sei.

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«Posso?» disse Alex bussando alla porta

«voglio stare sola» il mio tono era abbastanza nervoso

«no Sole adesso tu mi dici perchè cazzo sei così strana» si, lo odiavo

«e io che pensavo che volessi chiedermi scusa ma ovviamente per il tuo vocabolario è troppo esasperante questa parola»

«scusa per quella cazzo di discussione inutile? potevi evitare di metterti in mezzo»

«Alex stavo solo difendendo un'amica e con lei stavo cucinando anche io, sei tu che mi hai detto di stare zitta!»

«e io non andavo difeso?»

«tu mi hai ferita» avrei voluto urlargli contro anche l'altro motivo per cui mi sentivo uno schifo

«ok mi dispiace se ho alzato i toni in quel modo ma la verità è che tu mi destabilizzi»

«ti destabilizzo anche quando pensi o parli con la tua fidanzata?» sbottai

«perchè non mi hai detto che avevi una persona fuori? mi sento doppiamente delusa» continuai

«Sole posso spiegare»

«no Alessandro non c'è bisogno che tu spieghi nulla, io e te non siamo mai stati niente lo capisco ma il mio unico pensiero va solo alla persona che tu hai fuori, alla mia famiglia e forse anche alla gente che guarda questo programma da cui mi beccherò della poco di buono ma tanto a te cosa cazzo importa? a te importa solo di te stesso, tu prendi e vai senza pensare alle conseguenze.»
stavo piangendo, non riuscivo mai ad essere lucida quando affrontavo questo tipo di argomenti.

«Sole calmati per favore mi fa male vederti così» prese le mie mani che staccai subito

«ero entrato qua dentro con un unico obiettivo, la musica e non sono qua per fare teatrini o altro.
È vero sono impegnato ma da quando sei entrata in questa scuola ho iniziato ad essere confuso e se non ho detto nulla è perchè volevo essere certo che tra te e Luca non ci fosse nulla.»

«Luca? ma Luca è come se fosse mio fratello! ti rendi conto di ciò che dici?»

«lui non ti vede come una sorella apri gli occhi che lo sanno anche i muri» disse con arroganza

«Alex qua quello che deve aprire gli occhi sei tu, stai ferendo due persone e menomale che nemmeno le bugie bianche ti piacevano.
Io ho cercato in tutti i modi di capirti, di capire il tuo carattere che in molti criticano.
Mi sono lasciata andare con te e lo sai che per me è difficile anche se sono più estroversa ma a questo punto io mi chiedo chi tu sia veramente»

«sono quello che hai visto con i tuoi occhi, perchè come mi guardi tu nessuno.»

«questa frasi ad effetto non vanno bene con me quindi finiscila»

«non sono frasi ad effetto, è la verità»

«io ho bisogno di tempo e anche tu, soprattutto tu.
Quando smetterai di far soffrire le persone forse potremmo riparlarne, perchè come te anch'io sono qui per un unico obiettivo.
Poi siamo troppo diversi lo sai anche tu che ci facciamo solo del male e io non voglio, nonostante tutto vorrei poterti guardare negli occhi»

«è vero siamo diversi ma ci siamo fatti anche del bene» mi guardò con quei occhioni meravigliosi, maledetto.

«ti prego guardami» disse portando due dita sotto al mio mento...che bello che era stavo per mettermi di nuovo a piangere ma non lo feci

«non rendiamo le cose ancora più difficili, prendi una scelta ma non ti assicuro totale comprensione.» dissi prima di lasciarlo lì da solo, stavolta l'avevo fatto io.

enemies to lovers| AlexDove le storie prendono vita. Scoprilo ora