CONFUSIONE

33 4 0
                                    

Hermione aveva l'impressione di camminare sulle nuvole. Il bacio con Draco l'aveva scossa più di quanto volesse ammettere. Si scopriva a pensare a quelle labbra che premevano, calde e umide. Agli occhi grigi che brillavano come fari nella notte. Alle ginocchia che minacciavano di non reggerla. E poi Draco si era staccato ed era corso via. Come se nulla fosse.

-Ti senti bene?- le chiese Harry. Erano seduti vicini a colazione.

-Certo, certo-

-In questi giorni sei strana-

Si strinse nelle spalle. Poco lontano Ron stava parlando con Lavanda. La cosa la infastidì.

-Non sarà per Ron, vero?- indagò Harry.

-Ma cosa c'entra Ron?- si vide riflessa negli occhiali dell'amico. Era pallida. Si stava ammalando?

-E allora cosa c'è?-

La ragazza non rispose. Era troppo difficile da spiegare perfino a Harry che per lei era come un fratello.

-Non c'entra per caso quel ragazzo?

-Quale?

-Il nuovo arrivato?-

Hermione sobbalzò e l'amico sorrise.

-Sì, c'entra-

-Non è come credi- sussurrò, poi fissò Harry. Avrebbe voluto confidarsi, ma non ci riusciva. La verità era che era una situazione strana. Sentì Lavanda che rideva. Sciocca. E poi vide qualcuno entrare nella Sala Grande. Non dovete neppure voltarsi, lo sentì semplicemente. Draco Malfoy camminò nella sala senza neppure guardarla. Chissà perché Hermione si sentì una stretta al cuore. Le labbra le bruciarono e le sembrò di sentire ancora il suo bacio.

-Sei rossa?- gli chiese Harry, sorpreso.

-Cosa? No, assolutamente no- scosse la testa e i capelli le finirono negli occhi. -Non ho più fame- spinse indietro la sedia.

-Ma non hai mangiato quasi nulla-

Hermione ignorò le sue proteste. Corse via, il cuore che le batteva tanto forte da stordirla.

Draco osservò la Granger uscire dalla Sala Grande. Non sapeva cosa fare o cosa dire. I suoi amici stavano parlando, ma le loro parole sembravano prive di significato.

-Draco?-

Sobbalzò. -Cosa?-

Blaise lo guardava in modo strano. -Non hai sentito quello che ti ho detto?-

-Stavo pensando a un'altra cosa- rispose Draco, indispettito. Non gli piaceva essere colto in errore. -Cos'hai detto?-

-Sei sempre distratto ultimamente- commentò Blaise, un sorrisetto divertito.

-Ho un compito importante da portare a termine- disse Draco, la voce bassa, appena un sibilo -se non ricordo male lo hanno affidato a me, non a te-

Blaise si strinse nelle spalle. -Non vorrei che la spiegazione della tua distrazione fosse un'altra-

-Cosa insinui, Blaise?- intervenne Pansy.

-Io non insinuo nulla, mi limito a osservare- il ragazzo giocherellò con il bicchiere che aveva davanti.

Draco avrebbe voluto vuotarglielo in testa. -Osservi male- aveva il cuore stretto in una morsa. Sospettava dove Blaise volesse arrivare.

-Ultimamente ti vedo troppo spesso insieme a quella Mezzosangue, l'amica di Potter-

-Draco con quella!- Pansy scoppiò a ridere -ma cosa stai dicendo?- posò lo sguardo sul suo compagno di casa -vero, Draco?-

-Assurdo- rispose rapidamente lui. Troppo rapidamente. Aveva lo stomaco stretto in una morsa. Si alzò. -Devo andare- e uscì. Lo seguirono le risate di Blaise e la voce squillante di Pansy.

Hermione si era appoggiata al muro. Era stanca, confusa, esausta. La testa le faceva male. Ma cosa le stava succedendo? Dov'era l'Hermione Granger sicura di sé, senza problemi?

-Granger-

Sobbalzò e vide Draco di fronte a sé. -vattene- urlò lei.

-Dopo ieri notte mi aspettavo un incontro diverso... pensavo che saresti stata felice di vedermi-

-Vattene- scandì le lettere.

Il ragazzo sospirò. -Non so cosa sta succedendo, ma è complicato... io... - fece un passo avanti -ripenso al nostro bacio-

Hermione lo fissò con attenzione. Doveva esserci qualcosa che non capiva. Era una trappola, con Malfoy c'erano solo trappole.

-Non parli? Perché secondo me anche tu ci hai ripensato-

Lei non rispose. Le risposte possono essere pericolose. A volte sono letali.

Draco non attese oltre. Balzò in avanti e la prese per le spalle strappandole un gemito di sorpresa.

-Lasciami- gemette lei.

-Non so cosa stia succedendo, ma non possiamo più ignorarlo- la guardò negli occhi.

Hermione sentì le gambe diventare gelatina. -Non sta succedendo nulla

Rimasero così, immobili come statue. Era irreale. Doveva essere un sogno. No, era un incubo.

Lui sospirò. Sembrava molto stanco. Invecchiato. C'erano sempre state quelle piccole rughe sulla fronte? E intorno agli occhi? -Stai andando da lui?

-Da chi?- chiese, anche se sapeva già a chi si riferiva.

-Dal nuovo arrivato- fece una smorfia -corri da lui? Non si è visto a colazione e neppure nella nostra Sala Comune- la sua voce pareva voler insinuare qualcosa.

Hermione lo spinse via. -Non è affar tuo

Draco aprì e richiuse la bocca. La lasciò.

Hermione si sentì vuota.

-Vai, vai da lui- urlò il ragazzo, si voltò e se ne andò.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 18 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

La principessa dei grifoni e il principe delle serpi (DRAMIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora