Capitolo 2.

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Julie e Jennifer prendendo posto al tavolo preparato apposta per loro, iniziarono a bere una bevanda analcolica offerta su un vassoio d'argento lussuoso, da un bel giovane ed elegante cameriere; tanto per 'ammazzare il tempo', visto che la serata non era ancora iniziata.
Ancora era troppo presto per ubriacarsi almeno un pò.
Non troppo tardi da lì, arrivarono tutti gli altri eredi al trono, che felici della serata che gli spettava, annunciarono il loro arrivo con urla e schiamazzi.

Mavis, principessa Demone dagli occhi rossi e capelli neri, con un trucco nero forte attorno agli occhi, fatto per emanare tutta la sua sensualità pure con il vestito corto e rosso che indossava, messo apposta per provocare Serena: le due avevano un rapporto particolare, sapevano di piacersi l'un l'altra ma entrambe orgogliose per dirselo. Questo non escludeva però il loro rapporto vivace, dove parlare era l'ultima cosa che facevano, quando erano sole.
Jerome, principe dei Maghi dagli occhi e capelli bianchi.
Quella sera indossava un bel completo azzurro, che gli calzava a pennello. Sembrava quasi lo avesse messo per far colpo su Gabriel. Anche tra loro c'era un rapporto che andava oltre l'amicizia, però a differenza delle due ragazze orgogliose, Jerome e Gabriel vivevano appieno il loro rapporto d'amore: i due ragazzi avevano una relazione che di fatto non nascondevano a nessuno, neppure ai loro genitori.
Mirko, erede al trono della stirpe degli umani, che a differenza di tutte le altre, era quella con meno popolazione, che per via delle guerre tra loro stessi, stavano man a mano diminuendo. Il suo compito di principe era il più difficile perché doveva combattere contro l'odio della sua gente. Diversamente dai suoi amici eredi, lui non sembrava avere interesse amoroso per nessun'altra persona. Mirko era un ragazzo dai capelli biondi e occhi castani, ma a differenza degli altri era un comune ragazzo come molti dei suoi. Difatti lui non possedeva poteri nè abilità particolari e si sentiva spesso inutile in confronto agli altri che però, da buoni amici, gli dicevano sempre che non era importante avere abilità o poteri, perché bastava il suo buon animo.

Julie e Jennifer si diedero un'occhiata di sfuggita cogliendo in un attimo, con lo sguardo, il pensiero dell'altra.
Come le due infatti si aspettavano, e ne erano ovviamente certe, Mavis andò subito da Serena che non perse tempo a farsi ammirare in tutta la sua sensualità, che come conseguenza ebbe uno spintone lieve sul braccio, seguito da una risata, dove poi si scambiarono due sguardi non proprio casti: si vedeva che le due non si sarebbero trattenute se fossero state da sole.
Come Mavis, anche Jerome andò da Gabriel, che però ricevette un bacio dolce sulla guancia e un sorriso tenero e ammaliante dal giovane angelo.
Mirko e le due ragazze lupo si sorrisero a vicenda perché ogni sabato era sempre la stessa storia e ne erano davvero molto felici di questo. Ovviamente preferivano vedere le stesse scene ogni sabato che vedere delle incomprensioni e litigi tra di loro.

La serata però non poteva ancora cominciare del tutto.
Mancava Aria, che si stava facendo aspettare. Tutti erano curiosi di scoprire come fosse l'ultima arrivata, che carattere avesse e come fosse di aspetto. Avevano sentito tutti la voce 'una bellezza straordinaria' e si chiesero se in realtà fosse davvero così. Chissà perché questa domanda se la stava chiedendo proprio Julie. Era davvero impaziente di vederla.
Forse la capiva perché anche lei non aveva vissuto appieno la sua vita da principessa e voleva chiederle molte cose. L'idea però di avere davanti a se un vampiro un pò la preoccupava. Sapeva della rivalità che c'era tra la sua stirpe e quella vampira, ma sperava di poter avere un buon rapporto con Aria: non voleva conflitti con nessuno.

Non era una semplice leggenda il conflitto che regnava tra lupi e vampiri, bensì una realtà dura e tosta.
Lei si era sempre chiesta il perchè di questo odio, ma nessuno mai le aveva saputo dare una valida risposta. Sapeva soltanto che la stirpe vampira si credeva superiore alle altre razze e voleva comandare su tutti gli altri regni.
A nessuno di loro piaceva questa cosa, erano tutti un pò suscettibili e speravano di trovare davanti a loro una brava ragazza, che fosse diversa dai suoi antenati e ai loro ideali di dominare su tutti i regni.
Se avesse avuto gli stessi ideali 'malvagi' di certo non l'avrebbero mandata via, ma tra di loro ci sarebbe stata solo una forte tensione e una mancanza di fiducia. Nessuno poteva biasimarli e dargli torto, dopotutto.
Anche se erano tutti ragazzi giovani, prendevano sul serio il compito di eredi al trono: studiavano, si allenavano sia nei combattimenti corpo a corpo, che con i loro poteri e prendevano parte alle riunioni di difesa e protezioni dei propri regni. Non avrebbero permesso a nessuno di rovinare e distruggere la pace del proprio regno e della propria gente. Erano dei perfetti successori.

Smisero di pensare a come sarebbe stata la ragazza ancora sconosciuta, quando videro la porta del salone aprirsi lentamente, vedendo entrare un uomo e una ragazza. Gabriel e Serena capirono fosse arrivato il momento, così dopo essersi guardati camminarono verso i due arrivati dove poi si presentarono.
Avevano davanti a loro il re dei Vampiri insieme alla figlia Aria. Aveva deciso di accompagnare la figlia per non lasciarla sola in quella sua nuova 'avventura', che come Julie del resto, non aveva avuto mai contatti con gli altri principi.
Per Aria quella era una nuova avventura e sperava che non avessero pregiudizi su di lei per colpa della sua stirpe; sperava di avere dei nuovi amici che potessero aiutarla nei momenti del bisogno e di cui lei sapeva di potersi fidare.

«Vi affido mia figlia Aria, mi auguro che la consideriate dei vostri. Spero che non ci siano problemi per voi sapendo sia erede al trono della stirpe dei vampiri» disse il re con tono serio ma gentile, infondo.
«Non si preoccupi, sua figlia è la benvenuta, la stavamo aspettando per iniziare la serata» disse con gentilezza Gabriel, mentre Serena sorrise ad Aria.

Il re lasciò il palazzo e i due angeli fecero accomodare la nuova arrivata, che pur non mostrandolo, era un pò tesa.
Si riunirono agli altri ragazzi che guardavano Aria curiosi.
La voce non mentiva, Aria era davvero una bella ragazza.
Aveva lisci e lunghi capelli corvini e gli occhi color ghiaccio. Julie poteva giurare di non aver mai visto una ragazza dalla tale bellezza. Trovava strani gli occhi color ghiaccio, aveva sempre creduto che i vampiri avessero gli occhi rossi, come i demoni. Era la prima volta che vedeva un vampiro, e la prima che aveva visto era appunto Aria. Ne rimase incantata, tanto che Jennifer dovette darle una lieve gomitata per farla ritornare alla realtà.

Si presentarono a turno ad Aria.
Dissero il loro nome, la loro stirpe, la loro età e la loro dote più sorprendente.
Quando arrivò il turno di Julie, si controllò prima molto, per non tornare a fissarla. Era quasi ammaliata da lei.
Gli altri ragazzi rivelarono ad Aria che, nonostante Julie fosse la più piccola tra di loro, era difatti la più forte in tutto e per tutto. Dissero che quando si allenavano insieme nessuno voleva che Julie facesse sul serio, avevano paura perché temevano davvero la forza che lei poteva possedere.

«Piacere, Aria» disse la ragazza vampiro porgendo la mano alla ragazza più piccola.
«Julie, piacere mio» le strinse leggermente la mano guardandola negli occhi, facendo di tutto per non perdercisi dentro.

Giurò di vedere nello sguardo di Aria qualcosa di quasi pericoloso, che l'avrebbe portata verso un qualcosa a lei inaspettato, qualcosa di diverso dal suo essere pacifico e puro.
Si convinse di sbagliarsi, che la protezione verso se stessa la stesse avvisando di fare attenzione, forse perché non si fidava della stirpe vampira. Ma quella sensazione strana che provava guardando negli occhi di Aria le sembrava davvero così reale.

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