Immagina Jimin

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Jimin: T/n!- ti chiama sottovoce dal banco alle tue spalle.
T/n: Dimmi...- rispondi voltando appena la testa verso di lui.
Jimin: Ci sediamo vicini dopo?- chiede mentre il professore continua ad ascoltare la lettura di un tuo compagno di classe.
T/n:Va bene..- sussurri appena ma dato che la risposta non arriva al ragazzo, annuisci senza farti beccare dal docente.
Appena dopo il termine della ricreazione tu e la tua classe, supervisionata dalla docente di educazione fisica, si recherà presso il Palaghiaccio per fare la prima lezione di pattinaggio.
Questo sport ti affascina molto. È elegante e altezzoso, oltre che altamente complesso in quanto richiede tecnica ed equilibrio.
Da piccola spesso andavi con la tua famiglia a pattinare ma poi crescendo questa usanza è venuta meno. Ad essere sinceri un po' ti manca sfrecciare su quel velo ghiacciato.
Dopo pochi minuti dalla breve conversazione con il ragazzo, la campanella suona mettendo fine alla terza ora.
T/n: Non vedo l'ora di partire!- esclami fermandoti davanti a Jimin che seduto al suo posto, è costretto a guardarti con il capo leggermente rivolto verso l'alto.
Jimin: Vieni qui.- dice allontanandosi dal banco indietreggiando con la sedia.
Scavalchi il suo zaino e ti siedi sulle sue cosce.
Fate spesso questa cosa e vi divertite nel vedere i vostri compagni correre a dirvi che dovreste mettervi insieme in quanto sareste la coppia più bella del mondo.
Questi commenti ti fanno davvero piangere dalle risate perché in realtà tu e Jimin siete una coppia da molto tempo, solo che fingete di essere solamente molto amici per evitare che, in caso di rottura, i vostri compagni di classe si dividano in due fazioni: una che appoggia te ma disprezza lui e l'altra che professa esattamente il contrario.
T/n:Sediamoci in fondo se riusciamo...- sussurri al suo orecchio mentre le sue mani ti accarezzano il ventre da sotto la felpa in modo che eventuali sguardi indiscreti non possano vedervi.
Jimin: Come mai questa richiesta?- domanda soffiando appena sotto al tuo orecchio.
Un'ondata di brividi scorre lungo la tua schiena.
T/n: Perché ho voglia di baciarti...- sussurri toccando le sue labbra con le tue dita.
Lui ti guarda inumidendosi il contorno della bocca con la lingua.
Pochi secondi dopo la fine della ricreazione viene segnalata dal trillare della campanella, quindi vai a sedersi al tuo posto prima che la docente giunga in classe e ti veda avvinghiata al tuo ragazzo segreto.
Prof: Eccomi ragazzi. Scusate per il ritardo.- vi saluta la professoressa entrando in classe in compagnia della sua solita borsa a scacchi bianchi e rossi.
La salutate rispettosamente alzandovi in piedi e sedendovi solo quando questa vi dà il permesso di farlo.
Prof: Ci sono assenti?- domanda sedendosi sullo spigolo della cattedra.
T/n:Sì. Mancano Emmanuel e Andrej- le comunichi con educazione.
Prof: Grazie T/n.- ti dice segnando le mancanze sul registro.
La classe attende silenziosamente che la professoressa finisca di compilare il registro segnando l'attività che state per svolgere.
Guardi i movimenti della donna dal tuo primo banco.
I capelli arruffati che di anno in anno divengono sempre più grigi, cadono sulle sue spalle e si muovono appena spinti dal venticello che entra dalla finestra aperta.
I suoi occhi celesti e gentili scorrono sul dispositivo che le rende la pelle del viso pallida a causa della luminosità eccessivamente alta.
Prof: Siete pronti?- chiede.
Annuite e vi infilate all'interno dei vostri cappotti.
Vi sistemate in fila e uscite dalla classe. Percorrete i vari corridoi e poi, una volta usciti dall'istituto, correte disordinatamente verso l'autobus ignorando i vari richiami, per cercare di occupare i posti più bramati: quelli infondo.
T/n: Jimin!- lo chiami non appena riesci ad entrare nel pulmino.
I tuoi compagni iniziano a sedersi mentre tu resti in piedi per cercare tuo moroso.
Quando lo vedi ti avvii per raggiungerlo ma una tua compagna, prevedendo le tue volontà, si lascia scivolare al fianco del ragazzo sorridendo verso di te compiaciuta.
La fulmini con uno sguardo e ti siedi dove capita. Ormai non ha più importanza.
La vostra è una bella classe, lo dicono tutti i professori. Siete molto uniti.
Ed è vero. In classe siete tutti degli angeli.
Ma poi, lontani dai docenti, alcuni di voi escono direttamente dalla porta dell'inferno.
Deborah per esempio. Proprio la ragazza che al momento si sta godendo la compagnia di Jimin.
Ricordi che i primi mesi di scuola non faceva che fare la gattamorta con il ragazzo che tanto ti piaceva.
Girava perennemente intorno a lui e spesso, quando gli passavi vicino, lei correva verso il ragazzo e gli buttava le braccia al collo solo per guardare le tue espressioni di fastidio e gelosia.
Poi, quando le cose tra te e Jimin si sono fatte interessanti e serie, Deborah, frustrata nel vedere la sua preda allontanarsi da lei, è andata su tutte le furie.
Ha iniziato a trattarti male e a sparlare di te con Jimin, affinché quest'ultimo ti voltasse le spalle.
Fortunatamente il piano della ragazza è fallito e l'amore tra te e il ragazzo è sbocciato tranquillamente.
Pensi a tutto questo guardando fuori dal finestrino.
Le strade ospitano veicoli che sfrecciano da una parte all'altra dirette verso destinazioni a te ignote e che puoi solo immaginare.
Senti il sole accarezzarti il viso e il suo calore scalda la tua bocca proprio come fanno le labbra di Jimin quando ti bacia.
Prof: Eccoci arrivati.- afferma la docente quando il pulmino si ferma davanti all'immensa struttura.
Ordinatamente lasciate il mezzo salutando e ringraziando il conducente ogniqualvolta gli passate davanti.
Jimin: Eccoti T/n!- esclama venendoti incontro.
T/n:Sei da solo ora?- chiedi un po' alterata.
Jimin: Ceci...- ti chiama.- Sai anche tu che Deborah si è seduta senza nemmeno chiedermi il permesso...- ti spiega ciò che alla fine sai anche tu.
Il ragazzo non è colpevole di nulla, ha fatto tutto quella strega solo per darti fastidio. È inutile fare l'acida con Jimin.
Prof: Dai entrate.- afferma tirando verso se stessa la pesante porta in vetro.
In coppie accedete all'interno della struttura.
Il freddo ti abbraccia facendoti rabbrividire non appena i tuoi piedi superano la soglia.
Ti guardi intorno stringendo la calda mano del ragazzo al tuo fianco.
Tutto è rimasto com'era, nulla è cambiato.
L'accettazione, la fodera che ricopre il pavimento per far sì che non si danneggi con le lame dei pattini, le sedie su cui prepararsi, gli armadietti su cui riporre le cose. Addirittura i distributori di merendine sono sempre gli stessi.
Qui è come se il tempo non fosse mai passato.
Istruttrice: Buongiorno ragazzi. Benvenuti al palaghiaccio. Io mi chiamo Giulia e sarò la vostra istruttrice. Sedetevi sulle sedie che vedete qui e in maniera ordinata, se possibile, andate a ritirare i pattini dicendo a Silvana il vostro numero di piede. Avete capito?- vi spiega gentilmente.
Osservi la ragazza. Avrà pochi anni in più di voi. Il suo fisico è minuto, l'altezza limitata.
Dei suoi capelli, probabilmente raccolti, vedi solo piccole ciocche che escono dal cappello di lana grigio.
Jimin: Andiamo amore?- chiede prendendoti per mano.
Deborah: AmOrE!!!- ti imita a pappagallo.
La ignori, ti alzi insieme a lui e andate verso la signora di nome Silvana. Una donna sui cinquanta bionda e appena rugosa sugli angoli degli occhi scuri ma dolci.
T/n:Un 38 per favore- chiedi gentilmente.
La signora ti porge quanto richiesto e torni alla sedia sulla quale ti eri sistemata per indossare i pattini. Qualche secondo dopo ti raggiunge anche tuo moroso.
Giulia: Siete pronti?- chiede quando tutti avete allacciato i pattini.
Annuite e vi dirigete verso la pista.
Il freddo aumenta incredibilmente quando vi avvicinate ai bordi che racchiudono il grande cerchio giacchiato.
Giulia: Entrate pure.- dice mettendosi infondo alla fila.
Tu sei la prima a scalfire il ghiaccio con le lame che hai sui piedi.
Ogni estate usi i roller, quindi hai molta confidenza oltre che equilibrio, lo stesso Jimin, quindi insieme vi lanciate al centro del circuito ed iniziate a pattinare velocemente.
T/n: Guarda qui!- attiri la sua attenzione per poi compiere una piroetta.
Jimin: Però! Te la cavi bene eh!- esclama venendo da te.
Giulia: Sbizzarritevi per mezz'ora, senza farsi male se possibile e poi iniziamo!- afferma per poi accendere la musica.
La simpatica ragazza inizia a pattinare insieme a voi osservandovi per capire quale sia il livello generale della classe.
Mentre ti sposti da una parte all'altra osservi  anche tu ciò che ti circonda.
Alcuni tuoi compagni non si staccano dal bordo, impauriti di cadere e farsi male. Altri invece, come te e Jimin, si spostano senza alcun timore.
Jimin: Ti va di ballare con me?- chiede.
T/n: Non penso di essere a quel livello...- affermi mettendoti davanti a lui.
Jimin: Non importa. Teniamoci le mani e spostiamoci come ci viene. In caso di caduta ci rialziamo. Ti va?- propone gentilmente.
Annuisci e fai unire le vostre mani. Danzate spostandovi appena all'indietro, in avanti e di lato.
Infine vi baciate.
Deborah: Anche meno eh!- esclama gridando come un'oca.
Gli altri vostri compagni che di voi nulla sapevano, iniziano a esultare per la gioia.
Giulia: Bene! Iniziamo!- afferma con decisine facendoti l'occhiolino.
La ragazza raggiunge il centro della pista mentre voi vi allineante lungo il bordo.
Giulia: Partiremo da una cosa molto facile. I limoni!- esclama.
Deborah: Jimin se la cava molto bene con questi! Vero Jimin? Io lo so bene. È davvero molto bravo con la lingua!- esclama.
Ti volti verso di lei e presa dalla rabbia inizi a far scivolare i piedi rapidamente uno dopo l'altro.
Quando arrivi presso la ragazza la spingi a terra.
T/n: Hai rotto i coglioni! Non ti sopporto più! Ricordati che Jimin non si metterà mai con una stupida come te! Quindi finiscila di mettermi in cattiva luce o fare queste battutine del cazzo! Smettila di tirartela!Potrai essere bella quanto vuoi ma se sei stupida non andrai da nessuna parte!- gridi così forte che in bocca si diffonde un forte gusto ferroso. Il sapore del sangue.
Jimin: T/n!- grida correndo da te per cercare di calmarti.
Senza voltarti a guardarlo dai un ultimo sguardo colmo di disprezzo alla ragazza a terra ed esci dalla pista ignorando i rimproveri severi da parte della professoressa.
Ti togli i pattini e ti siedi sulla sedia con gli occhi colmi di lacrime. Per la prima volta ti ritrovi a piangere a causa dell'ira.
Resti seduta a fissare il pavimento mentre il tutto intorno a te vortica velocemente.
Jimin: T/n...- senti il ragazzo chiamarti.
T/n: Ciao...- affermi seriosa.
Jimin: È stato epico da vedere. Sappi che sono tutti dalla tua parte. Certo... non nego che forse hai esagerato un pelo... però nessuno la sopportava più quella lì...- afferma accomodandosi al tuo fianco.
T/n: Perderai la lezione così...- sussurri posando la testa sulla sua spalla.
Jimin: Non mi interessa. Voglio stare con te. Non voglio lasciarti da sola...- dice lui baciandoti i capelli.
Per mettersi  comodo, si toglie i pesanti arnesi dai piedi e si infila le scarpe.
Resti posata contro di lui per non sai quanto. Pensi e ripensi a quanto hai fatto e nonostante un po' tu te ne penta, lo trovi epico allo stesso tempo. Finalmente hai trovato il coraggio di ribellarti a ciò che ti infastidisce.
T/n: Vieni... senza farti vedere...- sussurri alzandoti di scatto.
Trascini il ragazzo tenendolo per mano verso i servizi.
Chiudi a chiave la porta del bagno e ti butti a capofitto sulle labbra del ragazzo.
Lo baci con passione e lui ricambia probabilmente senza capire cosa stia succedendo.
Jimin: Non è che ci sentiranno?- chiede una volta che gli hai tolto la felpa.
Afferri la catena d'argento che adorna il suo collo e lo baci.
T/n: Staremo attenti.- rispondi dopo aver lasciato un succhiotto all'altezza della sua clavicola destra.
Si siede sul lavandino e tu in braccio suo. In questo modo Jimin prende comodamente in bocca il tuo seno ed inizia a stimolarti i capezzoli con la sua calda lingua.
Gemi appena affondando le dita tra i suoi capelli e buttando indietro la testa.
Poco dopo invertite le posizioni. Tu ti adagi  semi distesa sul piano in marmo del lavabo mentre lui è in piedi di fronte a te. Si cala velocemente i pantaloni mentre tu abbassi i tuoi.
Inizi a stimolare il clitoride sempre più bagnata mentre lui, per eccitarsi più di quanto non lo sia già, struscia il suo membro eretto contro la sua mano mentre la sua lingua assapora la tua eccitazione attraverso rapide leccate.
Dato che non avete un condom a disposizione, decidete di masturbarvi reciprocamente fino a quando non raggiungete l'orgasmo.
Il bello di fare l'amore con Jimin è che, grazie alle vostra intimità che avete raggiunto, siete riusciti a comunicarvi cosa vi piace nel sesso quindi fare l'amore è più piacevole e gli orgasmi molto intensi.
Il liquido caldo del ragazzo si posa sulla tua pancia e tu, vogliosa, lo raccogli con le dita e lo assaporì deglutendolo.
Jimin: Non so se dire wow oppure che schifo...- afferma facendoti scoppiare a ridere.
Per evitare che qualcuno finisca con l'accorgersi che siete chiusi all'interno di un bagno, vi rivestite rapidamente e lasciate lo stanzino con i capelli spettinati e con le guance rosse.

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