo sgabello, tirando fuori i documenti dallo zaino... poi se li strinse al petto come fossero un giubbotto antiproiettile... e aspettò. << allora, sono pronti quei famosi documenti? >> esordì Tony dopo cinque minuti buoni, tirandosi su le maniche e poggiando i gomiti sulla scrivania mentre sollevava lo sguardo su Peter che sussultò colto alla sprovvista, lasciandosi trafiggere da quello sguardo pretenzioso e talmente penetrante da avvertire un retrogusto di cioccolato sul palato... probabilmente per via del colore, che ricordava in tutto e per tutto il cacao. Peter cercò di ricordare l'ultima volta che li aveva visti così nitidamente, ma probabilmente non era mai accaduto... forse perché ora i suoi nuovi poteri gli permettevano di vedere dettagli di Tony che non aveva mai notato, o perché lo metteva sempre troppo in soggezione per riuscire a non abbassare lo sguardo, ed era la prima volta che - al contrario - temeva di distogliere gli occhi dai suoi... quasi come se quella dovesse essere l'ultima opportunità per vederli.
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Avrò cura di te
Teen FictionQuando il fato ha deciso che due persone sono destinate ad incontrarsi e cambiarsi la vita a vicenda, c'è poco da fare. Il destino era un ente invisibile che manovrava le persone dall'alto come burattini? Il destino era Tony Stark? Non aveva neanch...