Kiss N Tell

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Zico che mi fissava insistentemente, presi il sapone e ne misi un poco nell'apposito scomparto, poi lo misi apposto, presi, invece, l'ammorbidente e feci la medesima cosa, poi premetti avvio al lavaggio e lasciai che quella povera maglia venisse lavata per, forse, la sua prima volta.
Mi voltai per andarmene ma Zico mi fermò bloccandomi la strada.
"Scusami, dovrei passare" dissi
"Perché lo fai? Ti piaccio? Ti piace Jaehyo?" mi chiese
"Lo faccio perché mi va, e poi no! N-no mi piacete n-n-ne tu ne Hyo" balbettai diventando rossa, spostai il suo braccio e corsi via da quello stanzino, andai in cucina e riscaldai il Kimchi che doveva essere per me, dato che il piatto che era per Zico l'avevo fatto cadere a terra mentre quel tizio mi aveva preso per la maglia.
Portai il piatto, le bacchette, un bicchiere d'acqua e glielo misi sul mio piccolo tavolino in vetro, mi guardò gentile e sorrise, pareva aver sbollito almeno un po'
"Senti cara, mi dispiace averti trattato male, ma sai quel deficiente mi deve così tanti won che potrei diventare ricco se mi pagasse tutto d'una volta." mi disse calmo, annuii, e in salotto riapparve Jiho, scappai verso la cucina per prendere uno straccio per prendere il Kimchi da terra e i pezzi del piatto.
"WOO JIHO!" sentì urlare, lascia cadere tutto e corsi a vedere che succedeva, quell'uomo teneva per la maglia Jiho che continuava ad avere la faccia assonata che aveva da prima
"Ehm... Senta, lo lasci andare ok? La pagherà glielo prometto pian piano lo pagherà fino all'ultimo won" dissi cercando di mettere giù la mano del tizio che annuii e lasciò andare Zico.
"Oh, piccola bambina, mi ricordi tanto mia figlia, prima che questo sporco stronzetto se la scopasse e la portasse a fare cose illegali" disse duro l'uomo, guardai Jiho, mi sentivo triste per quest'uomo, e se non volevo finire come la figlia di quell'uomo non dovevo sentire il cuore che batteva forte mentre guardavo Zico
"Smettila, tanto è morta" rispose Jiho lasciai la mano dell'uomo e le misi istintivamente sulla bocca.
Jiho mi guardò con quello sguardo penetrante e tormentato, guardai l'uomo che aveva iniziato a ringhiare, mi uscirono le lacrime dagli occhi, non sapevo perché piangevo, sapevo solo che alla fine quello che ci stava male era l'uomo, e probabilmente Zico, magari aveva anche amato quella ragazza, ma proprio penso non lo scoprirò mai, perché probabilmente neanche Hyo sa di questa cosa e non voglio dirgliela io...
"Mi scusi" dissi con un fil di voce, l'uomo mi guardò e anche quel ragazzo che pareva esser cresciuto prima del dovuto 
"Perché piangi?" mi chiese l'uomo
"Sono dispiaciuta..." dissi, era vero, mi dispiaceva per quell'uomo, magari lui aveva amato sua figlia fino alla fine, e non aveva fatto come i miei genitori che solo in questi giorni pareva che avessero qualcosa di diverso, soprattutto la umma! Che mi aveva fatto lasciare quel messaggio tanto dolce in stanza.
"Oh... Non esserlo, non dovresti" mi rispose
"Come si chiamava lei?" chiesi guardando Jiho volevo che fosse lui a rispondere, nessun'altro, voglio sapere se è una senza volto che ha portato sulla cattiva strada
"Choi Mae Ri" rispose guardandomi, quella ragazza aveva un bel nome, magari era anche molto bella, magari Jiho era più umano rispetto ad ora, magari no, peccato che me ne sia andata in Cina prima di conoscerlo, magari era anche degno di fiducia, come quella che Hyo riponeva in lui.
"Ma bravo, almeno questo lo sai" rispose acido l'uomo
"E lei signore?" chiesi asciugandomi le lacrime con il dorso delle mani
"Choi HyunSeung" rispose sorridendomi, ricambiai il sorriso, ormai HyunSeung-sshi non teneva più per la maglia Zico, presi il ragazzo per mano e lo portai dove avrebbe dormito e lo chiusi lì, sentì uno sbuffo e poi qualcosa che si andava a scontrare con la porta. 
Corsi via, andai a finire, il mio lavoro: quello di pulire l'entrata, ma venni fermata dal suono della lavatrice aveva finito di lavare, cliccai il pulsante per l'asciugatura rapida e la lavatrice ripartì velocemente, manco volesse strappare la maglia di HyunSeung-sshi, ritornai davanti alla porta e finì il mio lavoro, lavai lo straccio, ne presi un'altro pulito e asciugai il pavimento, dopo poco avevo finito, e anche HyunSeung-sshi che li offrì di lavare quello che aveva sporcato. 
La lavatrice suonò e io corsi a prendere la maglia asciutta e la porsi a HyunSeung-sshi che se la mise sopra la camicia nera con una grande macchia di sudore sotto le ascelle.
"Ti ringrazio bambina e portami Woo Jiho tutte le volte che ha la paga mi deve ancora 4'156'999 won (342 euro, da quello che ha calcolato Yahoo! nda)" mi disse facendomi l'occhiolino, se prima pareva cattivo ora pareva il ritratto della buona persona
"Comunque io mi chiamo Hyuna, ma per lei Nana" dissi con un sorriso accompagnandolo alla porta 
"Se quello lì ti fa qualcosa di strano dimmelo eh!" continuò HyunSeung porgendomi un biglietto da visita, pareva un locale dove si vedevano alcolici si chiamava 'Narina' (non volevo chiamarlo Nalina come lo pronunciamo e scriviamo noi Italiani, ma come lo pronunciano in Corea nda). Annuii e l'uomo se ne andò. 
Andai in camera mia, presi l'accappatoio e andai in bagno, non chiusi a chiave ho paura di rimanere dentro, alzai la maniglia dell'acqua calda e lascia che la vasca si riempisse un poco, mi tolsi i vestiti e legai i capelli in una crocchia alta, entrai nella vasca e abbassai la maniglia dell'acqua calda rimasi a mollo per un po', dopo presi il bagno schiuma e iniziai a lavarmi, mi alzai dalla vasca tutta insaponata e pigiai il pulsante dell'acqua calda della doccia, presi la tenda e la chiusi, mi sciacquai tutta la schiuma che avevo in corpo , pigiai nuovamente il pulsante e l'acqua si placò misi una mano fuori dalla doccia per prendere l'asciugamano e come se me lo stessero porgendo lo presi, non feci caso a questa cosa, me lo misi attorno al corpo e spostai la tenda, mi ritrovai Jiho davanti, urlai, lui rise, bas... grrr!!! 
"Esci!" urlai tenendomi stretto al corpo l'asciugamano
"Chiudi la porta la prossima volta" mi disse calmo mentre si tratteneva dalle risate
"Ho... paura.. di rimanere chiusa dentro..." bofonchiai
"..."
"..."
"..."
"...Ok, esco" dissi prendendo l'accappatoio mettendolo sopra l' asciugamano, uscì dal bagno, entrai in camera mia, mi asciugai e mi misi il pigiama, avevo fame, ma non c'era più il Kimchi... MA LE SCHIFEZZE SI! 
Corsi fuori dalla camera sotto lo sguardo da 'io sono il re del mondo, tiè' di Jiho che era appena uscito dal bagno, corsi in cucina a prendere le caramelle, patatine e una coca, saltellai verso camera mia sempre sotto lo sguardo di Jiho che si era messo davanti camera sua
"Ya! VUOI RIMANERE A GUARDARMI PER TANTO?" chiesi al alta voce di spalle al biondo che si avvicinò a me e mi prese la cola dalle mani
"Komawoo" disse per poi scostarsi da me ed entrare in camera sua.

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