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Dream abbassa la testa sospirando e rielabora nella sua testa le ultime parole che aveva appena terminato di pronunciare. Nel frattempo che spiegava s'era alzato in piedi, e Ink aveva lentamente stretto la mano di T/n. A quanto pare neanche lui sapeva niente di cosa fosse successo ( qui l'unico che sa sempre tutto sono io, sono troppo forte. I NARRATORI CONQUISTERANNO IL MONDO! ). T/n stava in silenzio, così come tutti eccetto qualche sospiro e piccoli movimenti di mani che si intrecciano dal nervosismo e l'imbarazzo di quel silenzio. A rompere quel vuoto a dir poco imbarazzante è il suono del campanello. T/n stacca la sua mano da quella di Ink e cammina nervosamente verso la porta. Fa un respiro profondo. Voleva apparire calma ma nei suoi occhi c/o si avvertiva che era altrettanto turbata. Avvicina lentamente la mano alla maniglia della porta mentre si sentiva il suono di quattro nocche scheletriche bussare sulla porta. Appoggia la mano sulla maniglia, carica di forza il braccio e apre la porta tirando la maniglia verso di se. Davanti a lei c'era Blueberry, che subito le salta addosso gridando il suo nome. T/n lo abbraccia, non ricambiando però il suo entusiasmo. Chiude la porta dietro di se mentre regge in braccio a se il piccolo scheletro vestito di azzurro.
Blueberry si rende conto del non entusiasmo dell'amica e scende dalle sue braccia sorridendole. T/n si sforza di mostrare un sorriso, anche se agli occhi di tutti può sembrare naturale. Non era triste, né tantomeno delusa. Era semplicemente sconvolta, confusa. Nei suoi occhi si poteva percepire quasi un senso di vuoto. Anche se, a parer mio, era abbastanza evidente quello che provava, l'unico ad accorgersene è Ink. Neanche Dream, che riusciva a percepire i sentimenti negativi, si rende conto di cosa la nostra T/n sta provando. Probabilmente, non solo lei ma anche i suoi sentimenti sono confusi. Ink si mette dietro di lei e le posa una mano sulla spalla. "Mi dispiace... ti capisco..-" comincia a sussurrare lui. Ma T/n alza la spalla come per scansarlo. "E tu che ne sai.. dimmi: cosa ne sai?" Dice lei, alzando il tono di voce e girandosi verso Ink. Quest'ultimo balbetta allungando una mano verso di lei cercando di calmarla. Lei indietreggia: "Non mi toccare!" Si dirige verso la sedia su cui era seduta e la scansa per passare. "Tu sei venuto da me, mi hai portato via da quel posto in cui ho vissuto per 18 anni..." si porta una mano dietro la nuca abbassando leggermente quest'ultima. "Mi hai detto di conoscere mia madre, di avermi dato questa" alza il ciondolo della collana per farlo vedere. "Mi hai fatto conoscere uno scheletro bambino e uno principe i quali adesso mi vengono a dire che sono una principessa e che sono destinata a salvare un paese che non ho mai visto...!" Indietreggia fino a sprofondare per terra con la schiena contro la porta. "E adesso tu mi vieni a dire che ti dispiace, che andrà tutto bene, che addirittura mi capisci!" Si alza in piedi e fa per scagliarsi contro Ink, il quale stava avanzando verso di lei. "Ma cosa ne sai tu? Come fai a capirmi? Sei mai capitato in una situazione del genere? Ti è mai capitato di venire a sapere che tutto ciò a cui avevi creduto finora è falso? No! E allora per favore smettila di mentire... ti prego... io che finalmente pensavo di aver trovato la normalità, che con la storia di te e mia madre sarebbe finito tutto..." si rivolge a Dream: "Invece vengo a sapere che sono la sorella di quello che ha ucciso i miei amici in orfanotrofio e di uno scheletro pauroso che crede di potermi aiutare...! Mi dispiace... ma io non ce la faccio..." abbassa la testa dirigendosi verso la porta, la apre e la sbatte alle sue spalle. In quella stanza nessuno sapeva cos'era appena successo. Probabilmente neanche T/n lo sapeva. Blueberry si stende sul divano e, senza dire niente, cerca di addormentarsi. Dream si siede a tavola e sprofonda la testa tra le mani. Ink esita qualche attimo, per poi affrettarsi a salire le scale e incamminarsi verso una porta con su scritto in caratteri cubitali con gessetti colorati: "PAPS". Fruga nelle tasche della felpa che portava alla vita e ne fa uscire un mazzo di chiavi. Sospirando prende in mano una chiave con su scritto "Sei sicuro?". Ink osserva la scritta e annuisce, come per confermare la sua idea fra se e se. Inserisce la chiave nella serratura, la gira due volte verso sinistra, spinge la porta in avanti e entra nella stanza con l'aria di chi sta facendo qualcosa che non aveva mai pensato di fare.
Nella stanza c'era molto disordine. Tutti oggetti da disegno e carte sparse in giro, macchie disordinate di colore e ogni genere di sostanza utilizzabile per fare arte sui muri. Manichini, bambole, tele e cavalletti sparsi per la stanza in modo completamente confusionario. Ink sospira e si addentra nella stanza con aria nostalgica, come se quella stanza fosse stata chiusa a chiave per evitare di riprovare quella sensazione. Quel posto, molto probabilmente, gli ricordava qualcosa di ormai perso per sempre. Arriva in un punto della stanza, in piedi davanti a un letto singolo. Ink fissa un quaderno per gli schizzi ( sketchbook ) con in copertina una faccia sorridente e la scritta Paps in alto. Chiude gli occhi, sospira e si decide a prendere in mano il quadernino. Esce dalla stanza più in fretta possibile, come per dimenticare ( senza successo ) quella stanza e ciò che essa nascondeva. Chiude a chiave la porta, si infila il mazzo di chiavi in tasca e scende le scale. Senza dire niente apre la porta, esce, se la chiude alle spalle e si mette in cerca di T/n, che forse neanche sapeva perché e dove se ne stava andando.

My space💕
BUOOOONASERA BELLA GENTE! Innanzitutto volevo chiedervi scusa per la lunga assenza ma la scuola, lo sport e i vari impegni mi hanno tenuta abbastanza occupata. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Secondo voi perché Ink si trovava a disagio nella stanza? E a cosa serve il quadernino che ha preso?
Qualunque sia la vostra risposta, lo scoprirete nel prossimo capitolo. Buona vita a tutti. Sciauuuuuuu❤

Your Smile...[ Ink Sans × reader ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora