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"Ciao, figlia"

T/n fece uno sguardo stupito, mentre Ink divenne serio. "Cosa intendi?" Chiese la ragazza con gli occhi, e la figura nello specchio sembrò capirlo. "T/n, tu lo sai il nome di tua madre?" Scosse la testa, mentre la donna sospirava.
"Tua madre si chiama Alice, ma tu immagino che non abbia idea di che tipo di persona sia"
"In realtà sì, me ne ha parlato Ink. Poi la sentivo parlare quando era incinta di me e sembrava una brava persona ora che ci ripenso"
"Perché lo è"
"Quindi è viva!?" Esclamò stupita la c/c
"Perché non dovrebbe?" Chiese in risposta la donna
"Mi hanno sempre detto il contrario... sai dove posso vederla? Se me lo stai dicendo vuol dire che lo sai!" Si agitò entusiasta la ragazza
"Lo vedrai, non ti preoccupare" sorrise rassicurante la donna nello specchio, come se stesse rivedendo qualcosa dopo tanto tempo. Poi continuò: "Ma adesso ti devo raccontare una cosa".
T/n si preparò ad ascoltare ciò che aveva da dirle: si era quasi abituata a tutte quelle volte in cui le avevano spiegato cose assurde a cui faticava a credere, ma se aveva visto scheletri e animali parlanti allora poteva accadere davvero di tutto.
"I tuoi fratelli Dream e Nightmare sono stati creati da me usando la positività e la negatività su due scheletri vuoti trovati ad underswap. Quello però fu il secondo tentativo, dopo il primo miseramente fallito che però mi diede l'opportunità di creare te" T/n si avvicinò curiosa di sapere dove volesse arrivare. La donna continuò a raccontare: "Presi due corpi umani senza vita e vi trasferii positività in uno e negatività nell'altro. Essi però non erano capaci di mantenere tutta quell'energia nello stato in cui erano, perciò esplosero. Fu uno spettacolo a dir poco raccapricciante. Mi diede un'idea però: visto che positività e negatività si erano mischiati, c'era come una divisione equa tra i due, un equilibrio. Perciò decisi di creare un individuo che potesse rappresentare e preservare questo equilibrio sulla superficie e trasformai quel mucchio di energia in vita; creai un'anima e la inserii all'interno della mia rappresentazione terrestre in modo da poter far nascere il prescelto. E quel prescelto sei proprio tu, T/n. Il potere della tua anima è più potente di quello che tu pensi e le forze del male, venute a sapere di questa potenza, vollero e vogliono tutt'ora impossessarsene. Per questo ti hanno portata in quell'orfanotrofio: il tuo segreto e il tuo potere andavano protetti ad ogni costo. Solo che a 18 anni non si ha più il permesso di restare, e la cosa brutta è stata che il capo dell'orfanotrofio, la signorina Thomas, era in combutta con la principale organizzazione in cerca dei tuoi poteri, di cui fa anche parte tuo fratello... e di quest'ultima deve averti parlato anche Ink." Cercò conferma negli occhi dello scheletro, che in risposta annuì. Così continuò: "Io sono perciò Nim, la custode di questo posto e la tua creatrice. Vorrai sapere perché non puoi vedere il mio corpo di persona. Semplice, ho dovuto reincarnarmi nell'albero che qui vedi per proteggere l'equilibrio nel multiverso da chiunque tenti di rubarlo o distruggerlo. Se quest'albero muore, tutti i mostri e umani non avranno più sentimenti e tu e i tuoi fratelli svanirete per sempre in un istante." T/n si spaventò a sentir dire quelle parole, ma si riprese subito facendo cenno di continuare: era determinata a sistemare le cose, anche se ancora non sapeva come.
Nim annuì e riprese a parlare "Bene... scommetto che ti hanno parlato della profezia di Alice, tua madre, che scrisse poco dopo la distruzione di questo AU." La ragazza scosse la testa, Nim non sembrò sorpresa. Sospirò e riprese a dire: "Questa profezia recita che un giorno il principe dei sogni si batterà per salvare il multiverso e riportarlo sotto la luce. Fino ad ora hanno tutti pensato sempre che si trattasse di Dream, ma adesso siamo certi che si tratti di te. Nightmare non ascolterebbe mai ancora Dream, non dopo quello che è successo ad entrambi. Sono uno la completa antitesi dell'altro, le cose non potranno mai risolversi se discusse tra di loro. Abbiamo bisogno di te, T/n. Siamo consapevoli e ci dispiace tanto che stia succedendo tutto così tanto in fretta, ma è proprio perché non c'è tempo da perdere che dobbiamo agire." T/n assunse un tono serio in volto e strinse i pugni "Ce la possiamo fare" poi però venne assalita da dubbi e si strofinò due dita sotto il mento: "Esattamente... che cosa dovremmo fare?" Ad Ink scappò una risata "Non preoccuparti, ti guideremo noi in modo che quando arriverà il momento sarai pronta" assicurò lui, mettendosi le mani sui fianchi in segno di fierezza. Nim sorrise dallo specchio: era una bella donna, aveva i capelli biondi che le ricadevano sulle spalle fino a diventare verde chartreuse e degli occhi verdi che brillavano al riflesso della luce nello specchio.
Ad un tratto da non molto lontano si sentì una voce gridare e una donna estremamente simile a Nim si vide correre verso di loro. Lo specchio di Nim scomparve e la donna, ancora affiatata per la corsa, si fermò davanti a T/n, senza mai smettere di guardarla. Ink sorrise e appoggiò la schiena contro l'albero. T/n allungò una mano verso la donna "Mamma..." disse con un filo di voce. La donna annuì tra i singhiozzi e si gettò tra le braccia della giovane, che dopo aver realizzato di aver finalmente ritrovato sua madre, la strinse a se lasciandosi scappare una lacrima che si andò a posare sul kimono giallo pastello di Alice. "Non sai quanto sono fiera, T/n..."

Your Smile...[ Ink Sans × reader ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora