Capitolo 17

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Avevo completamente perso la cognizione del tempo da quando ero entrata dentro il palazzo, il mio cervello si era completamente spento, le mie emozioni?

Solo una grande apatia, per la prima volta, avevo paura.
Paura di mio padre, paura di perdere i miei amici e paura di perdere anche me stessa.

Avevo iniziato a torturarmi le freneticamente le mani in preda all'agitazione, non sapevo cosa mi sarebbe successo.
So di cosa era capace mio padre, ecco perché non riuscivo a stare tranquilla.
<<Vieni pure ragazzina, tuo padre ti sta aspettando!>> mi alzai in rigoroso silenzio, il cappuccio ancora alzato sulla mia testa, per qualche strana ragione, avevo paura anche a farmi vedere in viso.

<<Signore, ho portato sua figlia, come le ho detto, si è presentata qui di sua spontanea volontà, non ha fatto alcuna resistenza e non ha parlato, solo qualche parola superficiale>> abbassai ancora di più lo sguardo, non volevo incrociare il suo, mi dava troppo sui nervi.

<<Va bene, lasciateci pure da soli>>
Rimasi li, viso basso, senza proferire parola.
Dopo più di un anno ero di nuovo davanti a lui, chiusi gli occhi istintivamente quando lo sentì avvicinarsi a me, pensai subito al peggio, invece...mi tolse solo il cappuccio dalla testa.

<<Puoi aprire gli occhi, anche se per il governo sei una traditrice, rimani pur sempre mia figlia>> alzai piano piano lo sguardo verso di lui, non c'era odio nei suoi occhi, ma sapevo che non era lo stesso.
Per lui io ero morta<<Accomodati qui>>

Non sapevo se fidarmi o meno Chris mi aveva insegnato a farlo...e mi aveva insegnato anche a fare il doppio gioco.
<<Sono venuta qui solo per una cosa, il ragazzo che avete preso.
Ti prego lasciatelo stare, anzi forse...forse lui può aiutarci, lo sai perché sono scappata...e so anche che sei stato tu a tentare di farci mettere sotto da quella macchina...i-io...volevo solo essere libera di essere me stessa...di avere una vita normale, a casa mi sentivo oppressa...con loro mi sentivo più normale...>>
Riabbassai lo sguardo, mi ero aperta un po' troppo forse, ma chi se ne importa, tanto peggio di così non poteva andare.

La stanza era così silenziosa., un silenzio assordante quasi fastidioso il suo sguardo fisso su di me che mi scrutava da capo a piedi, completamente in silenzio.
<<Alyson, sei proprio testarda su certe cose, fin da quando eri piccola.
Però sai che per te voglio solo il meglio>>
Un brivido mi percorse tutta la spina dorsale, il mio cervello in questo momento era completamente in panne.

Pensavo ad un piano d'azione rapido ma c'era solo un piccolo problema, dovevo dare un segnale agli altri, ma come potevo fare?
Con la mia solita sfortuna, mi avrebbero ritirato il telefono a meno che...
<<Nonostante tu sia mia figlia comunque, non posso trattarti al 100% come tale, mi dispiace...>>

Lo sapevo, se doveva fare il bastardo lo doveva fare fino in fondo. <<Solo una cosa però...lascia stare Woo.
Non ha fatto nulla di male, deve ancora riprendersi dall'incidente, non fargli del male ti prego...>> sentivo di star per cedere, avrei salvato i miei amici a qualunque costo.
<<Per favore>>

<<Posso pensarci, ntanto però dovrai rimanere in prigione.>> annuì in silenzio non avevo altra scelta se non obbedirgli.
Non sapevo nemmeno se la mamma stesse bene o no, ormai tutto quello che avevo costruito si stava sfretolando sempre di più.
Alla fine, sarei arrivata a spezzarmi anche io.

<<Portatela giù, e assicuratevi di metterla insieme al ragazzino, un po' di compagnia non le farà di certo male>>
La fortuna nella sfortuna, almeno avremo potuto trovare un modo per uscire di li.

<<Eccoci qui, almeno avrai compagnia, stai buona e nessuno ti farà del male...entra su!>> feci per entrare ma la guardia dietro di me fece prima spingendomi con forza e facendomi cadere sul pavimento.
Sentì subito il dolore pervadermi le ginocchia, sicuramente ora erano graffiate e sbucciate.
<<Che bastardo>>

Mi sedetti con la schiena appoggiata al muro dietro di me posando gli occhi sulla ginocchia e, come immaginavo, erano piene di sangue e graffi...e bruciavano da fare schifo. <<Se solo avessi un po' d'acqua>>

<<Aly? sei tu?>> drizzai la testa a quelle parole, era la sua voce quindi era vivo.
<<Chris? dove sei? non ti vedo>> provai a strisciare verso la sua voce, ma i tagli bruciavano davvero troppo <<Sono davanti a te, segui la mia voce>>

Annuì sperando riuscisse a vedermi <<Ci provo...ma mi sono sbucciata le ginocchia, è un po' difficile>>

<<No allora, stai ferma li, arrivo io...>> rimasi ferma dov'ero mentre sentivo i suoi passi verso di me e, una volta davanti, mi fiondai, con non poca fatica, tra le sue braccia...il suo profumo mi invadeva le narici, sapeva di vita.
<<Dimmi che stai bene...ti prego>>

Lo strinsi a me più forte che potevo, mi sembrava di aver ripreso a respirare dopo ore senza aria.
<<Sto bene, ti giuro non mi hanno fatto niente>> mi staccai dal suo abbraccio sempre rimanendo tra le sue braccia ma cedendo dopo un po' a causa dei graffi.

<<Oi fa piano siediti qui...ti bruciano tanto?>> annuì mentre, nella mia testa , cercavo di non pensare al dolore <<Spero passi...>> lo sentì sedersi accanto a me mentre, delicatamente, poggiava la mia testa sulle sue gambe cominciando poi ad accarezzarmi i capelli.
<<Dobbiamo uscire di qui>>

<<Non ci pensare adesso, riposati un poco ci penseremo domani, il piano lo abbiamo di già piccolina>> non riuscì a sentire cosa disse perché mi addormentai di sasso.

Chan's POV

La vidi li sulle mie gambe mentre dormiva beata, per quanto volesse essere ancora più forte, sotto sotto era la mia piccolina, aveva bisogno di protezione, avevo già un piano per uscire di qui, e Minho lo sapeva.

Perché proprio lui? perché se lo dicevo a Binnie mi avrebbe fermato dal farlo senza se e senza ma.
Lo conoscevo bene, e...per quanto non lo pensi, lui un giorno prenderà il mio posto...e lo sa.

<<Se dovesse succederti qualcosa piccolina, fai affidamento su di lui, ti saprà proteggere...>> ormai era nel mondo dei sogni e vederla così tranquilla era sempre piacevole.
Sbadigliai improvvisamente, segno che anche io dovevo dormire un poco, domani le avrei spiegato il mio piano.
E potrebbe anche essere il mio ultimo giorno con lei...le baciai delicatamente la fronte per poi chiudere gli occhi e dormire.

Voices// Bang Chan [Side Effect's Sequel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora