CAP 18

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CAP 18:

ELLY'S POV:

Mi infilai le converse bianche e, con Niall e Rita, andai in ospedale.

Non appena arrivammo, chiesi ad una signora al banco, di Louis e mi indicò il piano e la stanza. Senza aspettare i miei due amici, corsi al primo piano e, non appena arrivai, corsi verso la camera, senza vedere nessuno, ma qualcuno mi fermò prima che potessi entrare. Alzai lo sguardo per vedere chi fosse. Liam.

"Non puoi entrare ora, El" mi disse dolcemente abbracciandomi, notando le lacrime che rigavano il mio volto e, pian piano, mi fece sedere tra Zayn e Harry. Appoggiai i gomiti sulle gambe e, dopo aver fatto scivolare le mani sul mio viso, alzai la testa e, solo in quel momento, potei notare tutti i presenti: Liam , Harry, Zayn, Leigh, Jesy, Jade, Perrie e Niall e Rita che avevano il fiatone.

"Credete che sia stata io, vero? Quando Louis mi ha trovata non ero ubriaca, lo giuro! Non ero neanche andata alla festa, che non c'è mai stata!" affermai gesticolando.

"TU!" sentimmo urlare. Eleanor era uscita dalla camera di Louis con le lacrime agli occhi e mi puntava il dito contro, venendomi incontro. "Per colpa tua Louis è in coma! Sei stata tu! Per colpa tua non si sveglierà più! È in coma, in coma, capisci?" urlò sputando fuori rabbia mischiata a tristezza e sofferenza.

"Dai El, ora calmati, andiamo al bar a prendere un thè!" affermò Leigh accompagnata da Perrie, e allontanarono la ragazza da me, ma sentivo il suo sguardo schiacciarmi.

Li altri non proferirono parola.

"Posso entrare ora?" chiesi agli altri. Zayn mi accompagnò nella camera, per poi chiudere la porta. Guardai davanti a me Louis. Era steso su un lettino con un lenzuolino bianco che lo copriva fino all'ombelico; delle ventose rotonde e bianche sul suo petto, collegate al una macchinetta che emanava un rumore acuto ritmato, stabilendo il battito cardiaco; alla bocca aveva una mascherina che gli permetteva di respirare; la testa circondata da delle fasce, macchiate di rosso.

Mi sedetti vicino, ma non parlai, setti lì a guardarlo per mezz'ora, piangendo. Non avevo parole per descrivere quello che provavo in quel momento.

Quando uscii dalla camera, tutti mi guardavano. Cominciai a camminare verso l'ascensore superando gli altri.

"Dove vai?" mi chiese Harry che, fino a quel momento, era stato zitto.

Mi fermai di colpo e "A casa" risposi ricominciando poi a camminare ed entrare nell'ascensore e guardai i miei amici, forse per l'ultima volta, prima che le porte si chiudessero.

Quella notte fu difficile da superare.

Nonostante fossi sul letto con le cuffie nelle orecchie, la musica non riusciva a darmi conforto e non mi ero resa conto che, da parecchio, la prima canzone era cambiata.

Mi sedetti sul letto, spensi l'iPod e passai le mani sul mio viso.

Guardai l'orario sul mio cellulare: le 3:00 di notte.

Mi sedetti alla scrivania e cominciai a scrivere, pensando a tutto ciò che avevo passato fino a quel momento.

Indossai un paio di pantaloncini, una canotta e un paio di sandaletti. Afferrai i fogli appena scritti e uscii dalla camera. Mi recai nella camera di Rita e Niall. Dormivano abbracciati sul letto e avevano una espressione poco rilassata. Lasciai il primo foglio sul comodino vicino alla mia amica. Sorrisi pensando ai bei momenti trascorsi insieme, poi afferrai le chiavi della macchina di Niall e mi recai in ospedale.

Riuscii ad entrare facilmente in ospedale, grazie ad una guardia che si era addormentata sulla sedia. Mi recai nella stanza di Louis ed entrai. Infilai il foglio ben piegato sotto il cuscino e gli accarezzai la guancia. Gli presi la mano e sorrisi, lasciando che una lacrima cadesse sulla sua mano.

Uscii dall'ospedale e salii in macchina recandomi in aereoporto.

"Scusi, ho trovato queste chiavi qui per terra" affermai ad un uomo che lavorava agli 'oggetti smarriti'. "Penso che sia di una macchina" mentii. Sapevo esattamente di chi fossero quelle chiavi e a chi appartenessero.

"Oh, la ringrazio" rispose l'uomo sorridente, per poi allontanarmi e recarmi verso l'aereo che mi avrebbe portato alla destinazione che avevo scelto da molto tempo.

RITA'S POV:

Il sole mi illuminò il viso svegliandomi. Stropicciai gli occhi e mi allontanai pin piano da Niall che mi abbracciava. Sembrava un angioletto rilassato su una nuvoletta, spensierato, senza pensieri, ma, purtroppo, entrambi sapevamo che quella fu una notte molto difficile da superare, infatti io e il ragazzo ci addormentammo tardi, per le 2:30, solo grazie alla stanchezza che ci aveva devastato.

Accarezzai il viso del biondo attenta a non svegliarlo e allungai la mano sul comodino per afferrare il cellulare, ma cadde qualcosa altro che cadde per terra. Mi sedetti sul letto e mi piegai verso il pavimento, notando un foglio piegato in due. L'afferrai e l'aprii cominciando a leggere.

"No.. no.. NO!"

Over Again ||Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora