La principessa dei grifoni e il principe delle serpi (DRAMIONE)

CONFIDENZE TRA AMICHE

Hermione aveva sempre trovato sciocche le confidenza che ci si scambiava tra ragazze. Era una cosa più forte di lei.  Al mondo esistevano altre priorità. Per esempio lo studio. Quel giorno però aveva bisogno di parlare con qualcuno. Aveva raggiunto Gladys mentre usciva dall'aula. Si erano incamminate fianco a fianco.

-Voglio andare in biblioteca- le aveva spiegato la ragazza -magari scopriremo cos'è successo ieri sera-

-Vengo con te- disse Hermione.

-Certo- le rispose l'amica.

Arrivata in biblioteca Hermione si sedette di fronte a Gladys pensando che lo studio fosse molto più semplice. La ragazza aveva appoggiato sul tavolo il libro che aveva preso da uno scaffale, ma non sembrava avere intenzione di aprilo. Restarono alcuni istanti in silenzio, poi lei le sorrise. 

-Allora, Hermione, mi vuoi dire chi è il fortunato? Ti prometto che starò zitta-

La ragazza sospirò. -Lo vorrei sapere anch'io-

-Non lo sai?- chiese Gladys, sorpresa -Non ti ha ancora scritto il nome-

-Ehm, no- mormorò Hermione. Si sentiva una sciocca. -Ci sono stati degli scambi anonimi-

-Wow, quindi si tratta di un enigma, io adoro gli enigmi... hai già delle ipotesi?-

Ed Hermione si ritrovò a dire tutto ciò che sapeva sul suo interlocutore misterioso. Gladys ascoltava, annuendo, lo sguardo attento, le labbra serrate. Hermione pensò che forse non era una ragazza molto estroversa, ma sapeva certamente ascoltare e mettere le persone a proprio agio.

-Quindi sappiamo davvero poco- sussurrò Gladys quando finalmente Hermione ebbe finito.

-Molto poco-

-Beh, direi che si può fare solo una cosa-

-Quale?-

-Chiedere a questo misterioso ragazzo un appuntamento, che ne dici?-

-Io non ne sono certa- sussurrò Hermione.

-Hai poco da perderci e molto da guadagnarci, non credi?-

-Tu però non vuoi incontrare il tuo amico di penna- ribadì Hermione e si pentì subito di quelle parole. L'amica arrossì.

-Per noi è diverso- sussurrò Gladys, poi sorrise -chiedigli di vederlo-

Hermione si fece pensierosa. Incontrarlo era indubbiamente rischioso. La ragazza non si faceva inoltre molte illusioni. Sospettava che se lui l'avesse davvero conosciuta, beh, si sarebbe allontanato. Le secchione non piaceva a nessuno. Sospirò. Non si era mai sentita così in dubbio.

-Potresti anche dargli un appunto, nasconderti dietro un angolo e stare ad aspettare per vedere chi si presenta, se ti piace lo raggiungi, altrimenti te ne vai- disse Gladys.

-Non sarebbe corretto- esclamò Hermione.

-Certo che lo sarebbe! Beh, forse non molto... ma metti che d'altra parte ci sia quell'odioso di Malfoy-

Quella frase fece scoppiare a ridere Hermione. -No, non potrebbe mai esserci Malfoy-

Gladys sorrise, una strana ombra che le copriva lo sguardo. -Beh, magari è un Serpeverde-

-Non credo, non può esisterne uno così-

Gladys annuì, ma non sembrava molto convinta. -Le persone possono sembrare diverse quando scrivono-

Hermione rifletté un istante su quelle parole. Sapeva che Gladys stava cercando di aiutarla. Erano consigli sensati i suoi.

Sospirò. Hermione avrebbe voluto che anche le questioni di cuore fossero come quelle scolastiche. Sarebbe stato molto più semplice. Sfortunatamente non era così.

-Sicuramente non è questo il caso- si affrettò ad aggiungere Gladys.

Poteva anche esserlo però.

-Lo farò- disse in un soffio -lo vedrò-

Gladys non riuscì a nascondere l'espressione di gioia sul proprio viso.

-Ma non voglio nascondermi- si affrettò ad aggiungere Hermione -non sarebbe leale-

-Va bene, non ti nasconderai- concesse Gladys, -Gli scriverai subito?-

-Io... non so, dovrei pensare bene a cosa scrivergli-

-Secondo me lo dovresti fare subito... su queste cose non fa bene riflettere-

Hermione indugiò solo un attimo, poi prese la pergamena. Non fece in tempo a prendere la piuma e l'inchiostro che Gladys già gliele porgeva.

-Su, spero che ti risponda!- esclamò l'amica.

Hermione prese la piuma e si mordicchiò le labbra.

-Non dirmi che non sai cosa scrivergli- esclamò Gladys, il viso divertito.

-Certo che so cosa scrivergli- borbottò Hermione.

-Io opterei per qualcosa di semplice: che ne dici d'incontrarci?-

Hermione sospirò. -E se non volesse?- era così difficile. Le relazioni umane erano complesse. Molto complesse. Tirò indietro una ciocca di capelli.

-Meglio saperlo subito- le rispose Gladys con un sorriso triste.

-Sì, penso di sì- e tracciò rapidamente le parole sulla pergamena, quindi, senza attendere oltre, la lasciò cadere nella tracolla. -Sei venuta qua per cercare delle informazioni su quello che abbiamo visto- disse, per cambiare discorso.

Gladys annuì. I capelli le ricaddero sul viso.

-Bene, è la stessa cosa che voglio fare io- almeno era un modo per distrarsi. Sospirò. Aveva davvero bisogno di una distrazione.

-Direi di metterci al lavoro allora!- dichiarò la ragazza, alzandosi.

Si divisero i settori da guardare. Hermione lavorò il più rapidamente possibile. Non doveva pensare al suo amico di penna. Non voleva pensare alla sua risposta. Forse non avrebbe voluto vederla. Ogni tanto si fermava e lanciava uno sguardo a Gladys, nella speranza che questa avesse trovato qualcosa. L'amica scuoteva la testa. Nulla. Hermione trovò tantissimi esseri dall'aspetto serpentesco, ma nessuno era quello che avevano visto. Non che l'avessero comunque visto bene, era troppo buio. Sospirò. Eppure doveva esserci qualcosa.  Si prese il viso tra le mani. Si sentiva sconfitta. Alla fine Gladys le si avvicinò.

-Novità?- le chiese.

-Nulla di utile- mormorò Hermione.

-Neppure io- sospirò.

-Ci deve essere qualcosa!-

-Certo- sospirò -Che ne dici di fare una pausa?-

-Io continuo a cercarlo- disse Hermione, determinata.

Gladys annuì. -Sì, continuamo a cercare-

Ed Hermione continuò la sua ricerca, sperando così di distrarsi.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Vi è piaciuto questo capitolo? Non ho avuto tempo per ricontrollarlo, per cui spero che non ci siano errori.

A presto!