Capitolo 5

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(pov. Jimin)

Ormai lo avevo capito anche io non c'era bisogno di un genio per farlo, le cose non si sarebbero risolte e io non ne potevo più di fingere si stare bene quando tutto il mondo mi stava crollando addosso, non riuscivo più a fingere, continuare a far finta di niente mentre al mio interno il caos mi stava mangiando vivo. Quello che più era devastante per me era che nessuno sembrava capirlo, e quelli che capivano facevano finta di niente perché a chi dovrebbe importare di un tipo come me, sono un rifiuto della società, uno scarto, era meglio se mia madre avesse abortito sarebbe stato meglio per tutti.

Sin dalla mia infanzia ho sempre creduto che nessuno si dovrebbe mai permettere di dire a qualcuno che "Non sei l'unico a soffrire" o "Se hai il coraggio di toglierti la vita, lo hai anche per continuare a viverla", sono convinto che esistano due tipi di cicatrici, quelle fisiche e quelle psicologiche, e sono due cose completamente diverse. Spero che tutte le persone possano pensare, anche solo per un secondo, che le cicatrici esistono anche se non le puoi vedere.

La mia unica via di scampo era quella dannata lametta, il dolore corporeo mi distraeva, anche se per poco, dal dolore mentale e questo era un bene, sapevo che mi stavo distruggendo con le mie stesse mani ma non potevo farci niente una volta iniziato a farlo era impossibile smettere, era come una droga, quei pochi attimi di benessere che ti dava erano i momenti più belli della giornata, era come una fuga da tutto quello che ti circondava e vi posso giurare che per me non esisteva niente di meglio.

E adesso mi ritrovo seduto per terra nel mio bagno con la lametta di fianco e 5 nuovi tagli sulle braccia.
Sto bene, benissimo direi, ma appena finito quell'attimo di benessere il dolore torna più forte di prima e si mischiava al dolore causato dalle ferite ma posso sopportarlo, posso sopportare tutto per quegli attimi di piacere. Sono steso a terra da 10 minuti ed è arrivata l'ora di alzarsi, prendo la lametta da terra e la butto mi lavo le mani e le ferite per evitare che si infettino e gli avvolgo una benda sopra con un po' di disinfettante e vado in camera per vestirmi, sarei dovuto uscire con Tae e un suo amico questa sera quindi decido di prepararmi prima per cercare di coprire meglio le ferite. Prendo una camicia bianca e me la metto, sopra, una giacca nera con dei dettagli in oro e i pantaloni del medesimo colore.

Scendo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e nel mentre prendo il telefono per vedere se ho dei messaggi da parte di Tae e come pensavo ne trovo uno.

Tae- tae💜🐒
Jiminie ti passo a prendere per le 7:30 fatti trovare pronto

Sono già pronto ci vediamo dopo

Tae-tae💜🐒
A dopo Chim

Dopo quello scambio di messaggi vado su Instagram per vedere qualche foto e magari farmi venire l'ispirazione per scattarne alcune da postare, ho molti followers su Instagram e sinceramente neanche so il perché, però era un po' che non postavo e i miei followers chiedevano di aggiornare con qualche nuova foto. Erano sempre molto gentili e mi facevano un sacco di complimenti sotto ai post che puntualmente mi facevano sorridere.

7:15 decido di mettermi le scarpe così quando sarebbe arrivato Tae sarei stato già pronto.  Arrivo davanti la porta mi metto le scarpe ed esco ad aspettare il mio amico che non tarda ad arrivare, infatti alle 7:25 era già davanti al mio cancello. Chiudo la porta a chiave e mi dirigo verso la sua macchina nera, pensandoci la scena era molto esilarante, sembrava che una guardia del corpo fosse venuta a prendere una celebrità.
Sorrido al mio pensiero infantile ed entro in macchina, saluto Tae con un abbraccio lui mette in moto la macchina e partiamo per andare al ristorante.

Il viaggio è stato silenzioso ma era una cosa che con Taehyung non diventava affatto imbarazzante ma piuttosto rilassante. Quando arrivammo davanti al ristorante rimasi a bocca aperta, aveva aperto da poco e io non passavo quasi mai da queste parti, perciò non ci avevo fatto molto caso ma caspita, era davvero bello. Appena entrato vidi Taehyung dirigersi verso una persona quindi ipotizzai che quello fosse l'amico che mi voleva far conoscere "Jimin lui è Hoseok, Hoseok lui è Jimin il ragazzo di cui ti parlavo" disse Tae tutto contento. "Ciao Jimin piacere di conoscerti" mi disse lui con un sorriso a cuore, sorrisi anche io e gli strinsi la mano "anche per me è un piacere conoscerti".

Ci sediamo al tavolo iniziando a ordinare il cibo, io presi un semplice ramen mentre Hoseok e Tae presero un sacco di roba. Sorrisi al vedere le loro facce felici e i loro occhi splendere quando videro tutta la roba che avevano ordinato arrivare al nostro tavolo.



angolino autrice
come va ragazz*
spero bene, scusate per la mancata pubblicazione di sabato ma ho la memoria di un criceto e mi sono dimenticata quindi per farmi perdonare (visto che sono una brava persona) oggi pubblicherò 2 capitoli. Come sempre spero vi piacciano. Love you army (ah e la pubblicazione doppia é anche dovuta al fatto che abbiamo vinto "artist of the Year" é sono super happy). Ora giuro che pubblico l'altro capitolo. ciao ciao

Promise •jikook•  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora