Immagina Jack Gilinsky

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Poco più di tre mesi e fa tu ed il tuo ragazzo vi siete lasciati perché non c'era più fiducia da parte tua.
Hai iniziato a notare una sorta di allontanamento  sei mesi fa e l'ipotesi di un tradimento ti era apparsa per la mente ma conoscendo la sua persona, non pensavi si realizzasse. Invece un mercoledì di giugno, mentre tu eri a casa perché non stavi molto bene e lui era ad una festa alla quale dovevi andare anche tu, ti è arrivata una foto che lo ritraeva insieme ad un'altra ragazza.
I due stavano ballando insieme e le bocche si sfioravano appena al chiarore di alcuni fari rossi da  discoteca.
Ci sei rimasta così male da non riuscire nemmeno a piangere. Il tuo animo si è svuotato e le tue emozioni sono sparite.
I colori sono diventati tutti grigi e le cose che amavi fare sono diventate noiose.
Da quando se n'è andato non sei più uscita con nessuno.
L'unica persona che sei in grado di tollerare è la tua migliore amica la quale però, sta cercando di rimetterti in contatto con il tuo ex perché a quanto pare vuole questo dirti qualcosa.
T/n: Io non voglio vederlo!- le dici piena di rabbia. A quanto pare siete finite con il parlare nuovamente di Jack.
Amica: Perché? Dagli almeno l'occasione di raccontarti la sua versione!- ribatte lei.
T/n: Ce l'ha avuta!- menti.
Amica: Sappiamo tutti che non è così.
Quella sera hai buttato i suoi vestiti sul pianerottolo e l'hai bloccato ovunque lasciandolo perplesso...- ti ricorda la ragazza.
T/n: Beh poteva pensarci prima...- rispondi tu.
Amica:Hai ragione ad essere arrabbiata con lui. Si è avvicinato troppo a quella giovane ragazza ma hai sbagliato anche tu. L'hai buttato fuori dalla tua vita senza dargli nessuna occasione di spiegarti bene le cose. E se lui fosse la vittima di un grande malinteso nato da una foto e dalle tue insicurezze?- afferma lei.
T/n:Senti Freud... non ho voglia di essere psicoanalizzata e non ho nemmeno voglia di uscire questa sera. Anche oggi sei venuta qui per niente.- dici con tono acido.
Amica: Non ti facevo così stronza.- dice con voce fredda e occhi offesi. La guardi prendere la sua borsa e sparire dietro alla porta.
Stanno cercando tutti di aiutarti, lei più di altri, e uno dopo l'altro si stanno stancando del tuo modo di fare.
T/n: E va bene! Questa sera uscirò con te!- urli dalla finestra.
La tua amica diretta verso la sua auto, alza la testa e si affretta a risalire fino al tuo appartamento.
Amica: Lo sapevo!- esulta a bassa voce riuscendo però a farsi sentire lo stesso.
T/n: Come scusa?- chiedi squadrandola.
Amica: Niente!- risponde arrossendo prendendo un vestito molto seducente dal tuo armadio.
T/n: Era tutta una farsa?!- inveisci contro di lei.
La bionda ragazza non risponde e si limita a spingerti all'interno del bagno in modo che tu possa farti una doccia.
Borbottando ti spogli e controvoglia ti posizioni sotto al getto caldo.
Ogni volta che ti ritrovi qui la tua mente non riesce e non evocare i ricordi di tutte le volte che tu e Jack avete fatto l'amore all'interno di questo box.
I pensieri inizialmente ti eccitano e ti fanno sentire innamorata, ma subito dopo un nauseante senso di disgusto verso quell'uomo ti travolge. Infastidita, scacci i pensieri.
Una volta lavata e profumata, asciughi il tuo corpo con un morbido asciugamano e dopo aver calzato l'intimo ti siedi su una sedia che sei solita usare come attaccapanni.
Pensi.
È da così tanto che non esci che non ti ricordi nemmeno più come si fa.
Amica: Che c'è?- chiede intristita prendendo il tuo viso malinconico tra le mani.
Guardi il vestito e poi lei lasciando che le lacrime rompano gli argini e inondino le guance.
T/n:Quello era il suo vestito preferito...- spieghi ricordando il giorno in cui l'avete acquistato.
Amica: Capisco...- dice portando via l'abito per poi tornare con qualcosa di più elegante e meno sensuale ma comunque molto carino e appropriato per la serata.
Amica: Va meglio?- ti chiede mentre ti guardi allo specchio.
Annuisci sorridente sentendoti bella.
Finalmente senti qualcosa oltre al vuoto.
Aspetti che lei ti trucchi e ti asciughi i capelli e infine lasciate la casa per dirigervi al locale scelto per trascorrere la serata.
Oltre a voi due ci sarà anche una coppia di vostri ex compagni di classe con cui avete legato molto.
Amica: Pronta?- domanda spegnendo la sobria, si fa per dire, 500 rosa.
Annuisci respirando profondamente.
Lei ti guarda sorridendo fiera di questo grande passo che stai compiendo e quando lo fai anche tu, apre la portiera e abbandona il mezzo.
Attraversate insieme l'ingresso e raggiungete gli amici al tavolo.
T/n: Che bello qui...- dici sentendo l'ansia fare a pugni con il tuo stomaco.
Ti guardi intorno. Tutti i tavoli sono alti e di legno scuro mentre le sedie, o meglio, degli sgabelli, sono di pelle color grigio metallizzato. Ogni posto è inoltre diviso da quello sulla destra o sulla sinistra da un'imponente libreria di quercia contenente varie tipologie di libri che si possono leggere mentre si aspetta che arrivi il pasto.
Poco dopo arriva un cameriere pronto a ricevere le vostre ordinazioni. Lo guardi mentre scrive la comanda su un taccuino rosso che risalta rispetto ai colori scuri dell'ambiente circostante e del suo outfit.
Amica: Lo stavi mangiando con gli occhi!- esclama colpendoti con il gomito una volta che se n'è andato.
T/n: Già...- rispondi tastandoti la tasca alla ricerca delle sigarette.
T/n: Vogliate scusarmi...- dici in un modo troppo formale allontanandoti poi dal tavolo.
Esci dal pub camminando velocemente.
T/n: Aria...- sussurri sedendoti su un marciapiede poco distante dall'entrata.
Ti infili la sottile sigaretta tra le labbra ed inizi a fumarla lentamente godendoti il gusto del tabacco.
Subito dopo il primo tiro i tendini si rilassano un pochino.
Qui ti senti fuori luogo, a disagio. Non vedi l'ora di tornare a casa e riprendere la tua routine che non hai nemmeno.
Sarà perché tutto questo ti ricorda lui, fatto sta che qui, in mezzo a coetanei e a gente giovane, ti senti disorientata.
Dopo una decina di minuti torni dagli altri scoprendo che la tua portata è già stata servita.
Ti scusi per il ritardo e quando a tutti vengono consegnate le vivande, inizi a mangiare.
Amica: Scendiamo dopo?- propone agli altri.
T/n: Scendiamo?- chiedi confusa.
Amica: Sotto qui c'è una disciteca- spiega indicando il pavimento.
Guardi il finto parquet come se osservandolo potessi effettivamente scorgere la sala da ballo.
T/n:Io andrò a casa probabilmente...- dici pentendoti di secondo in secondo di aver scelto di uscire a cena.
Amica: Non puoi. Questa sera io sarò la tua coscienza!- canticchia infischiandosene delle tue smorfie di protesta.
Una volta finito di cenare, pagate il conto e scendete al piano di sotto.
Delle strette scale nere vi portando ad accedere ad una immensa stanza da ballo già abbastanza popolata da ragazzi e ragazze che hanno circa la vostra età.
Vicino alle scale ci sono i bagni mentre in fondo, nella parete nord se non sbagli, c'è il bancone degli alcolici gestiti da un barman.
Amica: Scateniamoci!- grida gettandosi sulla pista.
La raggiungi mentre la coppia con cui eravate a cena vi si struscia addosso, cosa che odi ma che non riesci a far smettere.
Stanca di ballare vai a sederti in uno dei divanetti.
Ti guardi intorno osservando chi come te è seduto a riposarsi.
T/n:No...- sussurri riconoscendo Jack.
Il ragazzo si gira mentre lo stavi guardando e quando ti riconosce, si alza e si avvicina.
Presa dal panico scappi in bagno che non appena entri, scopri non essere separato in base al sesso.
Jack: Ciao T/n- afferma entrando.
Resta lontano da te ma non ti toglie gli occhi di dosso.
Mentre lo guardi senti la rabbia ribollire nel sangue ma con essa percepisci anche le farfalle allo stomaco perché infondo tu non hai mai smesso di amarlo.
Jack: Qui non puoi bloccarmi per fortuna...- aggiunge subito dopo.
Continui a fissarlo senza dire nulla.
Jack: Ho visto che sei in compagnia...- afferma guardando in direzione della porta.
T/n: È solo un amico!- abbai offesa.
Jack: Certo. Ti credo- risponde.
La rabbia sale.
T/n:Anche tu sei con qualcuno. È sempre lei?- chiedi con acidità.
Fai per uscire dal bagno ma il ragazzo si posiziona davanti alla porta.
Jack: Ho bisogno di parlarti!- grida costringendoti ad indietreggiare.
T/n: E cosa vuoi dirmi?! Che mi sono sempre sbagliata?! Non posso crederti. Non riesco a crederti!- urli tu.
Jack: Visto?  Non vuoi nemmeno ascoltarmi. Non ti interessa. Sei sicura di essere stata innamorata di me?- chiede colpendo lo specchio con un pugno.
T/n: Innamorata? Sono innamorata di te e lo sono sempre stata. Lo sono ancora Jack. Più di prima probabilmente. E sai come ho capito di amarti? Quando mi bastava una conversazione per migliorare il mio umore. Quando mi bastava stare con te per avere il sorriso stampato in faccia di continuo. Quando mi bastava un tuo abbraccio per farmi sentire protetta. E infine ho realizzato che senza di te non avrei visto la felicità quando mi sono sentita sprofondare mentre te ne andavi piano piano...- dici piangendo mentre lui si avvolge la mano ferita con della carta assorbente.
Ti siedi a terra con la testa dolente.
Lui fa lo stesso dal lato opposto.
Jack: C'è un video...- afferma ad un certo punto.
T/n:Cosa?- chiedi lottando contro l'emicrania.
Jack: Quella sera mi hanno fatto un video. La foto che hai visto è stata presa dal video. Guardalo per favore. Non voglio costringerti a perdonarmi con questo video ma voglio solo farti vedere ciò che è successo davvero. Voglio che tu sappia che ti sono sempre stata fedele.- dice avvicinandosi.
Tutti quelli che entrando per accedere ai servizi vi guardando storto per poi proseguire per la loro strada e tornare ad ignorarvi.
Jack ti porge il telefono.
Premi play e guardi il filmato.
Eccoli là. Lui e la ragazza tra la folla intenti a ballare.
Improvvisamente lei bacia lui ma subito Jack la spinge lontano pulendosi la bocca urlandole dietro qualcosa che non si è sentito a causa della musica alta.
Ti senti così stupida. Ti sei fidata maggiormente di una foto che ti è stata inviata piuttosto che di lui, il diretto interessato, colui che poteva realmente dirti che cosa è accaduto. Che fidanzata sei?
Alzi lo sguardo verso il soffitto vendendo che si sono fatte le 12:05. (am)
T/n: Io non so che dire...- dici volenterosa di colpirti il viso forte, fino a farti sanguinare la pelle.
Jack: Non importa. Anche io se avessi visto la foto mi sarei arrabbiato molto... ciò che dovevo fare ho fatto. Ora lo sai. Addio Maria.- afferma camminando verso la porta.
T/n: Fermo Jack!- gridi alzandoti in piedi.
Gli corri i contro e lo stringi tra le tue braccia.
T/n: troppo tardi per...?- chiedi mentre le lacrime continuando a scorrerti incontrollate sul viso.
Jack: È da mesi che sogno di sentire queste parole. Non è mai troppo tardi...- afferma per poi baciarti.
Queste maledette labbra. Il loro sapore ti è mancato più di ogni altra cosa al mondo.
Vi spingete rotolando contro alle pareti all'interno di un sudicio gabinetto.
T/n: Ti odierò sempre un po'...- sussurri mentre ti succhia la pelle chi si estende sotto all'orecchio.
Jack: Se questo è il tuo modo di odiarmi allora continua a detestarmi...- risponde guardando le tue mani che abbassano la zip dei suoi jeans, poi lasciano scendere il pantalone in compagnia dei boxer e infine maneggiano con il suo membro.
Ti abbassi in ginocchio assaporando la lunghezza del suo sesso.
Anche questo sapore dolce e salato ti mancava da un po'. Il suo indistinguibile sapore che nessun altro ha.
Lui spinge la tua testa fino in fondo facendoti stare per qualche secondo in apnea. Questa sensazione di soffocamento ti piace così tanto che gli chiedi di rifarlo ancora.
Eccitato ti schiaccia nuovamente contro di lui tremando e gemendo.
Successivamente ti alzi, gli dai le spalle e lasci che lui sollevi il vestito scoprendo il tuo sedere e liberi la tua intimità dalle sottili mutandine inumidite dalla tua eccitazione.
Il ragazzo posa il viso tra le tue gambe succhiando il clitoride e penetrandoti con la sua vogliosa lingua.
La senti spingere contro di te provocando tante piccole scosse di piacere dall'intensità crescente.
Ti senti come se stessi per perdere l'equilibrio.
Desiderosa di altro, lo preghi di entrare in te.
Jack: Arrivo...- dice dandosi piacere con la mano.
Il ragazzo ti schiaffeggia una natica ed infine ti penetra.
Urli. Letteralmente.
Lui si muove piano pizzicandoti con una mano il clitoride.
Tutto questo godimento dopo mesi di astinenza. Non sei abituata. Hai la sensazione che non durerai ancora per molto.
Insieme a te, anche Jack pratica astinenza da quando vi siete lasciati.
Nel giro di pochi minuti, le spinte raddoppiano e il ragazzo viene alcuni attimi dopo di te gridando a denti stretti mentre i muscoli si irrigidiscono.
Vi ricomponete ma non tornate a ballare in mezzo alle altre persone. State all'interno del gabinetto scambiandovi baci e coccole.
Fine ♡
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Passate a leggere anche l'altra raccolta di immagina!
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Per scrivere la storia mi sono ispirata a "Why are you here" di Machine gun kelly

Testo:

I hate that I saw you again last night
You were with somebody and so was I
Met you in the bathroom at 12:05
And I fucked you again
We can never be friends, yeah, yeah, yeah

I'm not myself
I'm not myself when you're around, no
Can't be helped
We are insane, that's just the way it goes

I'm a demon in the night
She's an angel with the white
Told me keep on all the lights
I'ma show you what you like
Help you put back on your clothes
Make sure nothing's on your nose
Ain't even tell my closest homies, nobody knows

I hate that I saw you again last night
You were with somebody and so was I
Met you in the bathroom at 12:05
And I fucked you again
We can never be friends, yeah, yeah, yeah

I couldn't cry
I need to smoke, I'm feeling sick inside
From seeing you next to a friend of mine
We didn't speak but I read your mind
Both telling lies, our alibis didn't work this time

I'm a demon in the night
She's an angel with the white
Told her keep on all the lights
You can show me what you like
Help me put back on my clothes
Make sure nothing's on my nose
Can't even tell my closest homies, nobody knows

I hate that I saw you again last night
You were with somebody and so was I
Met you in the bathroom at 12:05
And I fucked you again
We can never be friends, yeah, yeah, yeah

We can never be friends, yeah, yeah, yeah
(We can never be friends, yeah, yeah, yeah)
We can never be friends
We can never be friends, yeah, yeah, yeah

Yeah, I know that I said I was at home
Okay, yeah, you caught me
I thought that you said you were all alone
Look at you lying

I hate that I saw you again last night
You were with somebody and so was I
Met you in the bathroom at 12:05
And I fucked you again
We can never be friends, yeah, yeah, yeah

We can never be friends, yeah, yeah, yeah
(We can never be friends, yeah) Yeah (yeah, yeah) yeah
We can never be friends
We can never be friends, yeah, yeah, yeah




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