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"Giorno a tutti!" dissi salutando tutti i Block B, cercavo in tutti i modi di nascondere il collo nella sciarpa che Zico mi aveva prestato, oggi mi ha solo accompagnato, poi è sparito.
"Dov'è andato il leader?" domandò U-Kwon
"Non lo so..." dissi nascondendo anche la bocca sotto la sciarpa, era calda, aveva il suo profumo, mi piaceva tanto.
"Tu sai il perché?" mi chiese B-Bomb
"Penso di si, ma non so se posso parlarne..." risposi abbassando la testa, delle manine piccole e soffici si posarono davanti al mio viso, e subito la persona che mi aveva coperto gli occhi mi chiese
"Chi sono?"
"Song Seo Sa!" esclamai e lei tolse le manine facendo il broncio.
"Uffa!" esclamò poi, andò vicino a Jaehyo che le sorrideva, e Kyung che le mise un braccio sulle spalle, sembravano fratelli.
"Unnie dobbiamo parlare. è importante" disse poi la mia amica arricciandosi con un dito una ciocca di capelli diventati magicamente castani e blu, spero solo che i capelli non le cadano di tanta chimica che c'erano in quei capelli.
Annuì, in quel momento mi passò una ragazza accanto, iniziò a fare gossip sfrenato con e amiche parlando di Jiho e una ragazza, che a quanto pare non sono io, ma Mae Ri, dicevano che erano spariti in un Motel e bla bla bla, poi iniziò a dire che aveva visto me e Jiho andare in un manicomio, e che quando siamo usciti mi avevano bendato entrambe i polsi e la gola che era coperta da una sciarpa come questa che indossavo, non so come fece ma me la sfilò.
Abbassai la testa, mentre quelle li continuavano a parlare, buttarono la sciarpa a terra, mi voltai sempre a testa bassa e me la rimisi, corsi via, verso casa, nessuno doveva vedere, entrai in casa e lui era sdraiato sul divano con le mani sul viso, cercando di non fare molto rumore andai in camera mia e cercai una sciarpa a prova di bitchy.
Me la misi, mi voltai e lui era sulla soglia che mi guardava con gli occhi a due fessure
"Perché sei qui? Perché non hai la mia sciarpa addosso?" domandò freddo e in modo duro, spaventoso, direi
"Una ragazza prima me l'ha sfilata e l'ha buttata a terra, così sono tornata a casa, nessuno ha visto, avevo i capelli davanti!" cercai di scusarmi, ma lui mi guardò in modo cattivo, rabbrividì, dio quanto faceva paura, con grandi falcate si avvicinò a me, non riuscì a muovermi, mi prese per le spalle e mi scosse un po', non disse niente, e nemmeno io dissi niente non volevo aggravare la mia situazione, che era alquanto critica al momento.
"Ti riporto a scuola" spuntò come se fosse veleno, abbassai la testa, mi prese per il polso buono, mi portò in salotto e mi buttò sul divano, poi sparì in camera sua, posso io continuare così? Non riesco a capire i suoi sbalzi d'umore, ogni cosa, ogni parola, ogni atto, ogni singola mia molecola gli fa schifo? Perché tutto quello che faccio è sbagliato?
Vorrei tanto ricominciare da capo tutto, non essere mai partita per la Cina, averlo conosciuto prima, non essermi coinvolta in tutto ciò, avere una vita senza paura che lui mi lasci da sola.
"Ho così paura..." dissi senza pensarci, lui mi prese per mano questa volta e mi alzò dal divano toccandomi le guance, le toccai anch'io, stavo piangendo? Quando ho iniziato?... Non ... Io non lo so.
"Andiamo su, entro anch'io" mi disse con il suo tono freddo, oggi non è giornata, ne per lui e ne per me.
Tra pochi giorni sarà Marzo, e con Marzo il caldo, quello che ci permette di andare in piscina, di andare al mare il fine settimana e la felicità di stare tutti insieme a divertirci.
Salì sulla moto e lui partì, quando parcheggiò scesi dalla moto e lui dopo di me, chiese a suo nonno un permesso per entrare dopo, e poi mi diressi in classe mia, ma notai che Jiho era dietro di me.
"Classe tua non dovrebbe essere dall'altra parte?" domandai, fece una smorfia, abbassai la testa e bussai, dopo che ricevetti l'ok per entrare, porsi il foglio con scritto che sarei entrata dopo e mi sedetti accanto a Seo Sa, Jiho chiuse la porta e si mise infondo all'aula sotto lo sguardo incredulo di tutti, per un attimo mi guardarono, mi voltai a guardare Seonnie che mi guardava con un punto interrogativo in faccia, sospirai e presi il materiale: libro, quaderno, diario e astuccio, trascrissi quello che c'era scritto sulla lavagna sul mio quaderno.
Suonò la campanella, terza ora: Educazione Musicale: Canto.
"Hyunnie, perché indossi la sciarpa?" mi chiese Seonnie
"Lunga storia" risposi sospirando, dovevo chiedere a Jiho se almeno a Seo Sa potevo dirlo, dovevo confidarmi con qualcuno, ma a quanto pare dato il viso di Jiho che mi guardava male da tutti i pori del suo corpo penso di no.
"Park Hyuna" mi chiamò il professore, saltai dalla mia postazione e mi alzai
"Salga lì sopra e canti qualcosa a scelta libera" mi ordinò, guardai il palchetto dove probabilmente i ragazzi ballavano pure, c'era un microfono al centro del palco, così salì tutte le piccole scale e mi avvicinai al microfono e iniziai a intonare 'Heaven' di Ailee, chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla canzone, quando finì, il professore non disse niente solo poi aggiunse "Nella media"
scesi dal palco e mi stavo per andare al mio posto, ma lui mi fermò dicendomi di tornare sul palco
"Hai ancora due voti da rimediare, le tue assenze sono tante, devi rimediare: su! Inizia" mi ordinò, era un'interrogazione? Bene, allora mi ci metterò di molto impegno.
Iniziai a cantare 'Someday' di IU, anche questa volta chiusi gli occhi, svuotai la mente, e continuai con la mia canzone facendo un'acuto altissimo a parer mio, anche se riesco solo ad arrivare all'ottava scala, Daehyun dei B.A.P raggiunge la nona quasi decima eppure è un maschio, e anche IU ci sa arrivare, quando finì per poco non sentì le corde vocali andare a fuoco, tossicchiai un po'
"Bene, l'ultima" mi disse, ma non aveva visto che non riuscivo ad andare oltre? Che cattivo!.
"S-si" risposi a fatica, tossicchiai un po' prima di iniziare a cantare 'When i can't sing' di Im JaeBum, un OST di Dream High 2, quanto amo quel drama, soprattutto WooYoung nella parte di Jason in Dream High 1, è così daebak , e poi quando canta con IU sembra che spuntino cuoricini da tutte le parti.
Come JB alzai la voce nel ritornello, dovetti mettere una mano sul collo perché lo sentivo bruciare, cantavo a fatica, ci riuscivo ancora solo per la volontà di prendere un bel voto, e di non far preoccupare i miei più di quanto già non siano per la mia caduta dal quinto piano.
Finì, così smisi, rimisi il microfono al suo posto e lui chiamò il tipo che nel mio primo giorno voleva buttarmi la granita in faccia, giuro quando salì sul palco lo vidi ghignare, come se gli avessi fatto qualcosa di male, oltre ad aver ferito il suo orgoglio...
Quando l'ora finì suonò la campanella, ricreazione amata, uscì dalla classe per andare apprendere una bottiglietta d'acqua dal distributore, quando tolsi il tappo ringraziai il signore per aver scelto l'acqua come bevanda per non farci morire dissetati, per poco non bevvi tutta la bottiglietta.
"Nana unnie, come stai? Tutto ok? Perché Zico non è con te?" mi domandò a raffica
"S-sto bene, sul serio, comunque pensavo fosse in classe o con te" risposi con poca voce, andai verso il mio armadietto, per prendere dei libri che avevo dimenticato la, ci trovai una lettera che aprì con cura

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