Capitolo 10

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(pov. Jimin)

Ed eccoci quì... Quanto è passato? Un giorno... Un mese o forse un anno? Non lo so ho perso il conto. Il conto di cosa ti starai chiedendo... Beh ho perso il conto da quanto tempo sono innamorato di te. Non auguro a nessuno di provare quello che sto passando io per colpa tua, a volte credo di essere stupido a sperare ancora che un giorno ti accorgerai di me, a sperare in un futuro insieme a te dove ci teniamo per mano  e ci sussurriamo frasi dolci mentre camminiamo per strada oppure mentre stiamo sul letto a farci le coccole. Altre volte vorrei solo spaccarti la faccia per tutto quello che mi stai facendo provare vorrei odiarti ma non ci riesco. É come se ci fosse una strana forza che mi impedisce di odiarti. Certe volte odio me stesso per essere così stupido a sperare ancora in un "noi" quando so benissimo che questo "noi" non arriverà mai perché tu a stento sai che esisto. O meglio sai che esisto mi vedi mi fai del male ma se una persona dovesse indicarmi per strada e chiederti chi sono, tu risponderesti con un'alta di spalle... Perché la verità è che tu mi conosci ma fai finta di no ed è questa la cosa che più mi distrugge. Sorrido, questa è l'unica cosa che riesco a fare mentre tu ti sposti da un corridoio all'altro. Sorrido e ti seguo con lo sguardo senza mai staccarmi, per paura che se mi distraessi per un secondo, quel magnifico ragazzo, che mi invade la mente giorno e notte, possa sparire nel nulla, possa volatilizzarsi. Quando sento la tua risata in lontananza, sento un grande vuoto nello stomaco, un grande buco nero che mi risucchia. Un giorno forse riuscirò a farmi coraggio e a venire da te ma per ora preferisco stare nell'ombra dove solo io posso vederti e le altre persone non sanno che lo faccio. Forse è la paura di un rifiuto a tenermi bloccato ma per adesso mi va bene così. Aspetterò finché non mi sentirò pronto a venire da per dirti tutto quello che provo sperando che non scoppierai a ridermi in faccia come hai sempre fatto.  Siamo sempre quà a quanto vedo. Non riesco a levarti dalla mia testa sei come una specie di parassita più cerco di levarti dalla mia vita più tu diventi grande e i miei sforzi diventando vani davanti alla tua imponenza. Stai prendendo il controllo della mia vita e neanche te ne accorgi. Per te tutto questo è solo un gioco.... Una fottutissima sfida che devi vincere ad ogni costo anche se questo porterà alla rottura totale del mio cuore. Non riesco più a sorridere come facevo prima, è come se qualcosa me lo impedisse, come se qualcuno mi dicesse che non merito di essere felice e questo è soltanto a causa tua. Non spenderò molte parole questa volta perché mi sono reso conto che non vale la pena dirti tutto quello che provo tanto a te non interessa quello che io provo ma solo la tua stupida e inutile maschera da cattivo ragazzo che ti porti dietro da quando ti conosco. Ho solo una domanda da farti. Sei felice? Nascondendo il vero te ti senti più accettato? A me basta sapere che sei felice il resto è secondario perché per quanto io mi sforzi non riesco ad odiarti e vederti triste quindi mi va bene anche solo vederti felice senza di me.                                                                                    

Chiudo il diario che è ormai diventato il mio migliore amico in questi giorni in cui Tae non può venire a scuola, è passata una settimana da quando devo andare in quel posto da solo e ovviamente non sono mai potute mancare le minacce scritte sull'armadietto e i soliti bulli rompi coglioni. I tagli sui polsi sono sempre di più e ormai mi viene difficile nasconderli sotto le felpe. Oggi è sabato, finalmente un giorno di riposo quindi io e Tae usciamo insieme. Metto a posto la camera e inizio a prepararmi per uscire cercando di coprire i tagli sul mio corpo.
Mi viene difficile ultimamente pensare a come potrebbe essere la mia vita se non lo avessi mai conosciuto, sarebbe stato tutto molto più semplice. Di questo ne sono sicuro. Sono anche sicuro che per quanto io voglia dimenticarlo non ci riuscirò tanto in fretta, l'unico modo sarebbe quello di essere rifiutato direttamente da lui pur sapendo che però prima dovrei dichiararmi. Con questi pensieri in testa decido di ributtarmi sul letto.

Posso scegliere i vestiti anche tra cinque minuti.


Angolino autrice
In ritardo. Di nuovo. Lo so mi dispiace ma mi farò perdonare con un doppio aggiornamento sabato. Buona settimana e buona scuola ARMY💜

Promise •jikook•  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora