Chapter Eight

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"Mi state prendendo in giro."

La tua voce era velata dalla rabbia e dalla frustrazione mentre fissasti la piccola busta tra le tue mani, i tuoi occhi analizzarono il nome scritto su essa.

"Hanno consegnato la posta sbagliata?"

Disse Taehyung al tuo fianco, un largo sorriso nacque sul suo viso mentre guardò la tua reazione.

Era passato poche ore fa per offrirti un passaggio in città, cosa che hai accettato felicemente. Avresti fatto qualunque cosa per allontanarti dal tuo fidanzato in quel momento.

Rimase con te mentre facesti la spesa e un giro per la piccola città, che stava iniziando veramente a piacerti. Era silenziosa e pittoresca, niente in confronto alla grande città a cui eri abituata. I bambini giocavano per strada, andando in bici e ridendo mentre facevano le gare tra di loro.

Era bello vedere felice qualcuno.

Taehyung si era aperto con te. Ti aveva raccontato della sua famiglia e la storia di sua zia con la casa in cui vivevi attualmente. Ti aveva raccontato della scomparsa di sua sorella, che nessuno ha più rivisto.

La gente in città la chiamava pazza.

Apparentemente, quando accadde il tutto, la zia di Taehyung aveva raccontato alla polizia che la "piccola porta" aveva preso sua sorella.

Ovviamente nessuno le credette ed è stata soprannominata "l'anziana inquietante" sin dall'ora.

Qualcosa nella storia ti fece venire i brividi lungo la schiena. Solo sapere che quella piccola bambina era sparita senza lasciare alcuna traccia nella stessa casa in cui vivevi attualmente... dire che era spaventoso era il minimo.

"Sì." Sbuffi. "Al postino non disturba affatto lanciare la posta sul portico."

Il ragazzo ti lanciò il suo iconico sorriso quadrato.

"Probabilmente hai ragione." Disse. "Le persone qui in città non vogliono avvicinarsi a questa casa... gli fa venire i brividi."

Sospiri, passandoti una mano tra i capelli mentre alzasti lo sguardo verso la casa rosa.

"Non sono gli unici." Borbotti.

Taehyung inclinò la testa mentre ti guardò fissare la casa.

"Non dovresti aver paura." Disse. "E' solo una casa."

Annuisci, deglutendo forzatamente.

"Questo lo so." Rispondi. "E' solo che- C'è qualcosa in questo posto che sembra... strano. Sai?"

Lui sorrise comprensivo prima di posare una mano sulla tua spalla.

"Capisco come ti senti." Disse. "A volte sembra che questo posto mi osservi... come se mi stesse dicendo di non avvicinarmi troppo."

Ti strofini nervosamente il braccio, sentendo la pelle d'oca ricoprire il tuo corpo.

"Non mi piace." Dici.

Taehyung ridacchiò alle tue parole.

"Siamo in due." Disse. "Ma almeno non sei tutta sola qui, hai il tuo ragaz-"

La tua espressione lo fece zittire immediatamente, aggrottò le sopracciglia quando i tuoi occhi cercarono di evitare il suo sguardo preoccupato.

Poteva dire facilmente che non gli stavi dicendo qualcosa.

Il primo giorno in cui ti incontrò, sapeva che c'era qualcosa che non andava tra voi due. Il modo in cui ti guardava e il modo in cui ti comportavi nei suoi confronti. Probabilmente la vostra relazione si trovava appesa ad un filo... ma non pensava che la situazione fosse così grave.

𝐁𝐮𝐭𝐭𝐨𝐧𝐬▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora