You've Fallen For Me

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Mi portarono a casa dove feci un bagno caldo, mi vestì con una bella felpa e dei pantaloncini corti, e mi buttai sul divano, Jiho non venne con me, penso sia andato a cercare lei perché lui ama quella ragazza, non me.
Mi venne da ridere, era buffo vedere la persona che ami, che cerca un'altra persona e nel frattempo ti bacia con lussuria e desiderio, molto buffo, davvero.
Altro che pazza io sono completamente fuori di testa! Inizio a piangere, rido e piango, ora non so bene per quale motivo, ma è colpa di Jiho sicuramente, è sempre colpa sua.
Mi alzo dal divano e vado in camera mi vesto con un bel tubino nero che arriva fino a metà coscia senza spalline, dei normali tacchi neri, faccio i capelli ricci, mi trucco con con quelli che dovrebbero essere make up anti acqua o come si chiamano, mi metto un giubbotto lungo grigio ed esco.
Vado al Narina, ordino quello che hanno, il più forte alcolico che hanno, al quarto sorso di quella robaccia iniziai a ridere e a piangere di nuovo mentre parlavo con il barista dei miei problemi di vita, mentre lui mi rispondeva con fare gentile e mi consigliava di smettere di bere. Ma io non lo ascoltavo più.
"La sai una cosa barista-sshi? Me ne fotto di tutto ora!" dissi alla fine, mi buttai in pista e mi misi a ballare, qualcuno mi prese per la vita lo lascia fare ormai non so più che fare, mi voltò e vidi Taeil che aveva una faccia sconvolta e poi disse
"Chiamo Zico-hyung, così ti porta a casa"
"Nooo! Oppa, oggi non voglio star male, rimani con me" mi uscirono queste parole di botto mentre mi buttavo su di lui "Balliamo" continuai
"Ma solo una canzone" mi disse
"Uffa" sbuffai io, poi boh, so che ballavo insieme a Taeil che con i suoi modo gentili ballava con me tenendomi alla larga da altri ragazzi, si era ritinto ancora, notai ora è tornato corvino, mi strinsi a lui, in pratica lo abbracciai e lui ricambiò.
poi sciolse l'abbracciò lo guardai, ed era come impallidito, guardai dalla sua parte e vidi Zico, ritornai stringere Taeil, dovevo smettere di correre dietro a lui.
Non sono una pezza, non può giocare con me, non deve!
Questo è stato il consiglio della sorella di Seo Sa, un giorno mi disse di smettere di correre dietro uno che mi prende in giro facendomi soffrire, all'inizio non ci avevo fatto molto peso, ma dal momento che lui è andato da lei e non è rimasto con me penso che abbia ragione, e non userò Taeil e ne nessun altro, mi innamorerò di qualche altra persona, lentamente.
"Taeil toglile le mani di dosso" disse Jiho
"M..ma" balbettò Taeil, ma io li misi una mano davanti alla bocca
"Perché? Non mi stava toccando, sono io che l'ho costretto a stare, cosa vuoi da me? Non sono una seconda scelta, non sono una pezza, smettila di farmi del male, sei una droga! Basta..." tolsi la mano dalla bocca del corvino dietro di me e dissi avvicinandomi a lui in modo barcollante.
"..." non mi rispose e se mi rispose non lo sentì a causa della musica troppo alta, per poco non cadi ma Taeil, mi tenne per non farmi cadere,
"Nana perché non vai a casa, sei vuoi ti accompagno, su, oppure vai con Zico-hyung e chiarite, ne?" domandò Taeil
"Taeil-oppa davvero mi accompagni?" domandai ignorando di proposito il resto della frase, si grattò la nuca e poi mi rispose
"D-De"
"Perché vuoi che ti accompagni lui?" mi domandò Jiho
"Vai da lei, è viva, potete tornare insieme, non devo intralciare nessuno, e magari tornerò in Cina per non crearti fastidi" gridai per la musica che pareva aver alzato il volume.
"Oppa... Vado da sola, grazie per aver proposto di accompagnarmi" sbottai andando a prendere il mio giubbotto, mi non tenevo per bene in piedi e con quella poca lucidità che avevo chiesi al ragazzo che teneva i giubbotti il mio, quando me lo porsi, me lo infilai e me ne andai barcollando e piangendo.
La mia vita fa schifo, io faccio schifo, non me ne succede neanche una buona. Ripresi un poco di lucidità respirando a pieni polmoni così da non rischiare di morire grazie al mio equilibrio.
"Oh! Guarda chi c'è! Perché lui non è con te?" mi chiesero, ignorai la domanda di non so chi e continuai per la mia strada, mi sentivo l'amaro in bocca, un' auto sfrecciò davanti a me, spostandomi tutti i capelli che tenevo accuratamente su una spalla.
"Ya! Nanerottola! Smettila di ignorarmi" continuò la voce femminile, che ignorai in modo elegante, mi stava seguendo, era sola.
Lo si sentiva dai passi, c'erano solo i miei e i suoi.
Una moto sfrecciò accanto a noi, che salì sul marciapiedi bloccando la mia marcia verso casa.
"Tu. SEI UNA RAGAZZINA VERAMENTE STUPIDA LO SAI? IO SCELGO SULLA MIA VITA, E QUEST'ULTIMA NON VA MAI COME VOGLIAMO, MA SE TU PENSI DI SI, ALLORA SEI UN'ILLUSA, MA TI SENTI QUANDO PARLI? PARK HYUNA PENSI VERAMENTE CHE TI LASCEREI DA SOLA PER QUALCUNO CHE SE N'è ANDATO LASCIANDOMI IN BALIA DI ME STESSO? IO NON CREDO. Quindi ora vieni con me, ti prego, ne ho bisogno." mi urlò contro Zico scendendo dalla moto e avvicinandosi a me con grandi falcate per poi prendere il mio viso tra le mani e finire il suo monologo urlato, ma alla fine mi sussurrò quelle semplici parole, semplici che mi hanno colpita.
So che sono stupida, lo so, i miei complessi mentali lo sono, io, i consigli che la gente mi da, e anche lui, anche lui è stupido
"Non voglio piangere ancora, non voglio star male, ancora, non più" gli dissi alzandomi sulle punte per dargli un bacio a stampo.
Mi strinse forte, fortissimo in modo che non potessi andarmene, ma è quasi impossibile che me ne vada da lui non me ne voglio andare, a meno che non muoia.
"Ni Shi Wode*" (Sei mia) mi disse autoritario mentre sfregava le sue labbra sul mio collo, ricambiai quella morsa d'acciaio che doveva assere un abbraccio e lo lasciai fare.
"Da quando sai il cinese?" gli chiesi
"Da quando sto studiando il tuo libro di Cinese" mi rispose ovvio dandomi un bacio sulla gola e prendermi per mano, mi fece sedere sulla moto, per la prima volta davanti ,e non seduta di lato per colpa del mio vestito, ma normalmente e la mi fece imbarazzare e tremare quella parte della sella era fredda come se lui non si fosse mai seduto lì, si mise dietro di me e fece combaciare i nostri corpi , si sporse in avanti, mi fece mettere le mani sul manubrio e poi mise le sue sopra, erano calde, morbidi e forti, mise in moto e partì ignorando Mae Ri che ci guadava.
Ha scelto me. Zico ha scelto me, magari sente le stesse cose che sento io. Già! Magari è proprio così!
Parcheggiammo la moto e aspettammo l'ascensore.
"Jiho" lo chiamai, non sapevo perché l'ho chiamato, ma il suo nome è così bello che vorresti dirlo per ore e ore.
"Humm?" mugnò lui
"... No... Ehm... Niente" disii abbassando la testa ed entrando nell'ascensore
"Ok" sussurrò lui seguendomi, lo guardai era vestito in modo diverso, aveva la maglietta che gli ho regalato, sorrisi dentro di me.
"Non ti penti della scelta che hai fatto?" domandai senza pensarci
"Quale scelta?" mi chiese guardandomi negli occhi cingendomi i fianchi
"..." abbassai lo sguardo e nascosi il viso tra i capelli
"Tra Mae Ri-ah e te? No, non penso, perché? Tu ti penti di esserti innamorata di me?" mi rispose stringendomi forte
"No. Ma ci sono volte che tu sembri perso in qualche altro mondo e si capisce a cosa pensi e molte volte pensi a lei... e...io..." iniziai a spiegare il mio monologo.
"Sei gelosa" mi interruppe lui gongolando
"Eh!? Non volevo dire questo!" indietreggiai scuotendo le mani davanti al viso, diventando del colore delle porte dell'ascensore: rosse come la mela che la strega cattiva diede a Biancaneve.
"Hahahhahahaa" rise lui
"Ya! Non ridere!" esclamai mettendomi le mani sui fianchi, le porte si aprirono e ancora 'litigando' entrammo a casa, ci togliemmo le scarpe e i giubbotti , sempre continuando la nostra stupida sceneggiata andammo nelle nostre rispettive stanze, il mal di testa si faceva sentire quindi mi misi il pigiama, mi lavai i denti e mi misi sotto le coperte.
Verso le tre non riuscivo ancora a prendere sonno quindi sgattaiolai dalla mia cameretta e lentamente aprì la porta della stanza di Jiho.
Mi avvicinai a lui lentamente e lo scossi un pochino, farfugliò qualcosa e si girò da una parte
"Jiho-ah..." lo chiamai a bassa voce, farfugliò qualcosa nuovamente e io sbuffai
"Jihoooo" lo chiamai scuotendolo un po' più forte di prima, aprì prima un occhio e poi un'altro
"è domenica, fammi il piacere di lasciarmi dormire" mi disse con voce tenera
"Non riesco a dormire mi fai compagnia?" domandai nel modo più innocente che sapessi fare e lui si scostò un attimo e mi tirò per un polso, mi mise sotto le sue coperte, mi avvicinò a lui e mi disse
" Se volevi dormire con me bastava intrufolarti sotto le coperte non mi da fastidio"
"Uh mm..." farfugliai mettendo la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi, non so come, ma finì nell'addormentarmi verso le tre e un quarto, con Zico che mi abbracciava come se fossi un peluque.

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