La vampira era frustrata, confusa e arrabbiata.
Provava una specie di attrazione sessuale verso la lupa, e proprio non concepiva e non stava accettando il fatto che fosse stata rifiutata. Nessuna mai l'aveva mai fatto. Qualunque ragazza volesse portare a letto, qualunque desiderio lei avesse, le era concesso senza problemi.
Le bastava un attimo per farsi desiderare, le ragazze le cadevano ai piedi in un instante.
Non aveva mai avuto problemi con nessuna, infatti quel rifiuto l'aveva colpita nel profondo. Era convinta che l'avrebbe avuta quella stessa notte, in quello stesso momento.
Ma il suo sbaglio, dopotutto, era la sua grandissima convinzione.Quando rientrò a casa non salutò nemmeno i suo padre, cosa che faceva semore dopo ogni uscita e si chiuse direttamente in camera facendo un bagno. Aveva bisogno di capire cos'avesse sbagliato. Doveva capire come fare per conquistare la piccola, e non di certo in senso amoroso.
Non si era mai sentita così fino ad allora. Tutto quel trambusto nella sua mente era davvero qualcosa di nuovo per lei e faceva fatica a starne dietro, stava facendo fatica a sopportarlo.Sospirò.
Stese nella vasca per poco tempo, aveva bisogno di riposare e mettere a posto le idee, il giorno dopo avrebbe dovuto darsi da fare per avere ciò che voleva.
Quel desiderio era più forte di lei, non riusciva a non pensare a quegli occhi gialli, strani ma affascinanti, come la ragazza che li possedeva, del resto.Uscì dalla vasca, si asciugò velocemente con l'accappatoio e si mise in fretta il pigiama, per via del freddo di quella notte, o forse era solamente lei, che per colpa di quel rifiuto e quei pensieri che la tormentavano, a sentire freddo, come conseguenza.
Si sdraiò sul letto. In quel momento sentiva forte il bisogno di scrivere un'email alla piccola per chiederle come si sentisse. Aveva paura di venir rifiutata anche per una visita, amichevole. Non lo avrebbe sopportato.
Bussarono alla sua porta, così smise di pensare e permise a chiunque fosse al di fuori della sua stanza, di entrare.
Sorrise non appena vide suo padre, era in pigiama e alquanto buffo.«Se non avessi sentito il getto d'acqua avrei giurato che ancora fossi in giro. Come mai non sei venuta a farci sapere del tuo rientro?» chiese l'uomo sedendosi sul suo letto, accanto a lei.
«Scusa papà, avevo bisogno di fare un bagno caldo, sentivo un bel pò di freddo» suo padre annuì per poi sorriderle.
«Com'è andata l'uscita con le principesse?»
«Tutto bene, man a mano sto imparando a conoscerle meglio»
«Beh, è un buon inizio. Ad esempio, hai stretto amicizia con la lupa? So che è molto scettica nel conoscere nuove persone» si stupì, come faceva suo padre a sapere questo riguardo a Julie?
«Si, anche se è molto difficile capirla, ha spesso cambi d'umore pazzeschi»
«Devi imparare a capire pure lei, è quello che importa di più a noi vampiri. Dobbiamo sapere di più del suo potere e cosa riesca a fare con esso»
«Perchè sei interessato ai suoi poteri?»
«Tu fa come ti ho chiesto, non occorre che tu sappia altro. Mi raccomando, accontenta tuo padre. Buonanotte» la salutò con un abbraccio per poi uscire dalla sua stanza, chiudendo la porta.Ora non capiva. Se prima era confusa per via dell'atteggiamento di Julie, ora lo era ancora di più con la richiesta di suo padre. Sapeva bene che non era facoltativo, bensì era obbligata a fare ciò che suo padre le avesse chiesto.
Cos'avrebbe dovuto fare per accontentare suo padre, il re?
Si mise a pensare per poi trovare una via plausibile. Poteva chiedere di andare all'allenamento con i suoi nuovi amici, allenarsi insieme a loro e nel frattempo constatare i poteri della piccola. Non era una brutta idea, così non avrebbero dubitato di lei, visto che erano stati proprio loro a invitarla agli allenamenti.
Ma prima doveva far sì che la piccola potesse fidarsi di lei.Si alzò dal letto, prese il computer e lo accese. Mandarle un'email chiedendole come stesse le sembrava la soluzione più giusta per aggiustare le cose tra di loro, almeno per l'allenamento. Doveva trattenersi fin al giorno del prossimo incontro, ovvero fin quando non si sarebbero allenati tutti insieme. Doveva farlo per suo padre.
Quando il computer si accese aprì l'email e pensandoci prima su, dicitò il nome della lupa e decisa le scrisse.
Ad Withewolf:
Ei, come stai? Ti sei ripresa?Prima di cliccare il tasto "Invio" rilesse ciò che aveva scritto varie volte, voleva essere, per la prima volta, carina e non voleva metterle pressione. Inviò il messaggio allontanandosi in fretta dal suo portatile, in quel modo sperava di rilassarsi un pò.
Accese la tv e si mise sdraiata sul letto, così per ammazzare il tempo, sperava che la piccola le rispondesse, voleva avere la certezza che stesse bene e non di averle provocato in alcun modo dolore.
Guardò qualche puntata della sua serie preferita evitando di pensare ad altro, solo quando si sentì abbastanza stanca spense la tv per poi recarsi lentamente verso il computer.
Julie non le aveva risposto e guardando l'orario si rese conto che fosse già passata più di un'ora, in qualche modo si sentì preoccupata.Forse avrebbe dovuto scusarsi, pensò, magari le avrebbe risposto, o almeno così sperava.
Ad Withewolf:
Mi dispiace di essere stata così precipitosa nei tuoi confronti, non mi sono degnata neanche di chiederti se ti sentissi pronta. Scusami.Inviò il messaggio e spense il computer.
In realtà non era suo solito chiedere alle ragazze con qui andava a letto se si sentissero pronte o soltanto se volessero veramente e realmente farlo. Succedeva e basta. Non si era mai chiesta se per caso le avesse mai obbligate, perché a differenza della lupa, le altre sembravano disposte a farsi fare di tutto, pur di passare anche solo una notte con lei. Questo sia quando abitava ancora sulla terra, sia quando si era trasferita nel suo regno.
Era un' approfittatrice, di questo se ne rendeva conto, lo sapeva già e lo ammetteva.
Pensava che non ci fosse niente di male, alla sua età, sperimentare le avventure, ognuna con ragazze diverse ogni notte. Alcune ritornavano chiedendo un'altra chance, di cui a volte concedeva e altre volte rifiutava.
Alcune ragazze si erano innamorate di lei, e non aveva provato neanche un minimo di compassione a riguardo.A lei non interessava l'amore, solo il sesso.
Riteneva l'amore solo una perdita di tempo, un qualcosa dove sentirsi limitati, quasi come se fosse una gabbia. Lei voleva divertirsi e basta. Non si era mai innamorata di nessuno, ma guardando gli altri, riteneva quel sentimento penoso e disgustoso. E soprattutto non capiva come ci si potesse stare male nel caso in cui quell'affetto non venisse ricambiato. Erano tutte sciocchezze per lei, ecco perché non sentiva il bisogno di provare un sentimento del genere.Soltanto che, per accontentare le richieste del padre, per una volta avrebbe dovuto trattenersi e procedere con cautela, perché se avesse peggiorato le cose tra di loro, avrebbe soltanto deluso le aspettative del padre, dove probabilmente sarebbe stata rimproverata e privata della libertà, in minima parte.
Si sdraiò sul letto, creando nella sua mente quasi uno schema su come avrebbe dovuto procedere affinché le cose potessero andare nel verso giusto, così non avrebbe deluso suo padre e magari avrebbe stretto un legame più forte con Julie, per poi magari averla per se senza alcun minimo di problema.
Come vi sembra questo spazio dedicato ad Aria con le sue riflessioni, pensieri e decisioni, in più con la strana richiesta del padre?
Voi che dite? Vi è piaciuto il nuovo capitolo? Vi piacerebbe avere altri capitoli dedicati non solo a Julie, ma anche ad Aria e gli altri eredi al trono?
Fatemelo sapere nei commenti, se vi va❤
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The Vampire Princess
RomanceBasta uno sguardo, uno solo, per perdere la testa per una persona. Due principesse: Julie, nonchè la protagonista e la più piccola tra le due, principessa lupo e Aria, principessa vampiro. Sembra che Julie, al primo sguardo, si sia presa una cotta p...