Immagina Laszlo Kreizler

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New York, 1890
Al momento ti trovi seduta all'interno di una carrozza che avanza lungo una silenziosa strada di città.
Capita spesso con il lavoro che fai di dover lasciare le calde coperte nel cuore della notte. Alla fine i detective non hanno turni, soprattutto se sono gli unici in un intera città come New York.
Al di fuori della finestrella il cielo è buio e ogni vicolo deserto a parte qualche raro caso dove, nei pressi di qualche locanda, puoi scorgere qualche ubriacone oppure delle prostitute.
Improvvisamente i cavalli si fermano e il cocchiere scende dalla sua seduta.
La porta della carrozza si apre e un braccio penetra all'interno.
Lo afferri e scendi dal mezzo quindi paghi e ringrazi l'uomo anziano e barbuto che ti ha condotto fino alla scena del delitto.
Laszlo: Il telegramma vi è giunto velocemente, T/n.- afferma il dottor Kreizler con la sua voce priva di ogni emozione.
Annuisci richiamando alla mente il brusco risveglio avvenuto circa alle 3 del mattino. È stata la tua domestica a svegliarti irrompendo nella camera da letto per informarti che era stato rinvenuto un cadavere sotto al ponte principale della città.
Segui l'uomo tenendo la lunga gonna alzata con le due mani per far sì che non si sporchi con il fango delle strade.
Laszlo: È stato ritrovato da una donna che ha fatto inviare un telegramma ma poi è scomparsa.- ti informa l'uomo fermandosi davanti al corpo di un giovane ragazzo.
T/n: La donna ha citato il luogo e poi è fuggita... Mh...- ripeti ad alta voce chinandoti sul corpo.
Il ragazzo ha la testa spaccata che poggia su una pazza di sangue, il suo stesso sangue.
Gli occhi cerulei sono spenti e rivolti verso il cielo che con il passare dei minuti sta divendendo più chiaro.
Laszlo: Probabilmente era una prostituta e per evitare che i giornalisti la vedessero è fuggita...- ipotizza il medico.
T/n: O forse aveva paura di essere accusata di qualcosa quindi terrorizzata, ha preferito la fuga...- proponi questa versione, di cui sei fermamente convinta.
Laszlo: Così da sembrare di esser stata lei davvero?- domanda lui.
T/n:La psiche umana è più complessa di quello che voi credete, Signor Kreizler.- affermi girando intorno all'adolescente morto.
Laszlo: In ogni caso non ha importanza. A momenti arriveranno gli addetti che porteranno il cadavere nel mio studio. Se volete venire con me potete già accomodarvi all'interno della mia carrozza.- ti dice indicando un'ampia carrozza trainata da cavalli color pece.
Dopo circa una mezz'ora trascorsa a giochicchiare con i tuoi guanti neri in pizzo, tanto per far passare il tempo, l'uomo sale all'interno della carrozza che non tarda a partire in direzione dello studio anatomico di quest'ultimo.
T/n: Sono stati rinvenuti documenti sul corpo?- chiedi iniziando a tracciare su un taccuino la posizione del cadavere.
Laszlo: No. Niente di niente.- risponde senza guardarti.
T/n: Escludete anche voi l'ipotesi che sia un vagabondo?- domandi tanto per cercare di non rendere il viaggio un mortorio, con la morte hai già abbastanza a che fare.
Laszlo: A giudicare dagli abiti indossati assolutamente sì. Credo sia improbabile che chi l'abbia ucciso l'abbia cambiato di abito.- descrive l'uomo.
T/n: Escludete già l'ipotesi di un suicidio? A giudicare dall'ambiente in cui è stato trovato si direbbe che si tratti proprio di un suicidio.- ribatti.
Laszlo: L'apparenza inganna, Investigatrice. Non dovreste essere la prima a saperlo?- risponde acidamente accendendosi la pipa.
Laszlo: In ogni caso sono sicuro che non si tratti di un suicidio in quanto sulle caviglie si possono notare delle abrasioni e dei lividi, segni lasciati da una corda stretta saldamente. Probabilmente è stato tenuto prigioniero prima di essere giustiziato.- spiega.
Prendi appunti segnando tutto ciò che esce dalla bocca del patologo.
Laszlo: Ci siamo!- afferma saltando giù dal calasse non appena arresta la sua corsa.
Guardi con disprezzo le spalle dell'uomo che si sta allontanando da te.
Di questi tempi si è soliti aiutare una signorina a scendere dalla carrozze.
Laszlo: È già dentro?- chiede al portinaio dell'obitorio senza nemmeno salutarlo. Che gran maleducato.
Kreizler avanza lungo il corridoio e poi sparisce all'interno di una stanza.
Laszlo: State in corridoio, vi raggiungo subito.- ti dice.
Non rispondi. Lo aspetti per quella che sembra un'eternità.
Quando esce puoi notare che al posto del soprabito indossa un lungo grembiule bianco.
Laszlo: Venite.- dice facendoti strada.
Percorrete tutto il corridoio fin quando non giungete in una stanza piena di tavoli in legno. L'aria che si respira é nauseante.
Kreizler scosta una pesante tenda bianca che rivela la presenza di un ennesimo tavolo solo che questo, a differenza degli altri, regge un corpo, ossia il corpo di stamani.
Vi avvicinate in rigoroso silenzio.
Laszlo: Spalmatevi questo sulle narici.- comanda passandoti una boccetta contenete del liquido biancastro.
Giulia: Il cadavere è fresco, non dovrebbe puzzare.- ribatti spalmandoti in ogni caso il liquido che profuma di menta e lavanda sulle narici.
Kreizler spoglia l'adolescente dai suoi abiti costosi.
La pelle grigiastra è ricoperta di lividi, alcuni più freschi e altri in via di guarigione.
Laszlo: Davanti abbiamo un ragazzo di diciassette anni, ceto nobile. Come potete notare anche voi ha subito delle percosse, è stato legato mani e piedi contro qualcosa, forse una sedia. Inoltre è denutrito. Probabilmente è stato tenuto prigioniero per più di un mese.- ti dice l'uomo lentamente in modo tale che tu possa scrivere tutto.
T/n: Non mi sono giunte alcune denunce di scomparsa negli ultimi tempi... non vi sembra insolito?- chiedi all'uomo che ora sta aprendo l'addome del ragazzo con un bisturi.
Laszlo: Sì. Molto. Forse la famiglia era impossibilitata da qualcuno nel denunciare.- ipotizza.
T/n: Del tipo:" Se vi rivolgerete alle forze dell'ordine ammazzerò vostro figlio!"- affermi imitando la voce di un bandito per poi scoppiare a ridere.
Laszlo: Sì. Proprio.- afferma guardandoti dalla testa ai piedi con sguardo severo.
A volte non sopporto proprio i suoi modi così freddi, severi e antipatici. Ti fanno proprio innervosire!
Laszlo: Aveva una costola fratturata. Probabilmente è stato colpito durante un tentativo di fuga.- continua come se nulla fosse accaduto.
T/n: Fatemi indovinare. Ha tentato di liberarsi quando l'aggressore gli è saltato addosso.- dici tu.
Di casi così ne hai visti davvero tanti.
Laszlo: Siete proprio acuta. Per fortuna fate l'investigatrice ed il vostro talento non è sprecato!-esclama ironicamente.
Lo fulmini con uno sguardo e lui in risposta ride sotto ai baffi.
T/n: È tutto?- domandi rivedendo i diversi fogli marchiati con la graffite dopo ben due ore dall'inizio dell'autopsia.
Laszlo: Non c'è altro. Procederò con la pubblicazione della foto del giovane nel necrologio in modo tale che i genitori possano organizzare i funerali.- dice togliendosi il camice.
T/n: Secondo voi si faranno vivi?- chiedi provando tristezza per quel giovane corpo provo di vita che probabilmente non riceverà nemmeno un degno addio da questo mondo.
Laszlo: Non lo so. Non sappiamo se la famiglia sia ancora minacciata da qualcuno. Non sappiamo nemmeno se il giovane sia di New York. Quello che possiamo fare è pubblicare la foto.- spiega lui coprendo il morto con un lenzuolo di cotone.
T/n: E aspettare...- aggiungi con occhi spenti fissando il vuoto chiedendoti perché la gente uccida.
Il patologo si sfila i guanti e li butta su un tavolo vuoto per poi dedicarsi al compilare dei documenti.
T/n: Bene dottor Kreizler. Vado in ufficio ora. Se ci sono novità venire lì oppure avvisatemi in qualche modo. Buona giornata.- lo saluti chinando il capo e poi esci.
I vostri luoghi di lavoro non distano molto, circa un chilometro , quindi ti sposti a piedi senza usufruire di alcuna carrozza.
T/n: Buongiorno.- saluti la segretaria che si trova appena fuori dal tuo ufficio.
Segretaria: Le diverse pattuglie sono ancora sulla scena del delitto, stanno cercando di respingere i curiosi che si ostinano a raggrupparsi intorno alla pozza di sangue impedendo a chi di dovere i ripulire.- ti informa sospirando.
T/n: Ah! Maledetti curiosi!- sospiri a tua volta prima di chiuderti all'interno del tuo ufficio personale.
Sorseggi una tazza di Yorkshire tea mentre centinaia di persone che si reputano "testimoni" dell'accaduto si presentano nel tuo ufficio per rilasciare una dichiarazione.
T/n: Mi dispiace dirvelo ma chiunque abbia messo in giro questa voce si sbaglia. Non ci sarà alcuna ricompensa in denaro.- spieghi all'ennesima vecchietta che si è infilata nel tuo studio.
La donna indispettita si alza e se ne va.
Guardi l'orologio e ti accorgi che ormai è ora di cena e tu sei in piedi da questa mattina alle 3 e in bocca hai messo solo del pane con del miele sopra.
T/n: Oh no! Non ancora! Ditegli che sono impegnata vi prego!- esclami quando la segreteria bussa nuovamente alla tua porta.
Segretaria: È il dottor Kreizler!- ti informa.
T/n: Ah. Lasciatelo entrare allora.- rispondi sperando di non dover sopportare il suo fare da stronzo per molto tempo.
T/n: Novità Dottore?- chiedi mentre lo stomaco, affamato, si contorce su se stesso facendoti provare fitte dolorosissime.
Laszlo: T/n? Vi sentite bene?- chiede avvicinandosi allarmato alla tua scrivania.
T/n: Sì non preoccupatevi è solo che non mangio da tutto il giorno...- racconti con gli occhi chiusi per tentare di tenere a bada la nausea che provi.
Laszlo: Andiamo a cena allora! Conosco una locanda dove fanno del buon cibo, vi piacerà sicuramente!- afferma ridendo.
Quest'uomo sa ridere?!
T/n: Volentieri.- rispondi sorridendo.
Sistemi tutti i vari appunti presi all'interno di un fascicolo in modo tale che non vadano persi e successivamente abbandoni il tuo luogo di lavoro in compagnia dell'uomo.
T/n: È molto lontano il posto?- chiedi guardando i tuoi piedi alternarsi nei passi.
Laszlo: Oh no. Siamo già quasi arrivati. Sapete? Questo locale fu aperto da mia madre.- ti racconta con lo sguardo sognante.
T/n: Davvero? Vostra madre era una cuoca dottore?- domandi incuriosita.
Laszlo: Sì. Datemi del tu, vi prego T/n.- dice dolcemente.
Il tuo nome pronunciato dalle sue labbra ha tutt'altro suono.
T/n:Dammi del tu anche tu, Laszlo.- affermi fermandoti in corrispondenza di un locale.
Laszlo: Dopo di te.- afferma spingendo la porta.
Ringrazi con un profondo inchino e poi fai ingresso in quel locale ampio e pullulante di persone impegnate a consumare animatamente ciò che hanno sotto agli occhi.
Laszlo: Seguimi. Io ho una sala riservata a me... mia madre me l'ha riservata in modo tale che potessi lavorare anche qui...- spiega entrando in una stanza piccola e accogliente dalle pareti rivestite di legno.
T/n: Ti faceva portare dei cadaveri qui?- chiedi ridendo.
Laszlo: Ma no! Mi portavo i documenti da compilare e cose del genere!- risponde alla tua domanda con una grassa risata.
Vi accomodate al tavolo a attendete l'arrivo di un inserviente.
T/n: Questa stanza privata mi ricorda la sala dei Peaky Blinders.- osservi.
Laszlo: Hai sentito quante persone stanno ammazzando?!- esclama.
T/n: Sì. La polizia londinese non sa più che fare... pare che il capo si sia addirittura accordato con Churchill.- racconti tu.
Laszlo: Politici corrotti...- afferma mentre una giovane ragazza posa sul tavolo una bottiglia di vino, una di whisky e una brocca d'acqua.
Laszlo versa nei due bicchieri del whisky irlandese.
T/n: Politici corrotti.- ripeti alzando il bicchiere contenente il liquido.
L'uomo ti guarda sorridente e fa sbattere i due bicchieri insieme prima di bere in tua compagnia.
Poco dopo arriva un cameriere e posa davanti a voi un abbondante piatto di zuppa.
Mangiate e bevete fin quando non senti il corpetto stringere e l'ebrezza salire.
Ti senti così leggera e accaldata.
T/n: Basta! Ho i crampi alla pancia!- dici ridendo.
Quest'uomo fuori dal contesto lavorativo è così diverso. Sorride, scherza, ride e soprattutto è gentile e molto carino nei modi.
Praticamente l'uomo che hai conosciuto la mattina è totalmente differente da quello che hai davanti in questo momento.
T/n: Mi permetti di farti una domanda?- chiedi avvicinandoti con la sedia a lui.
Ti posizioni davanti all'uomo e giocando con il bicchiere vuoto attendi il suo permesso.
Laszlo: Dipende dalla domanda.- afferma.
T/n: Perché stamani eri così... come dire... infame?- chiedi.
Laszlo sorride e poi ti penetra con il suo sguardo acutissimo.
Laszlo:Ti risponderò così...- afferma avvicinandosi a te.
Improvvisamente le sue labbra toccano le tue e il suo baffo accarezza l'arco di cupido.
Quando lui interrompe il bacio e si risiede sulla sedia ride.
Resti con la bocca aperta mentre l'uomo sorride.
T/n: Ma... che risposta era?- affermi ma l tua voce viene coperta dal suo ridere.
Fine 🖤
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Avare capito perché era stronzo Laszlo? 😁🥰
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Ve lo chiedo dal profondo del cuore. Riuscireste a condividere questa raccolta in modo da raccogliere un po' di ⭐️? Perché vedere che questa raccolta di immagina non cresce mi delude un pochino...
Se riuscite anche a far raggiungere all'altra raccolta di immagina 10 ⭐️ per ogni storia, mi fareste davvero molto felice. Odio vedere che 6 storie hanno solo 8 oppure 9 voti.
Grazie mille. Siete gentilissimi 🖤
Alessandra

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