Mi svegliai che sentivo qualcosa di pesante sulla mia pancia e aprendo gli occhi capii, nonostante la vista inizialmente sfocata, che era Blueberry. Dopotutto è impossibile non riconoscerlo: le sue pose e i suoi colori sono inconfondibili.
Il piccolo scheletro, vedendo che mi ero svegliata, mi abbracciò urlando come suo solito la parola "umana" e mi pregò di scendere in cucina con Ink che ci stava aspettando.
Scesi dal letto con la voglia di alzarmi sotto le ciabatte e mi diressi verso il piano di sotto; avevo dormito davvero poco quella notte, ma speravo che il progetto che mi aveva tenuta sveglia avrebbe avuto i suoi frutti.
"Oh, buongiorno T/n!" Mi salutò Ink. Lo ricambiai scuotendo la mano, poi sbadigliai; un giorno di questi devo dormire per un giorno intero-.
Blueberry mi si avvicinò con un bicchiere di succo d'arancia e me lo porse. "TIENI!" Sorrisi e lo ringraziai, era troppo carino. Mi sedetti vicino ad Ink e la stessa cosa fece il nostro amico, ma dall'altro lato.
Vedevo Ink più allegro del solito quella mattina e stavo proprio per chiedergli perché quando mi precedette: "Oggi andiamo ad Underswap, ho una sorpresa per te." Sembrava davvero contento e non vedevo l'ora di sapere di cosa si trattasse.
"ALLORA VEDREMO MIO FRATELLO!"
Esclamò Blueberry, colui per il quale l'entusiasmo non è mai troppo.
Ink annuì ridendo per la sua reazione: stava saltellando per la stanza gridando, aveva circa la mia età ma sembrava comunque un bambino.
Mi contagiò, facendomi scoppiare in una fragorosa risata, alla cui fine mi sentii gli occhi di Ink addosso: vidi che le sue labbra [ me: LO SO CHE NON CE L'HA MA NON SAPEVO COME DESCRIVERE LA SCENA- ] si erano incurvate in un leggero sorriso. Scosse la testa come per risvegliarsi da un incantesimo quando ebbe notato che lo stavo guardando, lievemente rossa sulle gote.
Finimmo di fare colazione e subito dopo ci dirigemmo, con l'energico Blueberry in braccio a me, verso Underswap.
Arrivati alla Snowdin di quell'AU ( che avevo capito si chiamasse Sunnedout ) [ me: grazie MissDelux per l'informazione ] dove tutto era contrario, ci accolse uno scheletro alto, con una sigaretta già consumata tra le dita e l'aria pigra, il quale indossava una larga felpa arancione: "Ah, eccovi. Heya!"
Alla sua vista, Bluberry si staccò da me e gli saltò in braccio, per poi rivolgersi a me: "TI PRESENTO MIO FRATELLO!" Sorrisi e salutai con un gesto della mano quello che avevo capito fosse Orange.
Blueberry saltò giù dall'abbraccio del fratello e ci indicò la strada verso le Waterfall, dove faceva evidentemente meno freddo, per fortuna. "Il capo della guardia reale Alphys ci ha dato il permesso per stare qui ad allenarci, c'è un campo in cui si è allenata con la regina Toriel tempo fa" ci disse Orange lungo la strada, tenendo le mani in tasca.
Arrivammo al campo: c'erano dei manichini, varie armi come ad esempio spade, e alberi tutt'intorno all'area circolare.
Fino a sera, fermandoci solo per pranzare insieme, mi allenai insieme a Blueberry e Ink colpendo vari manichini, combattendo contro Orange per esercitare le capacità fisiche e sforzandomi di concentrarmi di più per manifestare gli altri miei poteri. Continuammo così per circa una settimana, ottenendo come risultato che avevo manifestato altri tre poteri: la telecinesi, il teletrasporto e la capacità di evocare arco e frecce a piacimento, un po' come mio fratello Dream.
Stavo imparando a controllarli e li usavo per sferrare attacchi ai manichini o per difendermi durante le battaglie di allenamento contro Orange. La cosa che mi stupiva sempre era che Blueberry, dopo una giornata intera di allenamento, non si mostrava mai stanco, anche se poi una volta tornato in casa crollava aul divano; avrei tanto voluto essere instancabile quanto lui.Pov esterno
Una sera, dopo giorni di duro allenamento che, fortunatamente, portò ai suoi frutti, T/n e Ink avevano deciso di passare del tempo insieme, da soli, per rilassarsi un po'.
La sorpresa che stava preparando per Ink era quasi finita e pronta ad essere consegnata, ma quella sera non ci avrebbe lavorato, voleva solo stare tranquilla con il suo amico.
Stava dando uno sguardo più attento alle macchie di colore sparse per la casa quando Ink entrò in salotto con due tazze di cioccolata calda in mano.
"Pronta?" Sorrise allegro.
Lei fece lo stesso in risposta e prese la sua tazza, facendogli cenno di sedersi vicino a lei battendo la mano sul divano.
Ink accese la televisione: trasmettevano un programma in diretta dall'originale Undertale, si chiamava 'Mettaton Show'
Era davvero divertente secondo loro e, a detta di Ink, piaceva anche a suo fratello Papyrus. Risero molto a vedere le entrate in scena di Mettaton con il suo carattere esuberante e le interviste a vari abitanti dell'Underground, che non erano ancora abituati al suo modo di fare nonostante ci convivessero.
Si scambiarono pareri su quel tipo di trasmissioni televisive e T/n gli confessò di non averne mai vista una, ma che si era divertita tanto; arrivarono a parlare di argomenti totalmente distaccati da quello dal quale erano partiti, ma discutevano con una tale disinvoltura che pareva non gliene importasse niente del resto, che si conoscessero da una vita. Fecero battute che a Ink ricordavano molto il Sans di Undertale, al cui pensiero rise molto più del dovuto; dissero frasi all'unisono e arrossirono, per poi non farci più caso e arrivare ad abbracciarsi, a ridere per le cose più senza senso. I 'ti voglio bene' erano scontati, si capiva, anzi; forse erano anche troppo poco per quello che inconsciamente stavano provando.
Era da qualche giorno che Ink si sentiva quasi un'altra persona: si godeva meglio i momenti, riusciva a cogliere ogni piccola sfumatura di quello che passava, percepiva il senso delle cose: non gli era mai successo prima e si sentiva strano, ma in senso più che positivo.
Infine si misero a disegnare insieme, ognuno sul proprio quaderno. Ink impediva a T/n di vedere ciò che stava disegnando mettendo una mano davanti al foglio e facendole il solletico ogni volta che provava a guardare. Arrivò un momento di silenzio assoluto tra i due, vi era solo il suono delle matite che camminavano sulla carta, costruendo mondi nuovi. Era un suono che li rilassava, perché sapevano di condividere l'uno lo stesso stato d'animo dell'altra, di potersi capire senza neanche parlarsi.
Ink sentì improvvisamente più peso sulla sua spalla, si girò per vedere cos'era e notò che era la testa di T/n, addormentatasi da poco. Ink sorrise e posò matita e quadernino per prendere la ragazza in braccio, portarla in camera e coprirla con una coperta, in modo che non si raffreddasse durante la notte.
Nel mentre che usciva dalla camera, un dettaglio attirò la sua attenzione: vi era una matita in mezzo ad una pagina del quaderno, un tempo, di Papyrus. Incuriosito da cosa T/n ci stesse facendo, Ink lo prese e lo portò in salotto. Si sedette sul divano e aprì il quaderno sulla fatidica pagina, segnata da una matita arcobaleno regalata a T/n dallo scheletro pittore. In cima alla pagina era scritto 'Per Ink Sans'
Oh, per me! Pensò lui, già entusiasta al pensiero.
Vi era disegnato un cuore tridimensionale, dall'interno del quale partivano delle frecce che portavano a scritte, parole, che indicavano emozioni o sentimenti vari. Accanto ad ognuno di essi c'era una macchia di diverso colore che lo stava a rappresentare: diverse sfumature di tutti i colori.
Era un'anima: un'anima per lui.
Avendolo capito Ink rimase sorpreso: T/n stava pensando di creare quel qualcosa che gli mancava e di cui aveva sempre avuto bisogno, ma non sapeva come procurarsene. Riflettendo qualche attimo capì che però nell'ultimo periodo la maggior parte di quei colori li aveva percepiti; quelle emozioni le aveva provate. Era cambiato, aveva capito molto grazie al percorso di T/n. Aveva imparato a sentire, a percepire, a provare qualcosa di profondo che andava oltre la sua definizione concreta: aveva ottenuto un'anima passo dopo passo, solo grazie a lei.
Grazie alla sua sola presenza, grazie al suo sorriso, aveva imparato cosa vuol dire amare.
Sì, dentro di lui si stava facendo spazio un sentimento che li racchiudeva tutti, fortissimo e senza pari: l'amore.
Stava cominciando a capire cosa fosse quella strana sensazione che ti porta ad arrossire, a balbettare, a fissare qualcuno con aria meravigliata ogni volta come se fosse la prima; la sensazione che ti spinge a stare bene o a stare male, ad essere entusiasti o essere preoccupati, tutto per una persona, un essere vivente come gli altri che nella tua mente assume invece un significato maggiore, un valore superiore.
L'amore, quel qualcosa che ti fa uscire fuori di testa e ti cambia totalmente i piani, che ti spinge a fare di tutto pur di vedere l'altro felice, che ti costringe a origliare te stesso, ad ascoltare la vita che finalmente si fa davvero tale.Angolo autrice❤
HEY HEY HEY, come va? Scusate infinitamente se non ho pubblicato per più di due mesi ma spero capiate che i primi mesi di scuola siano impegnativi per tutti-
Adesso che ci sono le vacanze spero di essere più libera, approfitto per augurare a tutti un buon Natale 2021❤❤🎄 e che magari ci abbia tirati un po' su, nonostante l'atmosfera natalizia non si senta più di tanto quest'anno.
Speriamo che il 2022 sia migliore, vi voglio bene <3
Adesso c'è Ink che finalmente ha capito di amare T/n, chissà cosa succederà poi👀
Ci vediamo al prossimo capitolo, buona notte ^^
- Martina
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Your Smile...[ Ink Sans × reader ]
FanfictionInk è carino e merita tanto amore, don't try to change my mind. Frammento dalla storia: "Me lo faresti quel sorriso a cui non riesco mai a resistere?" Le sussurrò stringendo a sé le sue mani. Avrebbe voluto che quel sentimento non svanisse mai. No...