4. kiss?

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Hinata e kageyama si diressero quindi verso la palestra, andando prima negli spogliatoi a cambiarsi.

Appoggiarono le loro cose su due panche opposte.

Hinata fu il più veloce a cambiarsi, ovviamente kageyama non perdè questa occasione e si mise a fissarlo senza farsi scoprire
-oltre ad essere maledettamente carino ha pure un fisico fantastico cazzo-
(i trattini li metterò per quando pensano)

Tobio non si lasciò trasportare troppo dai suoi pensieri e si cambiò pure lui, dirigendosi poi con il più piccolo ad allenarsi.

Durante gli allenamenti shoyo continuava a distrarsi pensando a ciò che era successo a pranzo con il moro, tanto che gli arrivò una pallonata in faccia
"ODDIO HINATA SCUSA, STAI BENE?"
Chiese sugawara, era solito preoccuparsi molto per i suoi compagni di squadra

"Sì sto bene, sta tranquillo suga"
Disse il mandarino massaggiandosi la faccia per poi sorridere
"Ma se ti sanguina il naso"
Si intromise tanaka

"Oh, non me ne ero accorto. Ma non importa, non sento male, continuo lo stesso ad allenarmi, e prometto che questa volta non mi distrarrò!"

Kageyama non potè far finta di non sentire, così si avvicinò prendendo hinata per un polso e portandolo via da lì
"Lo accompagno io in infermeria, voi non preoccupatevi, continuate pure ad allenarvi"
Disse il moro dirigendosi fuori dalla palestra

"Ei ma che fai?! Lasciami!"
Il mandarino cercava di far lasciare la presa al più alto
"No, e adesso tu vieni in infermeria"
"Ma ti ho detto che sto bene!"
Tobio si fermò girandosi verso hinata
"Ma guardati, stai perdendo un sacco di sangue. E ora muoviamoci se non vuoi che la tua divisa diventi tutta rossa"
Disse riprendendo a camminare, hinata non rispose più e si lasciò trasportare.

Appena arrivarono l'infermiera diede del ghiaccio e dei fazzoletti ad hinata.
Quest'ultimo si teneva il fazzoletto sul naso, mentre il moro, che stava dietro di lui, gli teneva un po' di ghiaccio sul coppino.

"Uffa, quando passerà?"
Chiese shoyo
"Non saprei, il sangue non era poco e comunque non riesco a tenerti altro ghiaccio, quindi non presto di sicuro"
"Va bene"
Disse il più piccolo sbuffando poi.

Passò circa un quarto d'ora, tobio rimosse il ghiaccio dal coppino di hinata, dopodiché si piazzò davanti a lui. Gli prese il mento con due dita facendolo alzare verso il suo, rimuovendo poi il fazzoletto dal suo naso.

Mentre lo rimuoveva ogni tanto gli tamponava il naso, tra i due si era creato un gioco di sguardi.

Ad un certo punto il più alto levò pure il fazzoletto.
"Senti ma perché prima ti sei distratto? A che stavi pensando?"
"Oh, mi sono già dimenticato"
Non era assolutamente vero.
"Allora evidentemente non era qualcosa di così importante"
Hinata fece cenno di sì con la testa, poi si rimise a parlare

"Senti, tu sei bravo nello studio?"
"Si, perché?"
"Non è che potresti darmi una mano a studiare? Domani ho una verifica di matematica e non ci capisco nulla"
"Va bene. Andiamo ora? Tanto non credo che tu possa giocare ancora molto"
"D'accordo"

I due si diressero di nuovo verso la palestra, spiegarono la situazione ai loro compagni e si andarono a cambiare, incamminandosi poi verso la casa di shoyo.

"SHOYOO"
La sorellina di hinata, natsu, gli corse subito incontro appena lo vide
"Ciao natsu!"
"Oh, lui chi è?"
"Ciao, mi chiamo kageyama tobio!"
"Bel nome!"

La piccolina sorrise per poi dirigere nuovamente il suo sguardo verso il fratello
"Shoyo, è per caso il tuo fidanzato?"
"EH? COSA? NO, SIAMO SOLO AMICI"
Era arrossito subito, e tobio non era da meno.

"Allora perché siete diventati così rossi in faccia?"
Domandò natsu. Suo fratello la rimise giù

"Natsu, noi non stiamo insieme! E ora andiamo in camera a studiare, a dopo"
Il mandarino prese per mano il più alto dirigendosi verso la sua camera.

"Hinata, p-perché mi tieni per mano?"
Chiese imbarazzato il moro quando arrivarono in camera
"ODDIO SCUSA, NON ME N'ERO ACCORTO"

Il più piccolo lasciò subito la presa e si portò le mani alla faccia per coprire il rossore
"N-non fa nulla tranquillo. Piuttosto, umh, hai qualcosa da bere?"
"Sì certo! Scendo un attimo e torno subito, tu fa pure come se fossi in camera tua"

Shoyo tornò in cucina, intanto kageyama si mise a guardarsi un po' intorno.

I suoi occhi caddero su un piccolo diaro dalla copertina azzurra
"Un diario?"
Disse dirigendosi verso di esso
"So che non sono affari miei, ma vorrei proprio sapere perché oggi si era distratto"
Così, aprì la prima pagina di diario.

Appena lo lesse diventò rosso peggio di un pomodoro
"Io... seriamente gli piaccio?"
Si domandò riponendo il diario al suo posto
"Oddio... e ora che faccio? Come mi comporto? Dovrei dirgli ciò che provo? Non ci capisco più nulla"

Mentre continuava a porsi queste domande, hinata rientrò in camera con in mano una bottiglia di coca-cola e una di estathè al limone.
"Kageyamaa eccomi!"
Disse tutto sorridente.

Però, mentre si dirigeva verso il moro, inciampò nel tappeto. Per sua fortuna non gli cadde addosso come quella volta in palestra quando si erano spente le luci, però dovette comunque aggrapparsi a tobio per cercare di non cadere del tutto, e il più grande lo sorresse a sua volta.

Al mandarino ci vollero un po' di secondi per capire in che situazione si trovava, poi, quando se ne accorse, si allontanò di scatto da lui.
"AAA SCUSAMI DI NUOVO. TI GIURO CHE NON LO FACCIO APPOSTA AD ESSERE COSÌ SBADATO"
"sta tranquillo, non importa. Quindi, vogliamo studiare?"
"Uff, va bene"
Così si misero a studiare matematica.

Erano ormai le 19:00 quando finirono. Shoyo andò sul balcone che si trovava nella zona della sua stanza, appoggiandosi alla ringhiera.
Dopo poco lo raggiunse anche il moro.

Siccome era dicembre, era già buio fitto. I due ragazzi erano illuminati alle loro spalle dalla luce della camera del più piccolo e dal chiarore della luna. Un leggero venticello stava scompigliando i loro capelli, si era creato un silenzio assurdo, quando il moro decise di interromperlo.

"Senti shoyo, so che magari non sono affari miei, ma a che stavi pensando prima?"
"Prima di tutto aspetta un attimo, mi hai davvero chiamato per nome?"
Chiese sgranando gli occhi, riusciva a stento a crederci

"Beh, sì... oh ma se non vuoi fa lo stesso, non preoccuparti, basta che-"
"No, mi va benissimo"
"Oh ok. Ah e comunque anche tu puoi chiamarmi per nome, se vuoi ovvio."
Hinata sorrise

Improvvisamente kageyama si "staccò" dalla ringhiera mettendosi girato del tutto verso il più piccolo. Di conseguenza, pure shoyo fece lo stesso.

"Ascoltami... io non so perché ti ho sempre odiato così tanto negli anni, evidentemente ero solo invidioso di te. Tu... ai miei occhi, sinceramente, sei sempre risultato il classico ragazzino amico di tutti perché simpatico, mentre io ero quello senza amici. Forse ti odiavo per questo, perché ti invidiavo. Nonostante ciò, crescendo ho capito che non è affatto così..."

Iniziò ad avvicinarsi sempre di più ad hinata, fin quando non potè mettere una mano sulla sua guancia, accarezzandola dolcemente.

Il più piccolo non si mosse, rimase immobile. Tobio aveva preso una decisione, anche se forse troppo in fretta, ma voleva dichiararsi, lì e in quel momento.

Il suo volto iniziò ad avvicinarsi sempre di più a quello di shoyo, le punte dei loro nasi riuscivano persino a toccarsi, chiusero entrambi gli occhi, fin quando...

Spazio autrice
Sì, vi lascio con la suspence :)

secret secretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora