COLPI NEL BUIO

24 1 0
                                    

Hermione si sentiva scossa. La lite con Draco l'aveva intristita. Non capiva cosa le stava succedendo. Provò a concentrarsi sulla pagina che aveva davanti, ma era inutile.

Dei colpi la fecero sobbalzare. Si tirò su, mettendosi seduta nel letto. La camera era vuota. Le altre ragazze erano nella Sala Comune o in giro per la scuola.

Un altro colpo. Hermione vide qualcosa oltre la finestra. Tirò su con il naso, si asciugò le lacrime con il dorso della mano.

-Hermione-

La ragazza scese dal letto. Il cuore le batteva all'impazzata. Prese la sua bacchetta e si avvicinò alla finestra, con attenzione. Lanciò uno sguardo fuori, ma non vide nulla. Stava quasi per tornare indietro quando qualcosa apparve facendola sobbalzare.

Regulus la fissava a cavallo della sua scopa. -Ti ho spaventata?- le chiese, un sorriso divertito sulle labbra.

Hermione posò la bacchetta sul davanzale e aprì la finestra. -Cosa ci fai lì sopra, è pericoloso!- gridò protettiva.

Lui sorrise ancora di più. -Forse voglio solo farti preoccupare- dichiarò.

Hermione restò, per una delle poche volte nella sua vita, senza parole.

-E poi ho fatto il Cercatore per molti anni- continuò Regulus -per cui puoi fidarti- le porse la mano.

Hermione la fissò, poco convinta. -È contro le regole- mormorò.

-Le regole sono fatte per essere infrante, te lo dice una persona che le ha sempre seguite-

Hermione indugiò ancora un attimo, mentre mille vocine le dicevano di non farlo. Era pericoloso. Era contro il regolamento. Era semplicemente folle. Tante vocine. E alla fine le ricacciò tutte indietro. Prese la mano di Regulus e lasciò che l'aiutasse a salire sul davanzale. Si sentiva le gambe tremanti e aveva paura di cadere. Aveva paura di perdere il controllo. Alzò la testa e incontrò lo sguardo rassicurante del ragazzo. Occhi che venivano da un'altra epoca, da un altro mondo. Chissà perché per un attimo le sembrò di vedere in lui Draco. Questa sì che era una vera sciocchezza. 

-Salta, ti tengo-

Hermione contrasse le labbra. C'era un segreto che custodiva incastonato nel cuore. Lei con il volo non aveva mai sentito molta affinità. Trattenne il respiro.

-Fidati di me, Hermione, se tu salti, io ti prendo-

Hermione inspirò, chiuse gli occhi, saltò. Qualcosa le circondò la vita. Braccia. Le braccia di Malfoy. Un brivido la scosse. Non lui.

-Tranquilla- la rassicurò Regulus -ti tengo-  l'aiutò a mettersi a cavalcioni davanti a lui.

-Lo spero- il cuore le batteva all'impazzata. Nel silenzio il suo battito sembrava un rullo di tamburi.

La scopa si mosse. Hermione serrò le gambe e si aggrappò al manico con entrambe le mani, il respiro di Regulus che le muoveva i capelli e le provocava un brivido.

-Sai, lo sport mi ha sempre aiutato, credo che potrei fare nuovamente domanda... chi è il Cercatore di Serpeverde?-

-Draco Malfoy- le parole le punsero la lingua. Si costrinse a non guardare giù. Davanti a lei il cielo nero si estendeva, puntellato dalle stelle.

-Sempre lui- un sospiro.

-Draco c'entra sempre-

-Sembra che non ti dispiaccia-

Quelle parole sorpresero Hermione. Percepiva che c'era del vero, ma non lo avrebbe mai ammesso. -Draco non mi piace- troppo in fretta.

-Allora, dove vuoi che ti porti?- chiese Regulus, percependo forse il suo imbarazzo.

-Stupiscimi-

-Tieniti!- urlò e partì facendo volare la scopa.

Hermione lanciò un grido, mentre le sue mani si stringevano intorno alla scopa. Non aveva mai fatto nulla di così folle. Regulus puntò verso il cielo. Hermione tremò.

-Ti tengo io- la stretta di Regulus si fece più salda.

Poteva sentire il respiro ansimante del ragazzo.

-Non stiamo volando troppo in alto?- Hermione urlò perché il rumore dell'aria che le sfrusciava intorno le rendeva difficile farsi sentire. Una volta suo padre l'aveva portata in moto. Era più o meno la stessa sensazione. Sentiva il cuore batterle forte nel petto, lo stomaco stringersi, le gambe indolenzite. Incredibilmente però si sentiva bene. Non si era mai sentita così euforica. E poi lo vide. Il manto di stelle sopra di loro. Gli astri non le erano mai parsi così grandi.

-Vengo qua su quando voglio riflettere- le disse - o meglio venivo... non ci posso credere che sia passato così tanto tempo-

-È bellissimo- d'improvviso le mancavano le parole. Si sentiva stordita.

Regulus guidò la scopa fino a una delle torri della scuola.

Scesero lì. Rimasero vicini, senza parlare. Non c'era bisogno di parole. Fissarono la luna, fianco a fianco.

Quando decisero di tornare ai dormitori la luna era tramontata

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Quando decisero di tornare ai dormitori la luna era tramontata.

-Mi è piaciuta questa serata- Regulus salì sulla scopa.

-Questa volta sto dietro- Hermione si mise alle spalle di Regulus. Lo abbracciò, le mani che sfioravano gli addominali tesi.

-Non mi dire che non ti è piaciuto prima-

-Per niente-

Regulus fece alzare la scopa e la condusse fuori, nella fresca aria notturna. Hermione si sentiva bene.

Stavano scendendo quando qualcosa colpì la scopa. Regulus cercò di trattenerla, ma non ci riuscì.

-Tieniti forte!- urlò a Hermione, che cercava invano la bacchetta nelle sue tasche. Ricordò troppo tardi che l'aveva lasciata in camera.

E lei non poté far altro che affondare il viso nella schiena di lui e aggrapparsi con tutta la sua forza mentre precipitavano.

La principessa dei grifoni e il principe delle serpi (DRAMIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora