Non posso ancora crederci che sto tornando a Seul, oddio, quanti bei ricordi con amici che neanche si ricordano ancora di me, penso.
Mancano ancora 2 ore all'arrivo e sono così agitata, sto ritornando nella mia terra e non più in quel posto dalle persone maleducate come quei cinesi. La Cina fa schifo!
Oh, giusto, piacere, mi chiamo Park Hyuna, no non Hyun_A la cantante, lei di cognome fa Kim, ecco che ora smetterete di leggere eh... Va be, io continuo a raccontare, ho sedici anni e quattro anni fa insieme ai miei genitori mi trasferì in Cina per il loro lavoro, non mi sono mai sentita a mio agio in Cina, venivo sempre presa di mira finché i miei non si decisero di farmi ritornare qui a SEUL!!!! TI AMO MIA PATRIA, CITTà, DEI MILLE E UNO IDOL PIù BELLI DELLA TERRA!! Ehm...Scusate per lo sclero. Dicevo? Giusto, che i miei mi hanno fatto tornare -da sola- qui fregandosene che sarei stata da sola, perché ovviamente, loro vedevano me Hyuna come una sorta di oggetto uscito quando meno se lo aspettavano, perché i miei non volevano avere figli, ma per sbaglio successe. Ero uno sbaglio. Lo sapevo, me lo disse mia nonna, anche se lei mi odiava, anche se non capivo perché.
Prima di partire i miei mi dissero che mi avrebbero mandato dei soldi ogni mese per l'appartamento- gigantesco dico io (basta vedere le foto) - che mi avevano affiatato, sapevo che in quel appartamento ci stavano massimo nove persone- escludendo i letti, che pareva essercene solo uno- ! Cioè vi rendete conto!? avrei passato la mia vita dopo scuola da sola e anche a scuola... precisiamolo. Non so se si ricordano ancora di me e vanno nella mia scuola, ricordo molto bene tutti mi miei compagni e tengo una foto di quando ero piccola dove c'ero io, i miei due migliori amici e il fratello di uno di questi: Seo Sa, e i fratelli Ahn, Jaehyo e Daniel. Non mi sono mai scordata di loro, spero sia lo stesso.
"Avvertiamo che i signori passeggeri possono incominciare a scendere per ritirare il proprio bagaglio" disse una voce metallica facendomi sorridere come un'ebete, togliermi la cintura, prendere la borsa e correre veloce come un non so che cosa per andare a prendere le mie amate valigie che ritrovai tre ore dopo... No comment. L'aeroporto di Seul era sempre lo stesso: incasinato.
Presi l'ipod, mi misi una cuffia, accesi l'ipod e feci partire 'Magic' delle Secret, presi le mie due valigie e uscì dall'aeroporto, fermai un taxi, e il taxisista, un anziano uomo, gentilissimo, per giunta- anche se qui a Seul sono tutti gentili ed educati- ! Mi aiutò a mettere le valige dentro il portabagagli, entrai nel taxi nel posto del passeggero dietro e gli diedi l'indirizzo dell'appartamento.
Dopo un quarto d'ora circa ero davanti al mega appartamento di 8 piani, penso, mentre il signor Kim, il taxista, mise fuori i miei bagagli per poi dire "Sono 3200 won" pagai e lui se ne andò, salutandomi con una mano, entrai nell'appartamento presi la mia chiave e guardai il numero: 44, sicuramente sarà in un piano altissimo, ci scommetto, ma un piano meno in alto, no vero?... No.
Presi l'ascensore, dio benedica i miei genitori per aver scelto un appartamento con l'ascensore, se no sarei morta il primo giorno di ritorno a Seul.
La mattina sono così sbadata e anche un po' fuori di testa, per non parlare per il calo di pressione mattutino, perché non mangio bene a colazione.
Premetti il pulsante del primo piano e incominciai a cercare l'appartamento numero 44, quando lo trovai ero arrivata al 5° piano. Lo sapevo io che sarei stata in un piano altissimo.
Quando aprì la porta ci rimasi a bocca aperta, le pareti erano completamente bianche, il divano , la prima cosa che saltava all'occhio in quella sala che mi si presentava, era nero in pelle, davanti una tv al plasma piccola, il pavimento era in legno scuro, a dividere la poltrona dalla tv c'era un tavolino in vetro, mentre due grandi finestre facevano vedere un pezzo di Seul, entrai per esplorare quella casa troppo grande per una sola persona, chiusi la porta a chiave e aprì la prima porta che vidi, quella della cucina che era accanto al salotto, le pareti erano di un verde chiarissimo, mentre una lunga isola che pareva fungere da tavolo era fatta in marmo di colore verde chiaro, mentre il frigo era nero proprio come ogni singolo oggetto che vedevo, tranne il lavandino che era fatto in marmo di colore verde scuro quasi nero, mentre il rubinetto in metallo pareva essere l'unica cosa che ti saltava all'occhio in quella cucina, aprì un paio di sportelli per vedere se c'era qualcosa da mangiare, ma ovviamente no. proprio come il frigo. Vuoto. C'erano solo molti bicchieri, piatti, posate e bacchette.
Presi un taquino dalla borsa e scrissi -FARE SPESA, uscì dalla cucina chiudendo la porta in legno che pareva di ciliegio, andai verso il largo corridoi dove c'erano quattro porte, aprì quella alla mia destra, mi si presentò un bagno di dimensioni enormi,le pareti erano azzurrine, con una vasca che pareva contenere due persone, una doccia, sopra, le tende di un rosa antico, il wc bianco come il latte, mentre un grande specchio prendeva metà parete (i miei erano troppo esagerati...), un piccolo lavandino sempre bianco con un bicchierino dove potevo mettere sia lo spazzolino che il dentifricio, uscì dal bagno con la bocca più aperta di prima se possibile, aprì la porta alla mia sinistra, c'era una camera con le pareti rosa chiaro, con una grande libreria in pino , vuota, che avrei riempito in poco tempo, a quanto pare i miei si erano ricordati quanto amo leggere...
In mezzo alla stanza c'era una sola poltrona in pelle nera, davanti a un mini camino, spento, la stanza pareva essere la più piccola delle altre, non lontano dalla mega finestra coperta con una tenda rosso spento c'era una scrivania con accanto una presa e una grande lampada da tavolo, perfetta per studiare.
Sorrisi al sentire già famigliarità con quella stanza, uscì e chiusi la porta sempre in ciliegio, andai ancora un po' più avanti e aprì la porta accanto a quella dello studio, era dipinta di lilla quasi bianco con un letto a due piazze, aveva le lenzuola di un viola scuro che pareva voler risucchiarti dentro di essa, una grande scrivania sempre in pino, un grandissimo guardaroba che prendeva dalla scrivania fino alla fine del muro, una porta finestra che portava ad un piccolo balcone, le tende erano lilla come le pareti, dall'altra parte della stanza c'era uno stereo e sopra un paio di scaffali dove potevo mettere tanti CD. Accanto alla porta c'era una libreria dove in uno degli scaffali c'era un bigliettino:Hyuna, cioè Nana (so che ti piace essere chiamata così),
figliola, sappiamo che ti abbiamo detto tante cose cattive in questi anni,
io e tuo padre sappiamo che questa casa non sarà un modo per perdonarci.
Ma ti prego, almeno cerca di essere felice lì a Seul, perché abbiamo cercato allungo un appartamento degno di una principessa come te.
Abbiamo messo tutto quello che ti piace, o che ci è parso di capire era tuo gusto.
L'hai visto lo studio? Pian piano ti invierò tutti i tuoi libri, e l'hai vista la camera degli ospiti?
é per invitare le tue amiche così potrete fare i pigiama party!
Bimba, non sei uno sbaglio, ricordatelo.
IO e il tuo appa ti vogliamo molto bene, ti amiamo da morire,
ci dispiace non essere lì con te, ma il lavoro chiama così da poterti fare felice
anche se sappiamo che non ti piacciono cose come queste.
Fatti tanti nuovi amici ok? Chiamaci ogni sera. Ok?
La tua Omma e il tuo Appa<3Mi venne da piangere, la prima cosa che feci fu buttare a terra la mia valigia più grande e prendere la foto dei miei genitori e abbracciarla tanto, oh omma, quanto ti voglio bene...
Piansi un monte, nemmeno andai a vedere quella che pareva la camera degli ospiti, quando furono le cinque del pomeriggio andai in bagno, mi sciacquai il viso e mi truccai leggermente, presi la borsa e andai in un mini market, presi un mucchio di roba, spazzolino nuovo, dentifrici, tanto latte alla banana e alla fragola, latte normale, acqua, riso, carne, pesce, verdure, schifezze, e chi più ne ha ne metta.
So che alla fine pagai un botto, avevo dieci buste in mano strapiene e tornai a casa, tutto quello che avevo comprato sarebbe durato almeno tre mesi.
Quando tornai nel mio appartamento misi tutta la spesa a posto, misi gli asciugamani, gli shampoo, i balsami, l'accappatoio, i dentifrici e lo spazzolino in bagno, poi cominciai a mettere apposto un po' di vestiti, non finì di mettere il tutto apposto, andai in salotto doveva avevo visto un telefono attaccato al muro e chiamai la mamma, mi ripose subito:
"Umma, Annyeo" iniziai
"Si sto bene te? Appa?" domandai dopo che mi ebbe risposto
"Volevo ringraziarvi per l'appartamento è bellissimo, lo studio, camera mia, tutto! La amo questa casa! Komawoo!" dissi con un sorriso e delle lacrime scesero dal mio viso, sentì la mamma singhiozzare, piangeva anche lei, parlammo per un po', l'avevo sentita urlare contro degli impiegati che la stavano chiamando, mi venne da ridere, rise anche lei, poi mi disse che aveva chiamato la signora Ahn, la madre di Daniel e Jaehyo miei primi veri amici.
"Siiii" dissi, e mia mamma mi spiegò che mi aveva iscritto a scuola, e avrei iniziato tra una settimana e in questo lasso di tempo dovevo andare a scuola a prendere i libri, non avrei dovuto indossare l'uniforme, ma che dovevo vestirmi come sempre e non scoperta come altre ragazzine stupide, e che per un po' Daniel sarebbe stata la mia guida a scuola.
"E Jaehyo?" chiesi senza pensarci, lui era il mio migliore amico prima che io partissi, mia mamma mi disse che stava molto con i suoi amici e che i sette ragazzi non si separavano mai, tranne per tornare a casa.
"Daniel allora è solo?" domandai ancora, lei mi rispose che anche Daniel aveva il suo gruppetto di amici, ma dato che più o meno tutti avevano la mia stessa età mi sarei trovata meglio.
Ci salutammo perché umma doveva continuare a lavorare e io dovevo mangiare stavo morendo.
Feci del riso e un po' di carne, mangiai, lavai i piatti, accesi il pc mentre mettevo apposto CD su CD, avevo un sacco di CD: dei SuJu, BigBang, 2ne1, f(x), SHINee, Miss A, 2pm, FT ISLAND, B2ST e delle AfterSchool. I miei gruppi preferiti.
Quando finì mi sentì a pezzi, dovevo smetterla di comprare CD se no quando avrei dovuto trasferirmi di nuovo sarei stata una giornata solo per i quelli.
Andai in bagno riempì la vasca di acqua calda, mi tolsi i vestiti ed entrai, mi lavai i capelli e rimasi a mollo per un po'.
Quando uscì, presi l'accappatoio, me lo misi e poi mi guardai allo specchio, i capelli lunghi e marroni scuri tutti bagnati, erano ora legati in una coda alta dato che mi davano fastidio, gli occhi castani stanchi e il viso di chi chiede di dormire per decenni.
Uscì dal bagno e tutta la condensa insieme a me. Mi asciugai, presi il phon e la piastra da dentro una valigia ed andai in bagno, misi la piastra accanto al lavandino, e accesi il phon, i capelli divennero in poco tempo asciutti e lisci come sempre. Tornai in camera e mi vestì con una tuta leggera.
Misi altri vestiti apposto così domani facevo ben poco e andai a dormire, ero stanchissima.NOTE AUTRICE:
Watch Nillili Mambo Space! Oh Yeah! x'D
Ecco l'inizio di questa mia long, che ve ne pare come inizio?
Spero vi piaccia, è la prima primissima storia sui Block B e non so come finirà: lo sto scoprendo insieme a voi XD
e che quando mi metto a pensare a una fan fiction come questa, quindi l'altro ieri mi sono messa all'opera, che ve ne pare? (Solita domanda del cazzo che ri chiedo)
Recensite in tanti ok? , oggi posterò altri due capitoli che avevo già pronti da mo' e per farvi un regalo di Natale <3
Kim Ems.
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Everything About U
FanfictionNB. LA STORIA È DI __Tiffany Scordati i famosi Block B, pensate che i nostri sette bellissimi ragazzi all' università e al liceo. Ci sono anche i nostri piccoli Teen Top e una ragazza: Hyuna, chiamata da tutti Nana. La ragazza non si è mai innamorat...