Parte senza titolo 20

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Passarono due giorni e mia mamma tornò a casa mai, non parlammo più di quello che era successo, Jiho dormiva con me in camera sua e mia madre in camera mia, le diede fastidio che Jiho dormisse con me, lo disse esplicitamente, oggi è il 24 Dicembre e per pranzo andammo dalla signora Ahn che felice di sapere che mia madre fosse venuta ci invitò a pranzo e a cena, ovviamente io da brava bambina comprai il regalo ai fratelli Ahn e alla mia seconda umma, a Seonnie, al mio secondo Appa e a Jiho.
Quindi con una busta con i vari regali dentro, dovemmo andare a piedi a casa Ahn dato che mia mamma non voleva prendere il taxi da sola, mi ero messa un vestito rosso corto fino al ginocchio e delle calze color pelle con dei tacchi rossi ai bordi del vestito c'erano delle borchiette proprio come nei tacci, misi i capelli tutti da un lato e li boccolai alle punte, mi truccai leggermente come sempre.
Jiho, per una volta, di mise qualcosa che non erano dei pantaloni a vita bassa, erano bianchi e stretti in modo perfetto, aveva una maglietta a maniche corte arancione con delle stampe da tutte le parti e una giacca arancione, della stessa tonalità della maglietta e degli stivaletti borchiati, visione celestiale.
Mia madre si era messa un abito lungo verde smeraldo con dei tacchi altissimi rossi e i capelli tenuti in una crocchia.
Passammo tutto il giorno dai Ahn. i regali sotto l'albero erano tantissimi contando che c'erano anche i miei.
Arrivò sera cenammo e ci scambiammo i regali
"A voi ho già dato il mio regalo, però manca quello della nanerottola" proferì parola Jiho tirando fuori una scatolina lunga, me la porse e io lo accettai volentieri, era una collana con una Z piena di strass (o come si scrive) bianchi con dietro attaccato una croce e un'anello accanto, non riuscivo a leggere quello che c'era dentro, quindi lo dovetti avvicinare al viso per leggere la scritta 'I love the way you love me'- Zico (Mi piace il modo in cui mi ami) sorrisi per poi abbracciarlo e dire un felice
"Komawoo"
"Tsk, il tuo è quello che mi è costato di più in tutti i sensi" brontolò lasciandosi stringere, i fratelli Ahn mi diedero ciascuno un regalo, Hyo un bracciale con i nostri nomi: Jaehyo, Niel, Hyunnie e Jiho.
Niel invece mi regalò degli orecchini a cascata, d'argento proprio come la collana che Jiho mi aveva regalato e messo al collo.
Invece, a Hyo regalai, una maglia calda color panna che gli piacque molto visto si era messo a saltare mentre diceva: 'è quella della vetrina figa!', a Niel regalai delle Nike, e a Jiho una maglia come quella di Hyo ma solo a righe blu, non so perché ce lo vedevo bene, appena l'ho visto ho pensato a lui quindi la presi senza pensarci due volte.
Tornammo a casa e due giorni dopo umma prese l'aereo e tornò in Cina, e con la mia poca voglia dovetti ritornare a dormire in camera mia, feci tutti i compiti con Seonnie tramite Skype e dopo un po' annoiatami preparai una tazza di cioccolata calda, e come l'ultima volta mi scottai la lingua, e iniziai a saltellare come una pazza con la punta della lingua che era stata bruciata da quella maledetta cioccolata, corsi in bagno a bagnai con l'acqua fredda, non mi accorsi Jiho con solo asciugamano in vita che mi guardava piuttosto male, me ne accorsi solo quando chiuse l'acqua e mi voltò verso di lui.
"Ma che cazzo fai?" mi chiese con un sopracciglio alzato
"Mi sobo bucata colla iocolata cama" dissi con la lingua di fuori
"Ti sei bucata con la iocolata cama?" mi domandò sul punto morire dal ridere
"Anya" dissi sempre con il piccolo pezzettino di lingua di fuori per prendere aria
"Ti sei bruciata vero?" mi domandò serio e in modo glaciale, avvolte quando usava questo tono mi spaventavo, annuii e lui si avvicinò a me, sbattendomi sulla porta del bagno, leccò la punta della mia lingua con la sua, e con un gesto veloce fece combaciare le nostre labbra, accarezzava la mia lingua con la sua, mi dimenticai presto della bruciatura, mi prese in braccio e aprì la porta, mi tenette la nuca con la mano per non permettermi di scappare, aprì la porta di una stanza mi mise su quello che doveva essere il mio letto, dato le mura lilla, si mise sopra di me baciandomi ancora e ancora in modo passionale non lasciandomi respirare, quando si staccò da me per prendere aria, mi resi conto di quello che stava succedendo, c'era Jiho realmente quasi nudo sopra di me, sul mio letto e mi stava baciando per di più, si avventò su mio collo, prese in bocca la cordicella in metallo della collana che mi aveva dato e con la lingua mi accarezzava il collo, con le mani mi tappai la bocca per non far uscire niente di sconcio, , mi morse il lobo dell'orecchio e mi lasciai sfuggire un piccolissimo gemito, lo vidi sorridere in modo malizioso, mi coprì gli occhi con un braccio che lui spostò poco dopo baciandomi sopra un occhio, poi mi morse la punta del naso, ci lasciò, poi, un piccolo bacio, e poi riprese a baciarmi sulle labbra, non volevo, ma mi piaceva, mi piaceva da morire, ma da morire morire!
Si staccò un attimo e sussurrai "ti prego... no"
e lui mi guardò, i suoi occhi da felino ti facevano sentire piccola piccola sotto il suo sguardo, sospirò e mi mise sopra di me continuando a darmi dei bacini sul collo
"Odio quando mi chiedi di smettere di fare qualcosa che mi piace" bofonchiò facendomi sorridere come un'ebete
"La sai una cosa?" gli domandai mugnò qualcosa e io proseguì
"Mi piace il mondo in cui non mi ami" lui rise baciandomi la spalla, amo il suo modo di non amarmi, l'ha sempre detto, che non mi ama e che non gli piaccio quindi questo suo modo di non amarmi mi piace molto.
Mi baciò ancora e ancora, rispondevo sempre sentì la serratura di casa aprirsi, si staccò da me per un po' per prendere fiato
"Jiho l'hai chiusa la porta principale?"domandai annuii
"Allora qualcuno ha usato una chiave per entrare" affermai, lui mi guardò e scosse il capo, mi baciò e rigirò la posizione, ero sdraiata sopra di lui e mi baciava in quel modo che ti fa perdere la testa e a cui non puoi dire di no, ribaltò ancora le posizioni facendomi andare all'indietro mettendomi la testa sulla parte in legno che c'era e mettendosi sopra di me, mi stampò prima un bacio casto dopo uno di quelli infuocati che solo lui sa darti, la porta di camera mia si aprì, Jiho alzò lo sguardo e anch'io
"Alla faccia di quei due che non stanno insieme" commentò Hyo sghignazzando
"I-io.. m-m-meglio che vada" balbettò Niel
"Io l'ho detto che era entrato qualcuno" sussurrai cercando di alzarmi da Jiho che mi teneva i capelli e mi rimise dolcemente com'ero prima si alzò da me, corsi da Niel che stava aspettando l'ascensore.
"Niel!" lo chiamai
"COSA VUOI?! TI DIVERTI A VEDERTI SOFFRIRE E ALLO STESSO TEMPO FARTI DEL MALE?" mi urlò contro
"Io..No!" esclamai, le porte dell'ascensore sii aprirono e lui entrò
"Non sei una ragazza cattiva lo so, è lui che ti trasforma in quello che non vuoi" mi disse con un sorriso amaro
"NO! è UNA BUGIA!" urlai, aprì le porte dell'ascensore, lo tirai per un braccio per farlo uscire, usai tutte le mie forze, poi schiacciai un pulsante a caso e velocemente uscì dall'ascensore, Niel era a terra.
"Sei un bugiardo, non è vero! Solo tu, lo pensi solo tu!" dissi mettendomi tra lui e le scale, si alzò da terra e mi guardò con quello stesso sorriso amaro
"Ho pensato a mille e uno modi per farti innamorare di me, ho provato con alcune idee, ma tu neanche te ne accorgevi, tanto che ho perso la testa per averti con me anche solo un giorno approffitando che Jaehyo voleva uscire con Zico ti avrei portata al luna park, mi sarei dichiarato più e più volte cercando di farti provare quello che provo io per te, ma è inutile, tu proprio non mi vuoi, neanche mi guardi più. Non sei una ragazza cattiva lo so, lo sanno tutti, è lui quel bastardo a cambiarti in questo modo facendoti fare cose che non vuoi" mi disse, i suoi occhi erano strani pareva non ragionare più, cosa avevo fatto?
Cosa avevo fatto scegliendo incoscientemente di amare Jiho, avevo portato alla pazzia Niel.
Si avvicinò a me e mi strattonò per passare, lo tenetti per un braccio, mi strattonò così forte che indietreggiai sullo scalino malamente, lui scese un'altro scalino lo bloccai ancora, e lui mi strattonò così forte che non riuscì a trattenermi nella ringhiera, sotto il vuoto di cinque piani. Urlai. Udì qualcuno che insieme a me urlava il suo nome, il nome della persona che amo.
Qualcosa mi strinse, aprì gli occhi quel corpo caldo, quella maglia larga a strisce blu, quella collana con un rosario grande nero. Quand'è che era caduto con me, il nostro volo si fermò per un attimo e mi sentì felice di non essere morta.
"Tieniti" mi ordinò, mi tenetti su pezzo della ringhiera e con l'altra mano mi tenetti in un'altro pezzo della ringhiera, la mia mano però era scivolosa, e quando cercai di fare quello che faceva Jiho mi lasciai sfuggire entrambi pezzi di metallo della ringhiera e ricominciai a cadere, con gli occhi in due fessure cercai di tenermi ancora, ma invano.
Quando ci riuscì fu per pochi secondi grazie alla felpa che mi aveva coperto tutte le mani, ma poi cercando di mettermi per bene con i piedi scivolai e ricaddi, mi misi le mani sulla testa, almeno per non romperla e la prima cosa a cui pensai fossi ai baci di Jiho indimenticabili, le sue mani su di me, il suo modo di proteggermi, mi passò tutta la mia vita qui a Seul da quando ero arrivata, lui c'era sempre, nei momenti belli e in quelli brutti.
Battei la schiena e le meni che proteggevano la testa da qualche parte, persi i sensi.

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