My Personal Angel Don't Fall

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[Jiho Pov]
La vidi che cercava di fermare quell'idiota patentato, che non voleva capire che lei non provava niente per lui solo una forte amicizia, io e Jaehyo ci avvicinammo piano fino ad essere quasi accanto a loro, quando Daniel la spinse troppo forte lei cadde giù mi buttai a mia volta cercando di andare più veloce, riuscì a prenderla per un piede e farla venire accanto a me. Mi ero messo la maglietta che mi aveva dato con sotto una maglietta a maniche corte e dei pantaloni neri così da far risaltare la maglietta che mi aveva donato, non che io sia una persona sdolcinata a cui piace mostrare quello che la fidanzata.. ah, giusto non è la mia ragazza, quindi mettiamola così non mi piace vantarmi delle cose che le persone a me care mi davano, anzi avvolte neanche le usavo per non sporcarle o altro, ma questa, era particolare era morbida e portava il suo profumo deve averla lavata prima di impacchettarla.
La strinsi a me e cercai di prendere un pezzo di ferro della ringhiera quando ci riuscì le ordinai di tenersi con dei facili movimenti salì sulle scale per poi cercare di aiutarla, ma fu troppo tardi la sua mano era scivolosa e lasciò al presa, cadde ancora, cercava di tenersi, corsi per le scale per almeno trovare un punto dove buttarmi dove potevo prenderla così che a morire se ce ne fosse bisogno sarei morto io.
Ma no, non c'era neanche un punto, un maledettissimo punto dove buttarmi per bene, la guardai, quei capelli castani lunghissimi le incorniciavano il viso, la sua felpa larga le copriva tutte le curve, dio sa quanto mi piaceva toccarla e di quanto facessi per trattenermi di saltarle addosso.
E poi le sue gambe nude, dio quanto mi piacciono, quanto mi piacerebbe baciarle dalla punta dei piedi fino al fianco, quei pantaloncini che ha addosso non riescono a mostrare la piena bellezza del suo corpo, anzi è solo un mini del quarto della sua bellezza, non me ne accorsi nemmeno, mi ero messo a piangere, proprio come piangevo per Mae Ri, questa volta però sapevo che la colpa è realmente mia, l'ho vista, se non avessi smesso di baciarla, se non fossi stato così avido da rubarle tutti quei baci, quelle toccatine anche se solo nei fianchi o nelle guance, non avrebbe litigato con quello stupido che l'ha fatta cadere per una cosa che io da solo ho fatto.
Piansi, piansi per la paura di perdere la seconda persona che riusciva a farmi andare fuori controllo in qualsiasi momento anche solo sorridendo, la mia maschera con lei stava cadendo, solo ora mi rendo conto che era caduta settimane fa quando sono andato a comprarle il regalo di Natale con il sorriso sulle labbra, prendendo quella 'Z' le ho regalato una parte di me.
Quando vidi che smise di cercare di tenersi, ma solo coprirsi la testa fu la cosa che mi risvegliò e mi permise di urlare il suo nome, in modo disperato, non aprì gli occhi, mi ripassarono tutti i momenti dalla prima volta che la vidi fino ad ora, di quello che passai quando la vidi in quel letto con gli occhi senza vita, pensavo fosse finita, invece no, tornò a scuola sorridendo, andò a prendermi con un sorriso sulle labbra, in più di un'occasione si è fatta avanti per difendermi ed io? Cosa ho fatto? l'ho portata alla distruzione, ho portato qualcun'altro alla distruzione finale. Mae Ri è stata la prima con il suo suicidio, ed ecco, la mia Hyuna che cadde come un'angelo dalle sembianze da bambina. Fa male guardarla ancora, o pensarla, ma non ci riesco, nel mio cuore c'è un buco profondissimo che si sta formando sapendo che è lei la causa.
Tonfo. Un tonfo assordante, aveva battuto contro l'ascensore che era appena tornato al piano terra, delle persone stavano entrando urlai "FERMI TUTTI"
e quelli mi guardarono, mi avevano sempre visto, mi conoscevano come quello senza sentimenti, mi guardarono con timore e pietà notando le mie lacrime, entrai sull'ascensore, aprì la botola che porta nella parte superiore dov'era lei, entrai, e quando vidi che non si muoveva mi venne un infarto, la chiamai, la presi tra le braccia e uscì da quel posto richiusi la botola e uscì con il mio angelo tra le braccia, Jaehyo e Daniel mi guardarono, giuro se avessi potuto ammazzare qualcuno con lo sguardo Daniel sarebbe stato il primo, presi la moto e tenendola con una mano e guidando la moto con l'altra andai all'ospedale chiamandola, pronunciando il suo nome finché non arrivammo all'ospedale feci cadere la moto per terra, forse il mio piccolo e unico interesse dopo che lei morì ed entrai in quel posto che puzzava di pulito, dissi quello che era successo a Hyuna e subito un'infermiera con una barella me la fece stendere per poi sparire, compilai i vari moduli presentandomi come il suo ragazzo.
Dato che non potevo vederla uscì e misi per bene la moto ormai mezza spaccata e graffiata da un lato.
Poi tornai all'ospedale per aspettare che mi chiamassero. Passarono ore, erano già 8 ore che aspettavo senza ricevere notizie e con me ora c'erano tutti, i Teen Top e il resto del mio gruppo, Seo Sa e la madre di Jaehyo.
Chiesero cos'era successo le prime tre volte parlai io e dopo raccontarono Jaehyo e Daniel, quando dissero il suo nome scattai in piedi e mi avvicinai al dottore che mi fissò incredulo quando mi inginocchiai sperando che mi dicesse che stava bene.
"Si ragazzo è viva, ha un po' di ossa rotte, non può muoversi, una delle costole rotta ha perforato un polmone procurando un'emoraggia che siamo riusciti a fermare in tempo, ma penso che dovrà rimanere qui per molto tempo" mi disse, mi voltai verso Daniel lo presi per un braccio trascinandolo fuori dall'ospedale e iniziai a dargli calci e pugni, all'inizio si difese, solo quando notò che piangevo smise di lottare e si lasciò picchiare finché non smisi per prendermela con me stesso.
Tornammo dentro, avevo la testa bassa, non avevo il coraggio di guardare, volevo vedere lei, e quando il dottore disse che potevo vederla corsi nella sua stanza per vedere che dormiva con tantissime cose attaccate a lei, dio perché?
Le presi una mano e la intrecciai con la mia, iniziai a raccontarle tutta la mia vita senza accorgermene avevo passato tutto il tempo con lei senza lasciar che gli altri la vedessero, iniziai a parlare di lei di come mi piaceva tutto quello che faceva, tralasciando il fatto che sono impazzito a causa sua.
Le dissi di come mi piaceva tutto di lei, dal suo carattere innocente che cambiava sempre fino alla punta dei suoi lunghi capelli.
Mi dissero che l'ora delle visite era finito, ma insisti per rimanere con lei quella notte e grazie alla signora Ahn mi concessero di rimanere con lei fino alla fine del giorno successivo.
Mi addormentai con la mano intrecciata alla sua e con la testa penzolante, con la schiena curva e le gambe buttate a caso.
Passarono tre mesi con lei in ospedale che si riprendeva, siamo ad Aprile, e il capo d'anno lo passai con lei qui che dormiva, e si sa quello che fai a capo d'anno lo fai per tutto l'anno no? La baciai proprio a mezza notte.
I suoi genitori la vennero a trovare, ma per un giorno solo, lei dormiva, poi tornarono in Cina suo padre aveva preso una sorta di antipatia verso di me mentre sua madre pareva essersi dimenticata che le avevo detto le peggio cose.
Un'infermiera aiutò Hyuna a sedersi su una sedia a rotelle per portarla in riabilitazione, dato che doveva allenare i polmoni, soprattutto quello che era stato bucato e la gamba destra che aveva preso una bella botta. Andai insieme a lei, ormai mi vedevano tutti giorni li con lei, quando non venni una volta per rifarmi il tinta per poco a Nana non venne un infarto.
"Signorina Park, penso che tra una settimana possiamo anche dimetterla, sembra stare benissimo, i lividi della botta non si vedono più e riesce a muoversi bene, e a quanto pare non ha più niente di rotto, il polmone è come nuovo proprio se non si fosse mai fatto niente, quindi parlerò con il dottore, contenta?" le chiese l'infermiera, da notare lesbica, con la ragazza, e diciamocelo, ero più tranquillo sapendo questo, almeno non dovevo minacciare nessuno di star lontano dal mio angioletto che ora saltella felice e mi abbraccia come se fosse un abitudine.
Ho parlato con mio nonno chiedendogli di non far bocciare Nana, e dopo un suo gran bel ricatto, accettò, quindi avrei fatto rimanere Nana a casa per tre settimane filate cioè fino alla fine della scuola e poi se sarebbe stata meglio come da programma saremmo tutti andati al mare.

[Nana pov]

Dopo quella caduta, venivano tutti a vedermi in Ospedale, Jiho rimaneva con me ogni secondo, Niel mi chiese di perdonarlo, anche se mi aveva quasi ammazzato non l'aveva fatto apposta, Seonnie mi ha detto che tutta la scuola se che sono all'ospedale e anche il perché anche se nessuno aveva detto nessuna parola, qualcuno deve aver visto o sentito, nessuno a detto niente a Zico, e ci credo con quello che potrebbe fare.
Non parliamo molto, e se parliamo è solamente quando mi chiede come sto, poi rimane a fissarmi per tutto il tempo, la cosa mi piace avvolte, ma quando era troppo e mi imbarazzavo lo guardavo, mi sorrideva in modo spento e poi smetteva di guardarmi.
Erano passati tre mesi, il tempo era passato velocemente, e poi con Jiho si sta bene anche se alcune volte veniva a trovarmi con i coglioni girati (finezza portami via tutta d'un soffio) gliene ero grata.
Andai insieme a Jiho e L'infermiera che si prendeva cura di me nella salone dove facevano tutti riabilitazione, mi disse "Signorina Park, penso che tra una settimana possiamo anche dimetterla, sembra stare benissimo, i lividi della botta non si vedono più e riesce a muoversi bene, e a quanto pare non ha più niente di rotto, il polmone è come nuovo proprio se non si fosse mai fatto niente, quindi parlerò con il dottore, contenta?" mi misi a saltellare per poi andare ad abbracciare Zico, la mia collana toccò la sua facendo si che diventassero come calamite e non volevano staccarsi, l'infermiera rise e io con lei, mentre Jiho metteva la testa sull'incavo del mio collo e mi teneva per i fianchi, le prime volte dopo la mia caduta, fortunata, da aggiungere, faceva un male cane e lui non osava toccarmi, non mi toccava neanche un dito, nemmeno per sbaglio e quando lo facevo io lui si allontanava, solo quando mi avvicinai io chiedendogli di abbracciarmi riprese a toccarmi. Andammo in caffetteria come al solito
"Jiho, allora domani torni?" domandai come da routine
"No. Domani vado a caccia" disse sarcastico, prendendomi cappuccino
"Portami un bel animaletto ok?" scherzai tenendo il bicchiere con entrambe le mani
"Tsk! Ma ti sembra, vengo qua, senza di te si muore di fame" mi disse serio come se dipendesse dalla sua vita la mia cucina
"Impara a cucinare" gli dissi ridacchiando soffiando sul cappuccino per farlo raffreddare
"Ho dimenticato come si cucina il ramen" mi disse ovvio, per poco non caddi dalla sedia per le risate.
"Ma dai!" dissi bevendo il cappuccino sotto il suo sguardo attento, mi prese per il mento e si avvicinò a me, poi mi pulì il labbro superiore dove c'era un po' di schiuma, diventai bordeaux pensando che poi mi avrebbe baciata, invece si rimise per bene e continuò a bere il suo caffè
"Stai diventando veramente viziata, le mie attenzioni ti fanno male, dovrei smetterla" disse più a se che a me, per poco non mi misi ad urlare che non volevo che smettesse di riempirmi di attenzioni come faceva prima proprio come quel giorno.
"Alla fine non abbiamo cantato al Narina, mi sarebbe piaciuto" dissi triste
"Vuoi cantare?" mi domandò come se lo stessi pigliando per il culo, annuii, si alzò lasciò i soldi sul tavolo, mi tolse il cappuccino dalle mani, mi prese in braccio, chiudendo la sedia a rotelle, che portò con se fino in camera, poi mi portò nel salone dove una bambina stava suonando il piano, subito dopo prese il microfono e me lo porse, mi guardò come per dire inizia e io non me lo feci ripetere iniziai a cantare 'Going Crazy' di Kan Mi Youn.
Non guardavo quelli davanti a noi guardavo lui chiedendomi se anche a lui piaceva cantare con me.
Toccò a lui e si avvicinò, avvicinai una mano al suo collo quando doveva dire: Sei la miserabile Annie del film. Perché mi stringi la gola
Mi diverti nel vederlo rabbrividire, le mie calda al contatto della sua pelle fredda, fece rabbrividire anche me, toccò a me ancora, fino alla fine, poi mi disse
"Ora abbiamo cantato" risi.
"Già" dissi poi
"Prossimo round?" mi chiese
"No, grazie, non voglio cambiare partner quindi rifiuto" risposi sorridendo gentile, vidi le sue guance diventare un po' rosse, mi prese in braccio, mise i microfoni a posto e mi portò in camera, mi mise sul letto e si sedette sulla sedia guardandomi, mi voltai verso di lui e lo guardai sorridendo.
"BUON SALVE UNNIE!" urlò Seo Sa entrando e rompendo il momento che non era imbarazzante era perfetto, si morse un labbro al guardarci, mi voltai verso Jiho notando che senza volerlo ci eravamo avvicinati, il mio busto era tutto verso Zico che mi teneva per la pancia ed era a due millimetri dal mio viso, mi scioccò un bacio sulle labbra, meno male che non avevo più quell'affare che mostrava il mio battito cardiaco perché se no che imbarazzo...
"Ya! Sdolcinatezze ora no! Unnie devo dirti tante di quelle cose che non ti ho detto!" la guardai curiosa e Zico dovette uscire dalla stanza, Seo Sa mi raccontò che a scuola stava con i Block B ed si era fatta un certa reputazione da 'Cute Girl' e i ragazzi ricominciavano a guardarla con un certo interesse provocando la gelosia a Min Soo che si dichiarò a lei, ma lei lo rifiutò sapendo che le correva dietro solo perché la prof d'inglese se n'era andata all'estero quindi disse di no.
Si mise con SeungHyun che si scoprì un gran pervertito e che la voleva portare a letto e Hyo da bravo salvatore la aiutò a più e più volte, anche se lui le chiese di non innamorarsi di lui, ma Seonnie si era resa conto che stando insieme a lui proprio come prima il suo cuore faceva un corsa infinita che solo se Hyo si allontanava si fermava.
Era realmente innamorata questa volta, anche se della persona che le aveva vietato di amarlo.

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