Regulus era nervoso. Sicuramente la sua era una situazione atipica. Quale persona resta per quasi vent'anni in un lago? O dovunque fosse stato. Paradossalmente Regulus riusciva a ricordare ben poco di cosa lo avesse portato in quella situazione. Una maledizione? Un incantesimo? Non lo sapeva. Era come se le ultime settimane della sua vita fossero state avvolte nella nebbia. Ricordava solamente che era molto nervoso. Si tastò la tasca e sorrise. Il foglio degli amici di penna almeno non era andata persa. Almeno una cosa positiva. Sospirò stancamente, appoggiando i gomiti sul davanzale e guardando fuori dalla finestra gli alberi che venivano mossi dal forte vento. Gli era stata assegnata una stanza lontana dagli altri studenti, per il momento.
Qualcuno bussò alla porta. Regulus si voltò sorpreso. Erano poche le persone che sapevano che era lì. Per un attimo sperò che fosse la ragazza di Grifondoro, quella che l'aveva trovato. Era molto carina. Il pensiero lo fece arrossire.
-Avanti- disse.
La porta si aprì e Silente comparve sulla soglia. -Disturbo, signor Black?-
Regulus trovava ancora strano il fatto che fosse invecchiato così tanto. -Certo, preside- si avvicinò -è arrivato il momento?- chiese, con una certa ansia.
-Sì, ma prima volevo parlarti-
Il ragazzo annuì. Lo sospettava. -Certo, capisco-
-Si tratta dei tuoi ricordi, credo che sia utile capire cosa ti sia successo- continuò il preside.
-Lo voglio anch'io-
-Bene, ci sono alcuni modi per farlo-
-Quali?- chiese Regulus, certo che non gli sarebbero piaciuti.
Si sentiva tremendamente solo in quel nuovo mondo. Non c'erano più i suoi genitori, suo fratello era morto e la maggior parte delle persone che conosceva era scomparsa o non si ricordava più di lui. Silente gli aveva detto che il suo caro Kreacher era ancora vivo, anche se al momento non avrebbe potuto vederlo. Gli sfuggì un involontario sorriso. Era sempre stato troppo legato al suo elfo domestico. Il suo unico amico.
Un rumore impedì a Silente di rispondere. -Sono in ritardo, più di quanto pensassi- sospirò -la dura vita del preside-
-Ne possiamo parlare più tardi- disse Regulus.
Silente annuì. -Su, andiamo a presentarti ai tuoi nuovi compagni di casa- e uscì.
Regulus inspirò a fondo. Non poteva far altro che seguirlo.
La Sala Grande era come se la ricordava. Unica differenza erano i volti che la popolavano. Regulus si sentì stordito. Non riconosceva nessuno degli studenti. Il suo sguardo si posò prima su quello dei Serpeverde. Visi nuovi, anche se in qualcuno poteva scorgere delle somiglianze con persone del suo passato. Amici con cui aveva condiviso momenti felici. Si chiese, quasi distrattamente, se quelli erano i loro figli. La rabbia gli strinse lo stomaco. Gli era stata portata via parte della sua vita. Guardò altrove, i battiti del cuore che aumentavano.
Nel tavolo di Tassorosso gli parve di vedere un volto molto somigliante a uno dei ragazzi che giocavano a Quidditch con lui. A quello dei Corvonero c'era una ragazza che gli faceva tornare in mente la sua prima cotta. Infine passò lo sguardo su quello dei Grifondoro. Il suo cuore balzò. Eccola, proprio là. La ragazza che lo aveva soccorso. Hermione Granger. Stava leggendo, i capelli scuri che le ricadevano sul bel viso. Bellissima. Scosse la testa. Ma cosa gli prendeva? Con tutti problemi che aveva non serviva una ragazza. Per quanto gli piacesse. E poi notò un'altra ragazza seduta accanto ad Hermione. Questa volta il suo cuore fece una capriola. Era a dir poco perfetta. Non aveva mai visto un viso così bello e un sorriso così dolce. I capelli scuri le ricadevano intorno simili a un velo. Sarebbe stato per ore a guardarla.
Un movimento gli ricordò che Silente era al suo fianco.
-Studenti e studentesse- esordì il Preside.
Fu subito silenzio.
-Diamo il benvenuto a un nuovo studente, appena arrivato dagli Stati Uniti-
Regulus si chiese come avrebbe fatto a a rispondere eventuali domande, visto che lui negli Stati Uniti non c'era mai stato. Avrebbe dovuto andare in biblioteca e informarsi. In momenti come quelli avrebbe solo voluto tornare alla sua vecchia vita. Purtroppo non poteva.
-Arthur sarà un Serpeverde- continuò Silente.
Regulus osservò i Serpeverde applaudire, gioiosi di avere un nuovo membro. Tutti tranne Draco Malfoy. Il figlio di sua cugina. Gli sfuggì un mezzo sorriso. Ci sarebbe stato da divertirsi. Non necessariamente in senso positivo.
-Vai insieme agli altri- gli disse Silente.
Reg non se lo fece ripetere. Si diresse verso il tavolo, consapevole di avere tutti gli occhi addosso. Li aveva avuti per tutta la vita a ben pensarci.
-C'è posto qua- disse una ragazza dai capelli neri legati in una coda. Reg si sforzò di sorridere.
-Grazie- si accomodò al fianco della giovane.
-Di nulla, io sono Pansy- gli porse la mano che lui strinse.
-Felice di conoscerti- gli rispose Reg.
-Un nuovo Serpeverde! E arrivi da un altro continente! Purosangue, immagino-
-Sì, discendo dai Black- era quella la storia che Silente gli aveva detto di dire -un ramo della famiglia che si trasferì in America anni fa- continuò, cercando di sembrare credibile.
Pansy annuì, lo sguardo scuro che le brillava. Sembrava interessata. -Un nuovo Purosangue! Che bello, qui ci si annoia, sai?- gli posò la mano sul braccio, un gesto confidenziale che Reg non apprezzò. Si tirò indietro.
-Vi annoiate?- chiese sarcastico.
-Parecchio- la ragazza tentò di nuovo di sfiorargli il braccio, ma Reg lo allontanò.
-Non mi piace essere toccato- dichiarò-
-Oh, davvero?- la ragazza fece spallucce.
-Pansy!-
Reg seppe subito che era Draco a parlare. I due si fissarono con attenzione. C'era tensione. Molta tensione. Reg si sforzò di mantenersi tranquillo.
-Dubito che ci si annoierà ancora- commentò Draco.
Per una volta Reg fu d'accordo con lui.
NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao!
Ecco il nuovo capitolo, cosa ne pensate?
A presto!
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La principessa dei grifoni e il principe delle serpi (DRAMIONE)
FanfictionHermione Granger non aveva mai creduto ai desideri che si realizzano e alle stelle cadenti che ascoltano i sognatori, ma quella notte volle crederci. ❤❤❤ La vita di Hermione Granger trascorre quasi tranquilla fino a quando non trova una pergamena a...