Capitolo 7

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Chan's pov

Eravamo tornati ormai da qualche ora dall'ospedale, il mio turno stava per iniziare e da Aly nemmeno una parola ancora.
O meglio, da quando eravamo rientrati non aveva di nuovo aperto bocca e, per giunta, si era chiusa in camera sua.

Non potevo nasconderlo...stavo iniziando a preoccuparmi...non posso permettere per nessuna ragione al mondo che le succeda altro.

Sospirai sconsolato...ormai per quel giorno, con lei, avevo perso le speranze.
Mi passai poi una mano tra i capelli scompigliandoli un poco, ci avrei pensato meglio una volta finito di lavorare.
<<Ehi Ragazzi...>> le teste di Hyunjin, Han e Sungmin si alzarono contemporaneamente al mio richiamo, ora che uscivo potevo contare solo su di loro.
<<Hyung già vai?>>

<<Si, Changbin ha dovuto fare tutto da solo oggi, vado a dargli il cambio un po' prima, vi chiedo solo una cosa...datele un occhio e, cosa più importante, fatela mangiare anche se è solo una fetta di pane...statele dietro e cercate di farla stare bene intesi?>>
Vidi i tre annuire con vigore, potevo sempre contare su di loro.
<<Allora vado, per cena avete carta bianca ma non esagerate>>

Uno sbuffo si levò dalle labbra del minore fra i tre provocandomi un piccolo sorriso, inconsapevolmente era anche grazie a loro se i miei nervi non crollavano.

<<Su forza Chris è il momento di andare a lavoro...>> e così zaino in spalla, cuffiette e via verso il nostro locale e grazie ai miei piccoli amici con un sorriso sereno in volto.

Aly's pov

Non so da quanto ero qui, sapevo solo che ero una stupida, una fottuta stupida...solo adesso ho realizzato che cosa ho combinato oggi, anche nei confronti di Han.

Sospirai passandomi le dita tra i capelli stringendoli forte e cercando di trattenere le lacrime...sapevo di non essere sola, potevo nascondere il mio aspetto ma non potevo nascondere la mia voce.
<<Changbin aveva ragione, ho fatto una stupidaggine e me ne sono accorta solo ora...se solo...>> 

Spostai lo sguardo sul mio telefono posto a fianco a me, avevo 6 messaggi non letti da parte di Chris che stava andando a lavoro.
Presi dunque il telefono togliendo quel fastidioso puntino rosso, non avevo voglia di litigare con Chris...già eravamo vicini a farlo.

Feci per spegnere quando i miei occhi si posarono su un nome in particolare, quello di Erika...non riuscivo minimamente ad immaginare in che situazione vivessero lei e la sua famiglia. Ma...forse...mi avrebbe aiutato a sfogarmi perciò, presi coraggio e digitai su quei tasti.

Rika

<<Ehy Ri...non so come stanno lì le cose ma...avrei 
b

isogno di te, puoi parlare un attimo, sono Aly>>

Sospirai di nuovo e attesi...attesi che quel benedetto messaggio venisse letto.
Il tempo sembrava non passare mai...fu solo quando sentì l'ennesima crisi di pianto arrivare che lo schermo si illuminò, spalancai gli occhi...quello non era un messaggio.

Rika mi stava chiamando.

Così un poco titubante accettai la chiamata mettendomi il telefono all'orecchio e cercando da non alzare troppo la voce, non volevo che i ragazzi mi sentissero.

<<P-pron->>

<<MA ALLORA SEI VIVA! DIMMI CHE NON E' UNO SCHERZO>>

<<Si sono viva...perché me lo chiedi?>>

<<O mio Dio...lui...TI PREGO PARLA ANCORA>>

<<O-okay...però puoi dirmi perché ti stai comportando così?>>

<<O mio dio...Aly non puoi capire, dopo che siete scappati c'è stato il caos...Chris, dov'è Chris?>>

<<A lavoro, si è dato il cambio turno con Changbin sta bene ma... come il caos, che è successo?>>

<<Le guardie hanno iniziato a sparare a vista...io, la mia famiglia e quelle degli altri siamo riusciti a tornare a casa ma alcuni non ce l'hanno fatta...e...da quando lui si è svegliato tuo padre è strano.
Aly ha fatto credere a tutti che tu fossi morta ecco perché quando mi hai scritto ero così agitata>>


A quelle parole il mio corpo si congelò sul posto, davvero aveva detto quelle cose su di me....e poi mio padre...e mia madre? dubito sia rimasta in silenzio.

D'un tratto sentì il mio corpo tremare, ma non dalla paura...no stavolta non lo era.
Quel tremore...era provocato dalla rabbia, come ha potuto...come?

<<E' uno scherzo spero...deve esserlo per forza...>>

<<No non lo è, i tuoi hanno persino fatto una cerimonia, e...visto che sto parlando con te->>

<<La bara è vuota...che idiota, ma non è che mi sorprenda più di tanto, non voglio nemmeno immaginare in che condizioni vivete, mi sento così in colpa...>>

<<Beh...ispezioni a parte è abbastanza tranquillo...n-non è così male>>

Mentiva lo sapevo...li al 9 nessuno viveva più con dignità, o meglio non tutti, e questo mi faceva salire ancora di più la rabbia, dovevo assolutamente avvertire gli altri.

<<Non ho molto tempo...dimmi solo una cosa...lui...dimmi che sta bene>>

<<Lui sta bene, non si ricorda molto delle cose che gli sono successe...e tuo padre non aiuta per nulla>>

<<Ho capito, Rika sei la migliore...mi manchi un sacco...>>

<<Ehi Ehi non piangere...troveremo un modo per rincontrarci...un modo per poter tornare a vivere una vita tranquilla>>

Annuì per poi chiudere la chiamata, riuscivo a malapena a trattenermi da tirare un pugno al muro, la mia famiglia aveva finto la mia morte...stava mentendo ai cittadini...ANCORA.
Una risata quasi sarcastica uscì dalle mie labbra, non ne potevo più.

Ogni giorno quasi venivo a conoscenza di un particolare in più su ciò che stava succedendo, stavo perdendo la pazienza.
Strinsi i pugni così forte da conficcarmi le unghie nella carne, non me ne sarei stata zitta, stavolta devo parlare.

<<Aly...possiamo entrare?>> la voce di Sungmin, Chris deve aver chiesto loro di darmi un'occhio e dopo oggi non lo biasimo.
Sospirai ancora cercando di calmare la rabbia per poi aprire ai ragazzi <<Oi, è successo qualcosa?>>

<<Ah no no...volevamo chiederti se volevi scendere a mangiare qualcosa>> annuì con un sorriso, per il momento non potevo dir loro quello che avevo scoperto, prima avrei dovuto parlare con Chris.
Finalmente i pezzi del puzzle si stavano unendo per dare una parola fine a tutta questa vicenda.

Voices// Bang Chan [Side Effect's Sequel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora