Chapter Nineteen

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Non riesci a fermare le tue mani dal tremare mentre fissasti il cibo posto di fronte a te. Il suono delle posate che incontravano i piatti riempì le tue orecchie assieme al conversare delle numerose persone che erano sedute al tavolo, o ridevano o parlavano di cose senza senso.

Dall'esterno, poteva sembrare una normale cena in famiglia. Gente che rideva, cibo delizioso in tavola... ma in realtà... questo era l'inferno. Il tuo inferno.

Eri circondata dai visi familiari dei tuoi amici più intimi del mondo reale, ma non conoscevi nessuna di queste persone... Non sapevi quanto fossero disposti a fare per servire il loro padrone e tenerti rinchiusa in questo inferno per il resto della tua vita.

Taehyung era seduto al tuo fianco, mangiava il suo cibo come se non stesse succedendo nulla... Non parlava molto, come facevano tutti gli altri, spicciava qualche parola di tanto in tanto... La sua presenza ti era stranamente di conforto... Non riuscivi a spiegarti il perchè, ma avevi un minimo di fiducia nei confronti del biondo... anche se rifiutava di aiutarti a tronare a casa.

"Non stai mangiando."

Il tuo corpo fece un salto quando una voce profonda raggiunse le tue orecchie, silenziando tutti i presenti e facendo cadere i loro occhi scuri sulla tua figura.

Jimin ti ispezionò attentamente, afferrando la tua mano.

Sobbalzi quando la sua pelle venne in contatto con la tua, detestavi sentirti così terrorizzata.

"Io-" Ti schiarisci la gola. "Non ho molta fame."

Jimin sollevò un sopracciglio alla tua debole scusa, la sua presa sulla tua mano si strinse come per avvertirti.

"Questa festa è stata organizzata in tuo onore, piccola." Disse con tono velenoso. "Non vorrai passare per maleducata, vero?"

Stringesti i denti, decidendo che fosse meglio tenere i tuoi pensieri per te se non volevi finire con un altro polso rotto.

Tirasti via il tuo braccio dalla sua presa, afferrasti riluttante la forchetta posata di fianco al al piatto pieno di cibo fumante e prendesti delle piccole forchettate.

Jimin si illuminò alla tua obbedienza, la sua espressione mostrava quanto fosse felice che lo avessi ascoltato senza ribattere come avresti fatto di solito.

Ti guardò gratificato mentre mangiasti, assaporando l'espressione disagiata che velava il tuo bellissimo viso.

Stavi indossando il vestivo che aveva scelto per te, blu mezzanotte che abbracciava ogni tua curva come aveva pianificato che facesse... (a/n: poi ci sono io, piatta come una tavola da serf----) Aveva iniziato a creare quel vestito dalla prima volta che ti aveva vista... nonostante non fosse l'unico vestito che avesse in mente, era di certo uno dei suoi preferiti...

Ti sentivi a disagio sotto lo sguardo folle del mostro che era seduto al tuo fianco, il tuo corpo tremò leggermente mentre facesti fatica a mantenere la calma e le emozioni sotto controllo.

"Sono sicuro che vi starete chiedendo perchè vi ho radunato qui stanotte." Jimin ti sorrise.

Ti congelasti sul tuo posto, guardandoti attorno, analizzando in silenzio ogni singolo volto.

"Uhm. Io-"

"Stanotte è un'occasione speciale." Continuò fieramente lui, il suo sorriso si allargò. "Stanotte sono otto anni... otto anni da quando sei venuta da me."

Deglutisci forzatamente, non ti piaceva dove stesse andando questo discorso.

"Ricordo ancora la prima volta che ti ho vista." sussurrò, accarezzandoti gentilmente la guancia. "Eri così bella. Eri gioiosa e piena di vita, qualcosa che tutti noi non avevamo... Eri il mio piccolo raggio di sole... La mia unica fonte di luce in questo mondo buio..."

𝐁𝐮𝐭𝐭𝐨𝐧𝐬▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora