Capitolo 14

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*Leggete l'angolo autrice in fondo, é molto importante*
(pov. Jimin)

Qualche minuto dopo il nostro ingresso a scuola Hobi è andato subito da Yoongi e io sono rimasto solo come sempre.

Sento qualcuno toccarmi la spalla e mi sento trascinare in bagno. Vengo sbattuto, non molto forte, contro il muro e subito mi trovo davanti l'unica persona che non volevo vedere in questo momento.

"perché sei scappato in bagno prima?" chiede lui in tono freddo.

Panico, non posso di certo dirgli la verità.

"non credo ti interessi cosa diavolo stessi facendo in bagno Jeon" rispondo a denti stretti "e invece mi interessa Park, io ci tengo a te".

Ah. Ah. Ah

"ci tieni a me? Seriamente Jungkook, se tu ci tenessi davvero a me sapresti che sono autolesionista, sapresti che non ho più un posto sulle braccia libero a causa dei tagli, sapresti che sono bulimico e tante altre cose che non sai. E vuoi sapere perché non le sai? Perché non ti importa un cazzo di me santo cielo, a stento sai che esisto, quindi per favore, non dire che ci tieni a me perché non è vero" cercai di parlare a voce normale ma dalla mia bocca uscì quasi un urlo, quando finalmente mi sento abbastanza calmo prendo un lungo respiro cercando di reprimere il bruciore che sento all'altezza del petto, i miei polmoni stanno urlando per tutto il fiato che sto tenendo in corpo invece che lasciarmi andare ad un forte grido, apro gli occhi e li punto nei suoi, adesso o mai più. Mi stava fissando con occhi spalancati, "e se ci tieni tanto a saperlo prima in bagno ho vomitato" aggiunsi.

Vidi i suoi occhi farsi più scuri e lo vidi avvicinare il viso al mio per poi cogliermi di sorpresa e abbracciarmi stretto.

"fammi vedere le braccia" disse ancora nell'incavo del mio collo.

Solo quando le mie orecchie captarono quella frase mi resi conto della grossa cazzata che avevo appena fatto. Avevo detto tutto a Jungkook , anche le cose che non doveva sapere.

Merda.
Sono nella merda.
Perché non sto mai zitto cazzo.

Cercai di staccarmi da lui ma ovviamente non me lo permise.

"le braccia Jimin"

Ormai i miei occhi erano pieni di lacrime "perché? Cazzo ti ho già detto che sono autolesionista perché vuoi vedere le mie braccia? Per umiliarmi? Sì, il piccolo Park Jimin è autolesionista è questo che volevi sentire" adesso era lui ad avere le lacrime agli occhi perché io avevo iniziato a piangere, e addio alla maschera da ragazzo indifferente. Mi fissa, incerto sul da farsi, per poi tornare alla posizione di prima , il suo viso schiacciato contro la pelle del mio collo e il suo respiro caldo che mi sfiora la pelle brividi scendono giù per la mia colonna vertebrale per poi fermarsi nella parte più bassa, creandomi una sensazione strana, quasi un misto di eccitazione e fastidio.

" non è questo che volevo sapere Jimin, in realtà lo sospettavo già da un po' che tu fossi autolesionista, sai ti ho osservato qualche volta, quello che voglio sapere è se hai già provato a...a..." avevo capito perfettamente a cosa si riferisse.
Nah non mi tagliavo tanto in basso da tentare il suicidio.
Decisi comunque di acconsentire alla sua richiesta, se veramente aveva paura che potessi averlo fatto io di certo non avrei aumentato le sue paure. Lo staccai delicatamente dall'abbraccio e mi sorpresi notando che le lacrime erano ancora incastonate nei suoi occhi, non avevo mai visto Ieon Jungkook in quello stato. Alzai le maniche del maglione scoprendo le ferite, alcune nuove altre vecchie, fortunatamente non c'erano molte cicatrici visto che i tagli comunque non erano profondi. Lui si riavvicinò a me prese tutte e due le mie braccia, stando attento a non toccare le ferite nuove per non farmi male e iniziò a baciare ogni taglio visibile sulle mie braccia.

Quasi non scoppiai a piangere di nuovo per quel gesto e quando alzò di nuovo il suo sguardo su di me non riuscii più a trattenermi, mi avvicinai a lui e schiacciai il mio viso contro il suo petto annusando il suo buonissimo profumo tentando invano di sopprimere i singhiozzo che minacciavano di uscire dalla mia bocca. Mi sento tirare più vicino a lui e la sua mano inizia ad accarezzarmi la schiena con movimenti circolari cercando di calmare i mei singhiozzi e sussurrandomi parole dolci all'orecchio.

Dopo qualche minuto, riuscii a regolarizzare il respiro e mi staccai da quell'abbraccio. I nostri occhi si cercarono istintivamente e quando si scontrarono accadde l'unica cosa che in un momento come quello mi sarei aspettato.



Angolino autrice

Allora ragazzuoli come avete passato il capodanno. Spero bene. In ogni caso se l'avete passato male spero che il mio aggiornamento vi faccia un po' sorridere anche se lo ammetto non é il capitolo più felice che abbia mai fatto. Inoltre volevo dirvi che non sono molto convinta di continuare la storia, non mi piace molto come l'ho scritta. Devo ancora pensarci per ora godetevi il capitolo. Ci vediamo al prossimo capitolo (spero).

Promise •jikook•  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora