Capitolo 25

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(pov. Jungkook)

⚠️capitolo smut, le persone innocenti possono smettere di leggere⚠️

Sospiri

Tocchi

Luci soffuse

L'aria si stava scaldando, Jimin era ancora seduto sul mio bacino, la mia erezione faceva male, le mie mani erano arpionate ai suoi fianchi dando il ritmo ai suoi movimenti su di me. Decisi di ribaltare la situazione, lui sotto di me, i suoi occhi sono languidi di piacere, la cosa mi eccita e non poco.

"Jimin..." la mia voce è carica di desiderio e un po' di affanno, "sei sicuro che vuoi farlo, sei sicuro che vuoi farlo con ME, se mi dici di sì sappi che non potrò più tornare indietro, non riuscirei più a fermarmi"

I suoi occhi erano incastonati ai miei e mi fissavano carichi di desiderio, sapevo che lo voleva ma volevo essere sicuro che me lo dicesse prima di iniziare, le sue mani adesso erano andate sulla mia schiena lasciando dei piccoli graffi su di essa.

"Si Jungkook, si..." la sua voce uscì come un sussurro appena udibile, ma le mie orecchie lo sentirono forte e chiaro, le sue labbra ad un soffio dalle mie, non resistetti e le mordicchiai piano guadagnando un piccolo gemito da parte di Jimin.

Avvicinai due dita alla sua bocca come una muta richiesta di succhiarle, lui subito schiuse le sue bellissime labbra capaci di far dannare chiunque inglobando le mie dita come se fossero la cosa più buona al mondo, i suoi occhi erano ancora puntati sui miei e la mia erezione iniziava a fare male. Non vedevo l'ora di entrare dentro di lui. Nessuno mi aveva mai fatto questo effetto, nessuno era in grado di farmi eccitare così tanto, non mi ero mai preoccupato per nessuno, solo di me stesso.

Nessuno era Jimin.

Quando mi resi conto che erano abbastanza lubrificate tolsi le mie dita dalla bocca di Jimin per poi iniziare a sfiorare delicatamente il suo addome con le dita umide. La sua pelle che si arricciava al mio passaggio e i suoi sospiri diventavano sempre più pesanti e irregolari.

"Mhh ... Jung-Jungkook, ti- ti prego non ce la fa-... ah- faccio più" un lamento misto a un gemito lasciò le sue labbra quando gli morsi leggermente il capezzolo rendendolo turgido.

"Jungkook..."
"Zitto, stai zitto"

Il mio istinto animalesco stava vendendo fuori, quella pelle perfetta, senza nessun segno sopra, come una tela che aspettava di essere dipinta solo da me, i suoni che Jimin emetteva, tutto di lui mi stava facendo andare fuori di testa, ma decisi che per questa volta ci sarei andato piano, non volevo fargli del male, tanto meno spaventarlo.

Socchiusi gli occhi per qualche secondo cercando di riprendere il controllo di me stesso, riaprii gli occhi e li puntai nei suoi. Un sorriso spontaneo apparì sulle mie labbra, come avrei potuto fare del male a quell'essere così carino, non gli avrei mai fatto niente, non a lui, non al mio piccolino.

Lo girai piano con la pancia verso il letto in modo tale da essere più comodo, aveva la faccia sepolta sopra il cuscino e le gambe piegate. Era in una posizione adorabile, se togliamo il fatto che stavamo per fare l'amore.

Lentamente mi posizionai dietro di lui sfregando piano la mia erezione nel suo di dietro, lui arricciò i piedi e sospirò piano.

"Mhh Jungkook..."
"Shh zitto, adesso farà un po' male ok?"
"Ok..."

Infilai delicatamente il primo dito dentro di lui, cercando di essere più delicato possibile, ,e sue pareti erano strette e calende attorno al mio dito, inizialmente fece un po' di resistenza ma si abituò subito, dopo qualche spinta aggiunsi anche il secondo dito, questa volta fece molta più resistenza e Jimin iniziò a lamentarsi per il dolore, era molto sensibile l'avevo capito subito e io avevo intenzione di trattarlo delicatamente per non fargli più male del dovuto. Le sue pareti erano ancora strette attorno alle mie dita, era molto stretto, e la domanda mi venne spontanea,

"Jimin sei vergine vero? Dimmi che sei vergine, dimmi che nessuno ha avuto il piacere di ascoltare i tuoi gemiti, dimmi che nessuno ti ha mai toccato così. Dimmelo"

La mia presa sul suo fianco era aumentata come per rivendicare la sua appartenenza a me, sarebbe sicuramente rimasto il segno ma in quel momento non mi importava, la gelosia che provavo al solo pensiero che qualcuno aveva potuto toccare Jimin in un modo così intimo come stavo facendo io mi mandava fuori di testa.

"Mhh...s-si ah- sei-sei il primo Jungkook... ah-"

Soddisfatto della risposta continuo a muovere le dita al suo interno per poi aggiungere un altro dito cercando di allargare il più possibile la sua entrata per evitare di fargli troppo male.
Ormai era pronto, le sue pareti accoglievano bene le mie dita e non provava più dolore.

"Sei pronto Jimin?"
"S-si vai ti- ti prego non ce la faccio più"

Le lacrime scendevano dai lati dei suoi occhi, il suo bacino scattava avanti e indietro sul materasso nel vano tentativo di alleviare il dolore alla sua erezione.
Lo girai delicatamente verso di me, i suoi occhi erano di nuovo sui miei, lo guardavo cercando di scovare una sorta di pentimento nel suo sguardo. Ero sicuro che lo voleva tanto quanto me ma dovevo essere certo prima di continuare.
Con un cenno del capo mi fece segno di continuare.

Presi le sue gambe e le portai sopra le spalle, era oscenamente esposto in quel momento infatti arrossì ma io lo trovavo maledettamente bello anche così.
Piano piano, con più delicatezza che potevo iniziai a calarmi dentro di lui, fermandomi nei punti in cui strizzava più forte gli occhi e piantava le sue unghie nella mia schiena. Io lo guardavo, guardavo le sue espressioni, i suoi movimenti e le sue labbra, tutto di lui era bellissimo, anche i suoi difetti sembravano avere una ragione per esistere.
In quel momento mi accorsi che ero fottutamente innamorato di Park Jimin. Sorrisi come un ebete quando finalmente fui tutto al suo interno, mi sentii per la prima volta a casa dopo tanto tempo.

"Jungkook puoi- oh- puoi muoverti"

Iniziai a dare delle spinte, prima lente per farlo abituare poi man mano sempre più veloci, Jimin adesso veniva incontro alle mie spinte chiedendo sempre di più.

"Jungkook ah- o mio dio di- di nuovo lì ti prego"

Ridacchiai rendendomi conto di aver toccato la prostata.
Spinsi ancora più forte verso quella direzione beandomi dei gemiti acuti emessi da Jimin.

"J-Jungkook sto-sto..."
"Tranquillo piccolo anche io sto per venire, vieni per me fiorellino"

Con un lungo gemito Jimin riversò la sua essenza sul suo addome mentre dopo qualche spinta io mi riversai al suo interno, mi accasciai su di lui riprendendo fiato per poi spostarmi per evitare di farlo male.
Con un gesto veloce coprii entrambi sotto il caldo piumone azzurro del letto di Jimin e lui si accoccolò sul mio petto.
Iniziai a lasciare dei leggeri grattini sui capelli mentre lui mi accarezzava piano gli addominali.

"Mi dispiace" sussurrai dopo qualche secondo aspirando il buonissimo profumo che emettevano i suoi capelli.

"E di cosa, lo volvo anche io Jungkook non devi scusarti"

Mi guardò negli occhi e sorrise, sorrisi anche io di rimando e gli lasciai un bacio a stampo sulle labbra e sue sulle palpebre per poi cadere sfinito tra le braccia di Morfeo.

Angolino autrice
Allora ragazz* come state?
Spero bene.
Parlando di questo capitolo, vi prego di scusarmi ma questo è il primo smut vero che scrivo quindi se vi fa schifo vi capisco, ho cercato di fare del mio meglio ma ovviamente posso sempre migliorare.
Fatemi sapere se vi é piaciuto e noi come sempre ci vediamo alla prossima.

Promise •jikook•  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora