Me: tutti i possibili riferimenti a The promised neverland sono totalmente casuali :3 ( leggere con la voce di Alexa )
"T/N!!!!!!!!!!!" Mi sveglio sentendo le urla di Jake e Luca, quei due piccolini sono tanto carini quanto energici... NON QUANTO ME PERÒ, EHEH! Per quanto voglia dormire mi devo svegliare, sono una delle più grandi dell'istituto e devo "dare l'esempio" come dicono tutte le istitutrici. E so che hanno ragione.
I bambini mi saltano addosso e io mi siedo di scatto a fargli il solletico. "Buongiorno, eh!" Dico io ridendo. Ah a proposito, non mi sono ancora presentata! Io sono t/n, ho 17 anni e abito in questo orfanotrofio da quando sono nata. Non so quasi niente sul mio passato a parte il fatto che quando mi hanno trovato avevo una collanina con un ciondolo a forma di luna appesa al collo. Sono sempre stata una ragazza sorridente nonostante tutto e ne vado fiera. Tra le risate dei due bambini sento dei passi venire verso di noi. "Buongiorno t/n!" È la voce di Jean. Smetto di fare il solletico a Jake e Luca "Per sta volta siete salvi, ma la prossima non la passerete liscia, MUAHAHAHAHA" dico loro facendo per allungare le mani verso di loro, che ridono e scappano verso la mensa. Mi giro e vedo Jean ridere. Alzo gli occhi al cielo e mi scappa una risatina. Poi torno seria e dico: "Lo sai che se la signorina Thomas ti vede nella stanza delle femmine sei nei guai fino al collo, vero?"[ me: vorrai dire: fino all'OSSO? Scusate, dovevo ]
"Ehhhhh, ormai ci sono abituato. Amy dorme ancora?" Risponde lui. Lui e Amy sono i miei migliori amici, la mia squadra, e la mia famiglia. Da qualche tempo so che Jean si è preso una cotta per Amy, perciò ho deciso di aiutarlo a dichiararsi. Anche se so che con queste cose né io né Jean siamo molto bravi... ma faremo del nostro meglio, almeno ci proveremo. Io non mi sono mai innamorata di nessuno, perché qui dentro ho sempre riconosciuto tutti come la mia famiglia. Poi è molto difficile amare ed essere amati. L'amore è un sentimento forte, una missione, e io non credo di essere ancora pronta per un'avventura del genere.
Guardo Amy che dorme beatamente sul letto accanto al mio e sussurro a Jean: "Sai cosa fare" Jean sorride e si avvicina in punta di piedi al letto di Amy. Mi avvicino leggermente anche io e dopo 3...2...
1...
"BOMBA!" Gridiamo io e Jean buttandoci sopra ad Amy, che per un secondo sono riuscita a vedere con un'espressione quasi traumatizzata. "RAGAZZI, DAI!" "Ma 'dai' cosa?! Sono tutti a mensa, muoviti!" Dico io alzandomi e prendendole la mano cercando di tirarla su. Quando realizza di essere in ritardo mi lascia la mano e cado a terra spiazzata: non me lo aspettavo. Amy corre come se non ci fosse un domani in direzione della mensa. "ASPETTAMI!" Grido io mentre corro verso di lei. "H-HEY! GUARDATE CHE CI SONO ANCHE IO!" Sento gridare Jean che comincia a correre da noi.
Ci ritroviamo tutti nella mensa, ci sediamo ai nostri soliti posti e parliamo un po' fino a che non arriva la signorina Thomas, il capo dell'orfanotrofio. Per noi è come una mamma dato che è stata lei a crescerci.
"Buongiorno, ragazzi, dormito bene? Ho una cosa da dirvi... Luca ha trovato una famiglia con cui stare perciò ci lascerà sta sera!" Annuncia lei allegra. Sono contentissima per Luca ma mi dispiace per Jake, loro due sono gemelli da quanto ci ha detto la mamma e sono sempre stati molto legati: mi dispiace che si separino. Mi giro verso Jake e lo vedo abbassare la testa e stringere lievemente i denti. Poi si calma e sorride, mette una mano sulla spalla di Luca e dice: "Sono contento per te, fratellino!" Sono davvero felice che non si sia fatto prendere dalla tristezza e che abbia cercato il lato positivo!
Il resto della giornata lo spendiamo a giocare in giardino, fare le solite faccende domestiche e a parlare ( come al solito, del resto ).
Il grande orologio della chiesetta a qualche isolato dall'orfanotrofio suona le ore 18:00. Tra poco noi più grandi dovremo andare a preparare la cena per tutti. Sono seduta da sola sotto un albero con le gambe piegate e la schiena appoggiata contro il tronco. Sto giocherellando con il ciondolo della mia collanina mentre lo osservo curiosa. È la prima volta che mi porgo domande su questa collana nonostante ce l'abbia da quando sono nata. Beh... se non ci ho mai pensato vuol dire che non era poi così importante. Lascio la collana e mi alzo da terra, poi mi metto a correre verso la cucina per iniziare a fare la cena.Ora skip accompagnato da persone che cucinano 7w7
Finiamo di mangiare e la signorina Thomas si alza dicendo che è il momento per Luca di andare dalla sua famiglia. Mi dispiace che vada via ma allo stesso tempo sono contenta che avrà finalmente una famiglia. "Ricorda Luca, fai il bravo, scrivici e non dimenticare mai che ti vogliamo bene" dice Amy abbassandosi alla sua altezza. "Sì, ha ragione. Non dimenticarlo" dice Jean. "Mai" dico io mettendogli una mano sulla spalla. Poi Jake cammina lentamente verso Luca, noi tre gli facciamo spazio e lui si lascia andare alle lacrime e salta addosso a suo fratello: "Mi mancherai fratellino! Vieni a trovarci, ok? E non dimenticarti di noi" dice Jake. Eeeed ecco che entra in gioco il mio lato sensibile e inizio a piangere anche io. Abbraccio Jake e Luca e dopo tutti i saluti è ora per Luca di andarsene. La mamma prende la mano di Luca e dopo un ultimo saluto del fratello escono dalla porta dell'orfanotrofio. Mi asciugo con la manica della maglia l'ultima lacrima e insieme a Jean e Amy porto i bambini a dormire.
Dopo aver portato tutti Jean va nel dormitorio maschile mentre Amy mi prende per un braccio e mi porta di nuovo in mensa. "T/n.... lo sai che giorno è domani, vero?" Chiede Amy. "Sì, domani è venerdì 2 Maggio perché?" Rispondo io, incrociando le braccia. "T/n, domani è il tuo diciottesimo compleanno...." continua Amy. Oh dio... me ne ero completamente dimenticata! "Ahhhh vero, non me lo ricordavo" dico io. Con mia grande sorpresa Amy mi abbraccia e comincia a piangere. "A-amy perché piangi?" Le chiedo io. Lei risponde singhiozzando: "Da domani te ne dovrai andare! Dovrai andare a vivere in strada. Ormai sei maggiorenne, non puoi più vivere qui!" Continua a piangere. A quella risposta spalanco gli occhi e rimango immobile. È vero... una volta compiuta la maggior età non si può più restare qui.... non riesco a dire nulla perciò lascio che Amy si stacchi e andiamo a dormire. O meglio, lei si addormenta ma io non ci riesco.... mi siedo e guardo fuori dalla finestra del dormitorio. Quanto sono belle le stelle......[ me: no, non ci sarà Outer qwq ]
Metto una mano sulla finestra come per toccare le stelle anche se so di non poter mai riuscire a toccarne una e con un sospiro torno a letto cercando di addormentarmi.
La mattina dopo mi sveglio e trovo la signorina Thomas che mi dice sottovoce: "Buongiorno t/n, vieni che ti devo portare da una parte" cosa ca...? Dove mi dovrebbe portare alle... 5 di mattina??? Non ho neanche il tempo di rispondere che mi prende la mano e mi porta fuori dall'orfanotrofio. Non ci ero mai stata... ci fermiamo davanti a una porta enorme. "Aspettami qui, ok? Non.ti.muovere" mi dice la mamma. Detto questo si sofferma un secondo sulla porta poi allunga le mani, la apre e entra lasciandomi lì ad aspettarla.
Molto probabilmente mi lascerà qui a vivere.... beh, sempre meglio che stare da sola per strada... penso io.[ me: e pensi male Chara: VUOI STARE ZITTA??? Così spoileri! me: ok q-q ]
Appoggio la schiena al muro vicino alla porta e giocherello con la collana. Dopo qualche secondo sento un rumore e alzo lo sguardo. Vedo che davanti a me è appena atterrato qualcuno. Ha una sciarpa marroncina, una maglia marrone con le maniche corte bianche, delle sotto maniche nere con strisce azzurre e dei guanti senza dita marroncini. Sul petto ha una fascia nera con delle fiale dei colori dell'arcobaleno disposte in fila. È di spalle perciò non riesco a vedere il suo viso. Probabilmente si sarà accorto che lo sto osservando e si gira verso di me. Noto che è.... uno scheletro??? Appena riesco a vedergli il volto mi soffermo sugli occhi... ha una stella gialla nell'occhio sinistro e un cerchio azzurro nell'occhio destro. Abbassa la testa e si passa le mani sulla maglia, come per pulirla. Poi viene verso di me e con un sorriso mi porge la mano dicendo: "Piacere t/n, io sono Ink!Sans, ma puoi chiamarmi anche Ink" come fa a sapere il mio nome... "P-piacere mio ma... tu come fai a sapere il mio no-" "Non c'è tempo per spiegare ora, ti dirò tutto dopo ora vieni con me"
[ me: verso un mondo d'incaaaaanto ]
Detto questo prende il pennello gigante che aveva dietro la schiena e crea una macchia di inchiostro per terra: "Salta, dai!" Dice lui. Io, un po' titubante, in fine decido di entrare.
~ My space!💕
Bellaaaaa, come va? Cercherò di aggiornare più spesso solo che la scuola inizierà tra una settimana quindi devo finire di prepararmi con il ripasso del programma qwq. Spero che la storia vi stia piacendo. Buona vita a tutti. Sciauuuuuuu~❤
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Your Smile...[ Ink Sans × reader ]
Fiksi PenggemarInk è carino e merita tanto amore, don't try to change my mind. Frammento dalla storia: "Me lo faresti quel sorriso a cui non riesco mai a resistere?" Le sussurrò stringendo a sé le sue mani. Avrebbe voluto che quel sentimento non svanisse mai. No...